venerdì 18 luglio 2014

Perdersi a Firenze: chiassi storici, street art e pranzo da Amblé

Si sa che il buon viaggiatore si deve perdere: in questo modo, ci si lascia trasportare dal caso e dagli eventi, ci si lascia sorprendere senza inabissarsi in guide e cartine, si scopre davvero. Ecco se vi trovate a Firenze e dal Mercato del Porcellino state andando verso il Ponte Vecchio: perdetevi!

Svoltando nelle stradine poco prima del ponte, vi troverete in un intrico di vicolo dai nomi strani, ognuno con la sua storia e ognuno con scorci suggestivi per gli amanti di fotografie di posti poco noti. 

Provate a girare verso sinistra, andando in direzione delle vie più famose, quella delle Terme, in cui si trovava l'antico termario romano e quella dei Georgofili, che prende il nome dalla nota Accademia di studi sull'agricoltura e che è stata sulle testate di tutti i quotidiani nei primi anni Novanta a causa dell'attentato mafioso, in cui hanno perso la vita cinque persone. Un olivo ricorda quest'episodio nero della storia fiorentina.

Insomma, tornando al frivolo, vi troverete a passeggiare tra Chiasso del Panico e Chiasso del Buco. Il primo è soprannominato anche dello Scandalo perchè è stato costruito per separare le famiglie dei Cerchi e dei Donati nel quattoridicesimo secolo: la Magistratura temeva che nella notte i membri dell'una o dell'altra casata, buttassero giù i muri delle case per sorprendere i nemici nel sonno.

Il Chiasso del Buco invece prende il nome da un'Osteria trecentesca, che pare avesse una fama non tanto onorabile tra la Firenze bene.

Se imboccate, invece, Borgo Santi Apostoli, raggiungerete Chiasso del Cornino, antica via de'Bonciani. In una notte, le case della ricca famiglia furono incendiate, insieme a quelle vicine degli Acciaiuoli e in loro onore, fino all'Ottocento, la stradina ha portato il loro nome.

Il Chiasso delle Misure è unico per le sue dimensioni: è davvero strettissimo. Deve però il suo nome all'omonimo ufficio presente in questa via fin dal Medioevo.

Eccoci arrivati poi a Vicolo dell'Oro, interessante non per la sua storia, ma per la sua attualità. Oltre a trovarci il negozio Leica (sempre per gli appassionati di fotografia!), potrete trovarci arte contemporanea: una perla rara a Firenze! :)


Iniziamo dai cartelli di Clet, di cui avevo già parlato, e da Blub, L'arte sa nuotare: dove vi ricapiterà di vedere Dante con alloro e maschera?! C'è poi anche un'installazione, Personal/Unpersonal reflection a cura del Gallery Art Hotel, che parte dal suo edificio e prosegue per tutta la piazza: strane figure candide, con teste d'animale chiacchierano, si arrampicano sui muri, volteggiano, fanno i trapezisti. Un  paesaggio surreale!

Vi è venuta fame? No problem! Lì vicino in Chiasso del Bene, si trova Amblè, fresh food and old forniture. Un posto davvero insolito in cui potrete mangiare il vostro sandwich, a prezzi onesti, nella pace più assoluta. Sì, perchè anche se si trova a due passi da Ponte Vecchio, la piazzetta su cui si affaccia è silenziosissima e vi sembrerà di mangiare nel salotto di casa.

E'anche un negozio vintage e alle poltroncine su cui vi sedete, può essere appeso il cartellino con il prezzo. Tutto è davvero insolito, solo perchè è arredato in maniera personale ed unica: trovare due sedie uguali o due piatti simili è un'impresa.Io mi sono accomodata pigramente su un divanetto, gustandomi il mio tramezzino con prosciutto arrosto, gorgonzola e funghi: relax meritato dopo una bella camminata. 

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