tag:blogger.com,1999:blog-25689138702031001332024-03-05T21:10:48.796+01:00Gitarelleggiando . . .non si viaggia senza innamorarsi.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.comBlogger271125tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-60337357103731617942017-04-29T11:19:00.000+02:002017-04-29T11:29:54.210+02:00Boldini in mostra a RomaNella splendida cornice del complesso del <b>Vittoriano </b>a <b>Roma</b>, si può visitare la mostra di<b> <a href="http://www.ilvittoriano.com/mostra-boldini-roma.html">Giovanni Boldini</a> fino al 16 luglio</b>. L'ambientazione vale già una visita: salire quelle scale imponenti, entrare in un museo talmente pieno di storia e osservare dalle finestre la vista dei fori romani basta come esperienza.<br />
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Giovanni Boldini poi è uno dei miei italiani preferiti. Innanzitutto perchè i suoi quadri mi hanno sempre fatto sognare: ritraeva donne vere, non bellissime, con nasi storti e qualche chilo in più. Erano però tutte eleganti e aggraziate, vestite di abiti meravigliosi e con una dignità nello sguardo, che le rendeva le protagoniste indiscusse della <i>Belle Epoque</i>.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF4SaTkY8jzP5Cw0B1hBw17a4xAbkSogZHWYEUQJdj30nlz_v5BUm_O6Lt_GyONRrx1rXPqfFySISY-QTMtPJN4xQRitxgz2fPYkx8DDVLoHAMvQTwy0ci5lsEJjildcs7ZQW5TFar0y-p/s1600/20170423_153934.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF4SaTkY8jzP5Cw0B1hBw17a4xAbkSogZHWYEUQJdj30nlz_v5BUm_O6Lt_GyONRrx1rXPqfFySISY-QTMtPJN4xQRitxgz2fPYkx8DDVLoHAMvQTwy0ci5lsEJjildcs7ZQW5TFar0y-p/s320/20170423_153934.jpg" width="240" /></a></div>
Boldini poi mi è sempre rimasto simpatico: questo piccoletto romagnolo, alla conquista della Parigi artistica, sempre ritratto con un sorriso beffardo e furbetto. Doveva essere affascinante per le donne che lo conoscevano.<br />
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Avevo già visto una mostra a lui dedicata alla Terme di Montecatini, ma i quadri, tutti di grandi dimensioni, erano pochi.<br />
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In questa mostra invece, si ripercorre con precisione la vita dell'artista, dalle sue prime opere, a quelle di chi lo ha influenzato maggiormente. L'<b>audioguida</b> gratuita aiuta a ricostruire i suoi periodi.<br />
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Ovviamente il <i>Ritratto di Donna Franca Florio </i>rapisce: è la sua opera più famosa, ma è davvero ammaliante. Però ci sono anche delle piccole chicche, che non conoscevo e che mi hanno mostrato un lato più intimista del pittore: un quadretto minuscolo ritrae una donna con il suo migliore amico, un cagnolino bianco; in un altro, una donna è dipinta a mezzo busto col seno scoperto, elegante e fiera.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrTTOAgSw6BNz3V7SK9apW7Zk-8urSq2y691LWAc6HeWtFDgC5G0y0Wxlkod_M6ak9emna3Tw4YBZ4KprbQjRA3bovxKihqLGc2aI8E4UB7YUnWRl_1_x5x4LPlH_md1p2nn8OH9W-_Y1Q/s1600/20170423_155152.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrTTOAgSw6BNz3V7SK9apW7Zk-8urSq2y691LWAc6HeWtFDgC5G0y0Wxlkod_M6ak9emna3Tw4YBZ4KprbQjRA3bovxKihqLGc2aI8E4UB7YUnWRl_1_x5x4LPlH_md1p2nn8OH9W-_Y1Q/s320/20170423_155152.jpg" width="240" /></a></div>
Insomma, la mostra è davvero interessante. Avete ancora tempo per andarla a visitare. Il biglietto intero costa <b>14€</b> e la consiglio a chi abbia voglia di conoscere un aspetto di Italia bella.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-5635905013758609662017-04-25T10:43:00.003+02:002017-04-25T10:45:22.256+02:00Klimt Experience a Firenze<div style="text-align: justify;">
Ancora pochi giorni per visitare<b> <a href="http://www.klimtexperience.com/">Klimt Experience</a></b> a <b>Firenze</b>: la mostra infatti, ambientata nella bellissima chiesa di <b>Santo Stefano al Ponte</b>, è stata prorogata <b>fino al primo maggio</b> per il grandissimo successo di spettatori.</div>
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A due passi dal Ponte Vecchio, in una piazzetta nascosta, tutti i giorni, <b>dalle 10 alle 19</b>, sull'altare e sulle mura della minuscola chiesa vengono proiettate le opere di Gustav Klimt. Il sottofondo musicale è la musica classica della Vienna dei primi del Novecento, la Vienna di Klimt.</div>
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Ed è anche la storia della città mitteleuropea a susseguirsi al video: la vita accademica del pittore è il classicismo che formava gli artisti viennesi dell'epoca; il suo distaccarsi, la Secessione, viene raccontata attraverso gli edifici storici della città, progettati da Klimt stesso; l'uso dei colori, degli elementi floreali decorativi, l'uso dell'oro, l'amore per le belle donne raccontano una visione del mondo, propria della città della cultura del rinnovamento del Novecento.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5yW87igJyAW7Z98FuB_dvFuYp30EG_k9rnzPqT1TIZq0BPrpvrcrJJRuzVF8F619Jydcd7cpEJkka6rXDo7NelSYHU136E3-Na_5tJ04Em9IIrCxT0FBaogZfPfZ5iUMFYAgLydJSKUTk/s1600/klimt1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5yW87igJyAW7Z98FuB_dvFuYp30EG_k9rnzPqT1TIZq0BPrpvrcrJJRuzVF8F619Jydcd7cpEJkka6rXDo7NelSYHU136E3-Na_5tJ04Em9IIrCxT0FBaogZfPfZ5iUMFYAgLydJSKUTk/s320/klimt1.jpg" width="320" /></a></div>
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<b>Vienna</b> era una città in decadenza: la monarchia degli Asburgo falliva dopo secoli di splendore e i cittadini si trovavano a vivere un vuoto politico e sociale, su cui rifondare un uomo nuovo. Ecco perchè in questo clima storico e culturale, fiorirono avanguardie artistiche e letterarie, ma soprattutto la psicoanalisi freudiana.</div>
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Pensavo a queste cose mentre osservavo le proiezioni sui muri della chiesa, appoggiata ad una colonna di marmo. Ci si può sedere in terra o su seggioline e si può entrare ed uscire come meglio si crede: vi consiglio di vedere tutto per riuscire a carpire meglio la storia dell'artista.</div>
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Non è certamente equiparabile al vedere le opere di Klimt dal vivo. E'però un'esperienza diversa e totalizzante, forse semplicemente un'esperienza di sensi e di emozioni. </div>
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Vale la pena? I <b>13 €</b> del biglietto intero sono un po'troppo alti, ma la suggestione è tanta e la consiglio come avvicinamento all'arte per bambini e ragazzi.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbJzxQlZ9PV-AX6hbfFWnGGRXCU_wIm2mP0V9XVe1zBBODNGazFWMBUsRn7zDqGaOSFEz1v85dqSwYFQEnwXugw3iAzq85CFLIDpv1cr86YEUiSLWMKNHrBrfjemzkYKIzZwAaHxK0Hsz8/s1600/klimt2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbJzxQlZ9PV-AX6hbfFWnGGRXCU_wIm2mP0V9XVe1zBBODNGazFWMBUsRn7zDqGaOSFEz1v85dqSwYFQEnwXugw3iAzq85CFLIDpv1cr86YEUiSLWMKNHrBrfjemzkYKIzZwAaHxK0Hsz8/s320/klimt2.jpg" width="320" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-57640961025876962522016-11-08T13:48:00.003+01:002016-11-08T13:48:53.024+01:00Ai Weiwei. Libero a Firenze<div style="text-align: justify;">
Ogni anno <b>Palazzo Strozzi</b> offre a <b>Firenze</b> una mostra interessante da vedere e quest'anno ha proprio fatto bingo con <b>Ai Weiwei</b>, artista cinese contemporaneo, da sempre al centro di polemiche. In effetti ha subito fatto parlare di sé, installando canotti arancioni sulla facciata del palazzo storico.</div>
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Lui voleva far riflettere sul problema dei migranti, i cittadini hanno gridato allo scempio. Chiunque abbia visto la sua mostra può avere la stessa reazione: o rifletti, o lo denigri. Non esistono vie di mezzo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA9e-5kR-QhlgUgrInFVfjAEhSwS4lT95UegJuRuhVSYm07gyWxGPAc0RSaMUJqrMFowgOhnSoKQzdsirrfhKKzQoYT2irh_Slrfpiio0_PWQUCGttb25dKN3joLaKrqO7zLahBnv39UqZ/s1600/20161021_162729.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA9e-5kR-QhlgUgrInFVfjAEhSwS4lT95UegJuRuhVSYm07gyWxGPAc0RSaMUJqrMFowgOhnSoKQzdsirrfhKKzQoYT2irh_Slrfpiio0_PWQUCGttb25dKN3joLaKrqO7zLahBnv39UqZ/s320/20161021_162729.jpg" width="320" /></a></div>
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Le sue installazioni monumentali, le sue foto col dito medio in primo piano, i suoi ritratti fatti con i Lego dei grandi del Rinascimento sono una beffa alla società. Fanno ridere, la sua arte è composta da oggetti comuni con simbologie profonde e ci si diverte, ma pensando a questioni sociali controverse.</div>
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Ai Weiwei spesso parte dalla tradizione cinese, dalla lavorazione della ceramica, da artisti storici, dall'artigianato del legno per poi distruggere tutto e reinventare in maniera personalissima. La galleria di biciclette Forever strizza l'occhio all'opera di <b>Duchamp</b>, ma è uno specchio della moltitudine di bici, tutte uguali utilizzate dai cinesi e quel "<i>per sempre"</i> rimanda un po'all'eternità del fenomeno.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnxrbCkoabsNOor-uJdBGOf8KNcsUl_voIfV7ukF5fxcx8QOlvgVGI9L2frpJ0hFVij9_hNXXKlgJk4XIGcutyB18gSRBsihHeLgEP5z_QX22iFRrDEoEhVexFu-UACMye-GG9-Pi4ksjx/s1600/20161021_155947.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnxrbCkoabsNOor-uJdBGOf8KNcsUl_voIfV7ukF5fxcx8QOlvgVGI9L2frpJ0hFVij9_hNXXKlgJk4XIGcutyB18gSRBsihHeLgEP5z_QX22iFRrDEoEhVexFu-UACMye-GG9-Pi4ksjx/s320/20161021_155947.jpg" width="320" /></a></div>
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L'attenzione per la carta da parati, l'invasione dei granchi, i serpentoni di zainetti lasciano poi lo spazio, al piano interrato, a una sezione più biografica: il suo periodo newyorkese, le sue citazioni, l'utilizzo dei social nonostante la censura. Alle sue foto <b>Instagram</b> (il suo<b> <a href="https://www.instagram.com/aiww/?hl=en">profilo</a></b> è aggiornatissimo!) sono dedicate diverse pareti e taggandolo su una foto della mostra, mi ha anche messo un <i>"mi piace"</i>. Lo so, fa molto groupie disperata, ma l'ho trovato pur sempre, un gesto da "persona comune".</div>
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Anche i bambini si possono divertire e si possono fare un selfie con l'artista. <b>Fino al 22 gennaio </b>è visitabile <b>dalle 10 alle 20</b> e fino alle 23 il giovedì. Gli sconti sono tanti: consultate le opportunità di riduzioni e ticket combinati sul <a href="http://www.palazzostrozzi.org/mostre/aiweiwei/"><b>sito</b></a>.</div>
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<b><i>Everything is art. Everything is politics.</i></b> Si legge ad un certo punto e Ai Weiwei non poteva sintetizzare meglio la sua arte<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyShDDsIybC4SbtFREBw9_0aJUgAuJfiRzgVGAb4hJNJdtDH1OGNZqlNnmobn0yK4DFfxY4WdbX7uFLlLytc4zU42GHC0giQotKD6DD0RIL3u53CfHDzAueBQ087VDAkMerkQoG2oRjf4R/s1600/20161021_155226.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyShDDsIybC4SbtFREBw9_0aJUgAuJfiRzgVGAb4hJNJdtDH1OGNZqlNnmobn0yK4DFfxY4WdbX7uFLlLytc4zU42GHC0giQotKD6DD0RIL3u53CfHDzAueBQ087VDAkMerkQoG2oRjf4R/s320/20161021_155226.jpg" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-88573168344336218692016-10-13T18:40:00.001+02:002016-10-13T18:40:39.107+02:00I confetti Corsini, una tradizione a Pistoia<div style="text-align: justify;">
Come ormai saprete, mi sono sposata. Nel caos dei preparativi, uno dei dilemmi è stato la scelta delle bomboniere. I nostri intenti erano due: evitare di spendere soldi in oggetti inutili e tante volte pure brutti e offrire ai nostri invitati dei confetti, che non rischiassero di spaccare i denti al primo morso, come spesso succede.</div>
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E'stata una fortuna incontrare Giorgia, della <b>Confetteria Bruno Corsini di Pistoia</b>, che dal <b>1918 </b>produce confetti, caramelle, il tipico <i>Panforte Glacé</i> e cioccolato in una delle piazze per me più belle della città, piazza San Francesco.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEo0FJ5QxT8wCQyJ1gCCt_5FzoYdN1kt4oTw4pkkuB9mKXYeSJuLtc8Hq9Q9IuwS27nwNMfj5Fydp83EXUAI0HPNph9oP3ujRG3w0m5MRpC8uv7uri_A4P7DzPyEwQYL0f_vENNK5zZ_gh/s1600/20160503_113143.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEo0FJ5QxT8wCQyJ1gCCt_5FzoYdN1kt4oTw4pkkuB9mKXYeSJuLtc8Hq9Q9IuwS27nwNMfj5Fydp83EXUAI0HPNph9oP3ujRG3w0m5MRpC8uv7uri_A4P7DzPyEwQYL0f_vENNK5zZ_gh/s320/20160503_113143.jpg" width="320" /></a></div>
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Parlando con lei, ci siamo goduti una degustazione vera e propria di confetti dai gusti più disparati, ognuno dei quali pensato e studiato. Si ricerca infatti l'equilibrio dei sapori nel laboratorio annesso al punto vendita e si prova e si riprova fino a che non si raggiungono le aspettative prefissate.</div>
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Abbiamo assaggiato confetti al peperoncino, all'anguria, alla violetta, allo Spritz e scelto quelli ad hoc per il nostro matrimonio, senza dimenticare la tradizione.</div>
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Non potevamo non considerare i <b>confetti di Pistoia</b>, prodotti dalla Ditta Corsini secondo l'antica ricetta. Sono quelli "birignoccoluti", per intenderci e i miei preferiti hanno una scorzetta d'arancia all'interno. </div>
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Nei documenti trecenteschi, si parla già di questi dolci, offerti dalla Corporazione dei Medici e Speziali alle autorità in occasione della festa di San Jacopo. Giorgia ci ha raccontato anche la storia di un confetto avvelenato che un signore della città avrebbe dato alla moglie per ucciderla e combinare un altro matrimonio di interesse. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYDhOSWcA_MbcAduVg8p7OXsfhvEKp4B4i-JOG1flYg95WzVju5XVde7_bCei6_Bb1lZVVDc7wLhs-j-KT6o-5WpSduCJYLZ9Teg-eLkt2zN2RhvT54BmrsYGVQEuuF3otpadk0hov9pdD/s1600/20160503_113225.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYDhOSWcA_MbcAduVg8p7OXsfhvEKp4B4i-JOG1flYg95WzVju5XVde7_bCei6_Bb1lZVVDc7wLhs-j-KT6o-5WpSduCJYLZ9Teg-eLkt2zN2RhvT54BmrsYGVQEuuF3otpadk0hov9pdD/s320/20160503_113225.jpg" width="240" /></a></div>
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Insomma, un confetto Corsini non è solo buono, ma racconta anche una storia. Se vi capita di fare una passeggiata per il centro di Pistoia, passateci per assaggiarne uno e assaporare un po'di storia di questa città. </div>
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Se poi, come me, vi rivolgete a loro per confettate e bomboniere per qualsiasi evento, fatevi consigliare da Giorgia: ha un gusto impeccabile! Noi siamo rimasti contentissimi: scommettere sulla qualità è stata una scommessa, che però ha ripagato. La confettata si è esaurita alla svelta e vi giuro che non sono avanzate bomboniere. Ricordatevi che i confetti sono freschi e vanno mangiati!</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-63142153038507653172016-08-31T14:07:00.000+02:002016-08-31T14:07:07.774+02:00I giardini più belli del Giappone (secondo me)<div style="text-align: justify;">
Il mito del giardino giapponese arriva anche in Italia. Ci si immaginano bonsai e laghetti di carpe, ponticelli di pietra e lanterne. Devo dire che dal vivo le fantasie non sono state deluse, ma non è il paesaggio a colpire di più.</div>
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Appena ci si avventura in un giardino in Giappone, cala un silenzio irreale e tutto si confonde: non si distinguono gli alberi secolari dagli arbusti, l'acqua si fonde alla vegetazione in un sistema così armonico che è difficile isolare ogni singolo elemento.</div>
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La calma, la pace di questi luoghi non si può descrivere. Anzi, facendolo mi sembra di banalizzare quello che si prova a passeggiare per quelle stradine ordinate. </div>
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Ci sono giardini ovunque in Giappone: nelle abitazioni e nei palazzi imperiali progettati per il piacere estetico, mentre quelli dei templi buddisti sono creati per la meditazione. Quelli che descriverò sono quelli più belli che ho incontrato volutamente o per caso nel mio viaggio.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqk7rqpdFm3Ia-W0FtrDCUCJBnp4_JIwnkllpMwa5WRKp7khIOmvkhHWV-kp8Hxisja2mpdR9mNyF4yWuDGpg9dvskxbjxFCX6Nz9beR5UzJQhm2knZ7mykTf-7abq1UEVdi62alFSSJSp/s1600/IMG_5791.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqk7rqpdFm3Ia-W0FtrDCUCJBnp4_JIwnkllpMwa5WRKp7khIOmvkhHWV-kp8Hxisja2mpdR9mNyF4yWuDGpg9dvskxbjxFCX6Nz9beR5UzJQhm2knZ7mykTf-7abq1UEVdi62alFSSJSp/s400/IMG_5791.JPG" width="400" /></a></div>
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Il primo è il <a href="http://www.kanazawa-tourism.com/eng/guide/guide1_1.php"><b>Kenroku- en</b></a> a <b>Kanazawa</b>, uno dei tre giardini più belli del paese. Il nome infatti significa "giardino che combina 6 caratteristiche", riferendosi all'armonia tra spazio, serenità, viste panoramiche, uso di acque e fontane, architettura del paesaggio.</div>
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Il giardino vanta la fontana più antica del Giappone e un alternarsi continuo di verde, laghetti, cascate. Bere il tè nella<b> Yugao- tei</b> è stata un'esperienza indimenticabile: ci si toglie le scarpe e si entra in questo piccolissimo ambiente, risalente al <b>1774</b>. Ci si siede in terra, intorno a tavoli bassissimi e si beve un tè matcha dal sapore unico, accompagnato da un dolcetto dello stesso verde acceso. </div>
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Unica distrazione: il panorama. La saletta infatti è affacciata su una cascata che finisce in un fresco laghetto, impreziosito da un ponte di pietra grigia e una grande lanterna dello stesso materiale.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgupmH6D2rQwdNN2WYyVrikp4QHkcQ1vh4eZ_9mT-CYBfiEBjDd2RveV5E1n_cvAxE6ePGrcPs8I699cNFOjcxQG7u4DrK8i71MTQ-VVCEDTcjvwsQMAjEJW2YXc7Ave5LtaZWfvl2FuBtI/s1600/IMG_5415.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgupmH6D2rQwdNN2WYyVrikp4QHkcQ1vh4eZ_9mT-CYBfiEBjDd2RveV5E1n_cvAxE6ePGrcPs8I699cNFOjcxQG7u4DrK8i71MTQ-VVCEDTcjvwsQMAjEJW2YXc7Ave5LtaZWfvl2FuBtI/s400/IMG_5415.JPG" width="400" /></a></div>
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L'altro giardino è quello del <b>Santuario della Pace Nazionale </b>di <b>Tokyo</b>, lo <a href="http://www.yasukuni.or.jp/english/index.html"><b>Yasakuni Shrine</b></a>, uno dei più controversi templi del Giappone, dove si celebrano tutti i caduti in guerra per l'imperatore e tra di essi si contano anche tanti nomi di criminali.</div>
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Ci siamo capitati per caso, ma il posto è davvero particolare. Un torii gigantesco vi accoglie in un viale su cui si susseguono lanterne gialle e all'interno dello spazio sacro, potete assistere (come è capitato a noi) a spettacoli di danza tradizionale, potete fumare in un pulmino anni Settanta, potete venerare le statue degli aviatori circondate da bottigliette d'acqua in onore del caduto, potete visitare il <b>Museo della Guerra</b>, che a noi è stato offerto gratuitamente da una signora del comitato organizzativo.</div>
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Camminando nella zona più nascosta si arriva al giardino, che è molto piccolo, ma è stato il primo che ho visto e forse per questo mi è rimasto così tanto nel cuore. E'simpatico comprare il cartoccio di cibo per le carpe e fermarsi a dar loro da mangiare. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZhOlFbqdC4nCMEIEOGyd23eJZSiiQDdjxrA_xg-9kkRR5IYc7YDGp3fA4kAsFtv9EvZUJbYHp0WrmhBfV4FpDdXiDv6j_OKN9SZvgU628iX65fDbKo6K3vYNkgbqx-LZ4NotFEt1Vy_nP/s1600/IMG_6282.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZhOlFbqdC4nCMEIEOGyd23eJZSiiQDdjxrA_xg-9kkRR5IYc7YDGp3fA4kAsFtv9EvZUJbYHp0WrmhBfV4FpDdXiDv6j_OKN9SZvgU628iX65fDbKo6K3vYNkgbqx-LZ4NotFEt1Vy_nP/s400/IMG_6282.JPG" width="400" /></a></div>
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A <b>Kyoto</b> poi abbiamo visitato il<b> </b><a href="http://sankan.kunaicho.go.jp/english/guide/k"><b>Palazzo Imperiale</b></a>, che sorprende per la sua sobrietà fino ad arrivare al ricchissimo giardino. Tutto è perfetto, niente è fuori posto. Qualsiasi fotografia catturerà uno scorcio incantato.</div>
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Per la (noiosissima) visita guidata, è necessaria una richiesta scritta preventiva, in cui si dichiara il numero di passaporto di ogni visitatore, regolarmente controllato prima dell'inizio del tour. Il palazzo mi ha impressionato per i suoi spazi vuoti, per le sue stanze spoglie, per la grandezza dei portali, ma è il giardino la vera attrattiva.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqoTniMpXD-JVf5VKFyEniLs5FZrr1xbxJJSh2fB46TeYOxVfQxTCIiYa26JavOTxgHqJ80zNVIK1QEB2nyOzPYIG3r5FV8R8ewIxAq5a2gZCMhPc7w8m3h6LTw9WhJS8f8cDyw7D9HDsu/s1600/IMG_6097.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqoTniMpXD-JVf5VKFyEniLs5FZrr1xbxJJSh2fB46TeYOxVfQxTCIiYa26JavOTxgHqJ80zNVIK1QEB2nyOzPYIG3r5FV8R8ewIxAq5a2gZCMhPc7w8m3h6LTw9WhJS8f8cDyw7D9HDsu/s400/IMG_6097.JPG" width="400" /></a></div>
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La <a href="http://www.kanazawa-tourism.com/eng/guide/guide1_2.php?no=3"><b>casa del samurai Nomura</b></a> di <b>Kanazawa</b> nasconde lo stesso segreto: uno dei giardini più spettacolari che abbia mai visto. Sentierini in pietre, carpe gigantesche e la vegetazione che riempie uno spazio che sembra minuscolo, ma che cresce verso l'alto.</div>
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Non stento a credere che in questo posto una delle famiglie storiche della città trovasse la pace: riposa la mente, anche solo osservarlo. Informatevi sui prezzi dell'ingresso e provate i dolcetti della pasticceria vicina: imperdibili!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirVzJPEsOMLzLqHMvfm-HInrQTRamMyZuWBTmtdusacZjONy_JfIbXTmzrTh5wyBHx78VYKlZz4pTZgtg1-kJgYOY-l9eYrnstsWS6aXepuFMmQ6Q6sjm0ahl6NvTMkbYXVYavvhtj_ADc/s1600/IMG_6655.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirVzJPEsOMLzLqHMvfm-HInrQTRamMyZuWBTmtdusacZjONy_JfIbXTmzrTh5wyBHx78VYKlZz4pTZgtg1-kJgYOY-l9eYrnstsWS6aXepuFMmQ6Q6sjm0ahl6NvTMkbYXVYavvhtj_ADc/s400/IMG_6655.JPG" width="400" /></a></div>
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L'ultimo giardino l'ho fotografato da un cancello chiuso, di fianco a un tempio, nei pressi del castello di <b>Osaka</b>. E'il tipico giardino zen, con pietre e ghiaia, in cui le prime rappresentano la vegetazione e la seconda i corsi d'acqua. E'un ambiente totalmente meditativo, ma mi piace così tanto che ho provato a copiarlo in miniatura a casa con un <i>bonseki</i> (letteralmente, <i>"rocce su vassoio"</i>) fatto da me.</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-56442655836128512162016-08-05T15:41:00.001+02:002016-08-05T16:49:56.712+02:00Giappone, diario on the road<div dir="ltr" style="text-align: justify;">
Il <b>Giappone</b> per me è sempre stato un sogno e non mi ha affatto deluso, sebbene mi abbia meravigliato per la sua sobrietà. Ad un primo impatto, sembrerà che il tradizionale sia stato soppiantato dal moderno.</div>
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Niente di più falso ed è proprio in questo che il Giappone trova la sua forza: nuovo e antico si sono fusi dando vita a modi di vivere, architetture, cibi del tutto particolari. È qui che il Giappone diventa una terra unica. </div>
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Durante gli spostamenti nei comodissimi treni, ho scritto i pensieri a caldo sulle tappe del viaggio, aggiungendo foto scattate di corsa col cellulare...ma quante cose ancora da raccontare!!</div>
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<b style="text-align: start;">Tappa 1: Tokyo</b></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvl-E3KbSSxlidg9NY1lwFZpQX-bU2u8y6xqaU86EjEsyhfNBpyxWVIng13VeVGixn185mXMsrb1PIhcCm8FuZAywZ6sv-RUGLZmx9oGPC34rsWoyPtiWVLi10jy5j8tqIWspGfGcvzjdv/s1600/20160716_173236.jpg" imageanchor="1" style="font-family: sans-serif; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvl-E3KbSSxlidg9NY1lwFZpQX-bU2u8y6xqaU86EjEsyhfNBpyxWVIng13VeVGixn185mXMsrb1PIhcCm8FuZAywZ6sv-RUGLZmx9oGPC34rsWoyPtiWVLi10jy5j8tqIWspGfGcvzjdv/s400/20160716_173236.jpg" width="300"></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br></td></tr>
</tbody></table>
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Tokyo è questo: pacchiana, assordante, menefreghista. Non cammini tranquillo per la strada, devi impegnarti a non restare indietro. Scendi dalla metro e vieni soffocato da grattacieli enormi e grigi con scritte che sembrano sempre le stesse e le stesse non saranno mai. Le vetrine si susseguono senza che tu capisca cosa ci stia dietro. A Tokyo non hai tempo e il tempo sembra essersi fermato.</div>
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Ho passeggiato negli enormi giardini dell'imperatore, mi sono seduta al Tempio della pace a vedere una vecchia signora in kimono danzare con grazia, ho dato da mangiare a delle carpe giganti, ho amato <b>Ueno</b>, un quartiere senza pretese ma finalmente vivibile. Un'eccezione a Tokyo. </div>
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Dalle assordanti grida stridule delle maid girl a <b>Akihabara</b> alle imbarazzanti bancherelle di street food da quattro soldi davanti al Tempio di <b>Asakusa</b>, il più grande e bello (secondo la guida) della città. Non si fuma per strada, ma ci si rintana in angusti spazi o nei locali per finire alla svelta la propria sigaretta come fosse una colpa. Non si mangia per strada, ma se cammini per <b>Kabuchi cho</b> nerboruti uomini di colore proporrano ai passanti strip a basso costo in locali interrati. </div>
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La mia Tokyo è una<i> Lost in traslation</i>, che mi ha innervosita e avvilita ma preparata a quello che sarà il resto del viaggio in<b> </b>Giappone.</div>
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<b>Tappa 2: Kanazawa</b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_fgojER3p4Twto4E5uc3KsYtekC0hKa-KQqMIINnexE_IMCxupOVqj5sE7tF9fwIS_UO-xbbjStWTrEMpDrXBs3DEjmdxRAySpoR_HekMIZZvyMucJ6s4lroIeI0SVIOatzKlyj4SfqWS/s1600/20160717_174635.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_fgojER3p4Twto4E5uc3KsYtekC0hKa-KQqMIINnexE_IMCxupOVqj5sE7tF9fwIS_UO-xbbjStWTrEMpDrXBs3DEjmdxRAySpoR_HekMIZZvyMucJ6s4lroIeI0SVIOatzKlyj4SfqWS/s400/20160717_174635.jpg" width="400"></a></div>
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La guida mi descriveva <b>Kanazawa</b> come di una cittadina tipica, legata alle tradizioni. Appena scesa dallo <b>Shinkanzen</b> proveniente da Tokyo, mi è parso di aver letto un sacco di bugie: la stazione è un'opera architettonica di vetro e legno modernissima. Invece mi sono accorta che antico e contemporaneo convivono in armonia, come lo fanno i corsi d'acqua con le strade, i grattacieli con i templi, le trattorie tipiche con i locali multinazionali.</div>
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Nel terzo giardino più bello del Giappone, il <b>Kenrouken</b>, mi sono finalmente rilassata, attraversando ponti circondati da ninfee e sorseggiando il tè macha in una saletta intima con vista su una cascata. Ho imparato la tradizione delle tavolette votive, che sostituiscono i cavalli, che nell'antichità venivano offerti in dono nei tempi shintoisti. Ho mangiato il curry, tipico di questa città e diversissimo da quello che siamo abituati a mangiare in Asia.</div>
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Mi sono viziata con tanti dolcetti: sfido anche i più golosi! Ad ogni angolo troverete una pasticceria. Mi sono persa in viuzze che sembravano disabitate, con qualche negozio di antiquariato e bar minuscoli in cui a stento entrava il più magro dei bambini. Ho visitato la casa delle<b> geishe</b> e quella di un <b>samurai</b>. Se la prima era davvero essenziale, la seconda mostrava una ricchezza insaspettata, soprattutto nel rigoglioso giardino interno. </div>
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Sono anche entrata nel castello bianchissimo che spicca nel panorama monotono di Kanazawa ma sono rimasta delusissima: solo stanze in legno vuote. Mi sono consolata, giocando nel parco del <b>Museo d'arte contemporanea</b>, che non sono riuscita a visitare perchè la coda per i biglietti era davvero troppo lunga.</div>
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La gente ride di continuo, anche se non ti capisce; i semafori sembrano cantare e la tranquillità che vi si respira è contagiosa.</div>
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<b>Tappa 3: Kyoto</b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeUY_e8DiWXPd0I3t0rW_DNZVgTHc6Np6XTf7ybIbSd60KKORctAgDdlIWsyZq1IQWPdtDGr6CpNs7OUsopmgISsZUX6dKW7tK4HTVJ2pIobWYSWsgFheeVSvvsM7gVxvUnvnDbm4V4zP-/s1600/20160720_190914_001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeUY_e8DiWXPd0I3t0rW_DNZVgTHc6Np6XTf7ybIbSd60KKORctAgDdlIWsyZq1IQWPdtDGr6CpNs7OUsopmgISsZUX6dKW7tK4HTVJ2pIobWYSWsgFheeVSvvsM7gVxvUnvnDbm4V4zP-/s400/20160720_190914_001.jpg" width="400"></a></div>
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Mi avevano promesso che <b>Kyoto </b>sarebbe stata il pezzo forte del mio viaggio in Giappone e mi aspettavo una città fortemente storica. Capirete la mia delusione nell'approdare in una stazione futuristica, circondata ancora una volta da grattacieli che si affacciano su vialoni senza fine.</div>
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Il nostro hotel, un 5 stelle troppo pretenzioso per i nostri gusti, si trovava a pochi passi dal <b>Palazzo dell'Imperatore</b>. Ho scoperto dopo che il concetto di pochi passi è relativo, dopo che la mia app sullo smartphone ha dichiarato il record di chilometri camminati. Per entrare al castello serve una richiesta scritta,in cui dichiarare il numero del passaporto, per poi partecipare a una visita guidata fantozziana. </div>
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Ho provato col <b>Museo dei Manga</b>, consigliatissimo dalla guida. Beh, mi è venuta voglia di non comprare più niente di cartaceo. E poi, il caldo furibondo e appiccicoso, la calca di turisti impazziti e i negozi di souvenir dai prezzi improponibili.</div>
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Bene, ho odiato l'antica capitale del Giappone fino a che non ho incontrato la gente. Nelle sue viuzze strette con alberi tristi, nei vicoletti che si intrecciano sui canali, vicino al Tempio rosso di <b>Yasaka</b>, dove un tempo c'erano le geishe (lo ammetto, non sono riuscita a vederne neanche una).</div>
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Abbiamo conosciuto la signora che vendeva timbri, che mi ha spiegato che nel mio nome ci sono gli ideogrammi di cavallo e di amore. Abbiamo fotografato una bellissima ragazza brasiliana, vestita e pettinata come una vera giapponese, che voleva provare a portare il kimono e ha scoperto che si sente solo tanto caldo. </div>
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Abbiamo riso con i camerieri ninja al ristorante <b>Ninja Kyoto</b>. Abbiamo passato un'oretta in un mercato sconosciuto a chiacchierare con un venditore di <b>takoyaki</b> e suo padre, innamorato di Firenze. In un negozio di katane, che sembrava un museo, il proprietario ci ha riempito di dépliant sulla storia delle antiche spade. La commessa del negozio alla moda, dove ho comprato delle scarpe simili ai tradizionali tabi, si è prodigata in consigli sui modelli da provare. </div>
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Parlare a Kyoto è stata la cosa più vera della vacanza. </div>
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<b>Tappa 4: Nara</b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXmpCXKGUsLRIu00nXOjIhHr6S1xCDDrRoQKvzmwmAzfz0QXsLCJxKgpQ0Z5ntbbKCLN8k6_pEajs_QJTudACxgkyKTi5OwBkxEx3nRVxdUKH0UnjAZ8XqgAJqtat6KlsjlACxRDi3MH5q/s1600/20160721_120908.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXmpCXKGUsLRIu00nXOjIhHr6S1xCDDrRoQKvzmwmAzfz0QXsLCJxKgpQ0Z5ntbbKCLN8k6_pEajs_QJTudACxgkyKTi5OwBkxEx3nRVxdUKH0UnjAZ8XqgAJqtat6KlsjlACxRDi3MH5q/s400/20160721_120908.jpg" width="400"></a></div>
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Siamo arrivati a <b>Nara</b> con un treno regionale in una mattinata assolatissima e alla stazione un immenso centro turistico ci ha permesso di accaparrarci una mappa della città, visitabile a piedi. Un viale ordinato su cui si affacciano negozi si cianfrusaglie e boutique, ristorantini tutti uguali e l'immancabile museo del gufo, porta al primo templio shintoista. Niente di impressionante, ma una parte era in restauro. I giapponesi hanno una vera e propria ossessione rispetto al mantenimento di edifici vecchi e nuovi…giustamente, aggiungo io. </div>
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Si prosegue verso il <b>parco naturale</b> di Nara ed ecco arrivare i cervi, circondati da orde di turisti impazziti e l'immancabile venditore di mangime per animali (a me sembrava tanto un normalissimo pacchettino di cracker). Ora, a me piacciono i cervi, ci ho fatto un paio di foto e ho proseguito per la mia strada, ma la gente impazzisce: sembra che il servizio fotografico inclusivo di video diventi diventi un'urgenza impellente per grandi e piccoli. </div>
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Il secondo templio, il <b>Todai-ji</b>, è davvero imponente e le gigantesche statue buddiste sono davvero impressionanti. Il legno grezzo e il verde in cui è immerso lo renderebbero davvero un posto spirituale se non fosse per le bancarelle di souvenir e per i 500 yen richiesti per entrare.</div>
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La sensazione è la stessa anche nell'ultimo templio, ancor più nascosto nella natura e raggiungibile attraverso un facile sentiero costeggiato da bellissime lanterne di pietra da cui spuntano altri cervi.</div>
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Una mattinata è sufficiente per visitare Nara, fare un selfie con un cervo e completare il doveroso tour turistico, che mi ha lasciato a bocca aperta solo dopo, quando ho rivisto le foto.</div>
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<b>Tappa 5: Hiroshima</b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUnNJaWtejyFptfa6Q3HpWvzExy3SY52gpUZpU5byU_KdgW4Lj7xERJiA2Xpe7QZZdeSVpQ-4VmhKtxrFir186tqhsxU8kFxFgKYGBJpTp6O6gT7MYacVX3tGI-Dy72hKXuNoq9CB4eMrV/s1600/20160723_121940.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUnNJaWtejyFptfa6Q3HpWvzExy3SY52gpUZpU5byU_KdgW4Lj7xERJiA2Xpe7QZZdeSVpQ-4VmhKtxrFir186tqhsxU8kFxFgKYGBJpTp6O6gT7MYacVX3tGI-Dy72hKXuNoq9CB4eMrV/s400/20160723_121940.jpg" width="400"></a></div>
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A <b>Hiroshima </b>ci siamo sentiti accolti per la prima volta. Appena scesi dal treno, una donna sorridente con una gonna lunga e colorata ci è venuta incontro spiegandoci che lei era una guida volontaria.<i> "I want to improve my English".</i> E chiacchierando, ci ha accompagnato alla fermata del bus navetta che porta i turisti ai siti storici della città. Prima di salutarci ci ha regalato una gru, fatta da lei a origami.</div>
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Siamo scesi all'<b>Atomic Dome</b>, un edificio superstite, non lontano dall'epicentro della bomba. Fa impressione osservare lo scheletro di un palazzo, che all'epoca doveva essere bellissimo, in contrasto con i grattacieli ordinati, i ponti con graziose fioriere e i giardini curati dell'Hiroshima di oggi. È come una cicatrice sulla guancia di una bella ragazza nel fiore degli anni. Proseguendo verso il museo, si passano i monumenti commemorativi degli studenti, dei coreani e di <b>Sadako</b>, una bambina che è divenuta simbolo della tragedia. </div>
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Nel museo è spiegata la sua storia attraverso fotografie e reperti. Il monumento è solo circondato di corone di gru a origami, coloratissime e provenienti da tutto il Giappone. Sadako è sopravvissuta alla bomba atomica ma qualche hanno dopo si è ammalata. La bambina si era convinta che riuscendo a realizzare mille gru sarebbe guarita e iniziò a lavorarci utilizzando qualsiasi tipo di carta. Quelle conservate nel museo sono minuscole al confronto con quella che ci ha regalato la guida. </div>
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Abbiamo visitato il monumento commemorativo e mi sono fermata a osservare una fontana, costruita sulle macerie originali su cui è posto un orologio fermo alle8.15. C'è un silenzio rispettoso a Hiroshima.</div>
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Siamo finalmente entrati nel <b>museo</b>, dove senza pietismo sono raccontati i fatti alternando testimonianze scientifiche con episodi personali. Quello che si vede nelle teche è molto toccante e non viene risparmiato niente: un triciclo carbonizzato, tegole fuse, ciuffi di capelli, brandelli di vestiti da scolaro, unghie, uno scalino su cui è rimasta solo un'ombra nera… alle8.15 qualcuno vi era seduto, forse a riposarsi o a aspettare qualcuno… </div>
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Ci si rende conto della tranquillità che si doveva respirare ad Hiroshima, quella serenità che c'è ancora. Un posto come tanti. Non si capisce come tutto possa diventare un inferno nel giro di pochi minuti. E il presente diventa un passato lontano.</div>
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I giapponesi sembrano orgogliosi di Hiroshima, vogliono che il mondo ricordi quello che è successo. Intanto io mi porto a casa quella gru di carta arancione, che mi ricorderà di questa bella cittadina riemersa dalle ceneri.</div>
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<b>Tappa 6: Osaka</b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDKzpyVQ5eORrn1QNZx2y81q9LIUZy5JCcz34AI2P6iAt5MklfxsA1XW9ma86zEam0WZhDXUZCSdMkk_xMnW9HwmA3LJQg_88GAjOtWv_N8l6Bx0nCW3P9-c2IjYPrZBqKOzPVq0slGGtO/s1600/20160725_210950.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDKzpyVQ5eORrn1QNZx2y81q9LIUZy5JCcz34AI2P6iAt5MklfxsA1XW9ma86zEam0WZhDXUZCSdMkk_xMnW9HwmA3LJQg_88GAjOtWv_N8l6Bx0nCW3P9-c2IjYPrZBqKOzPVq0slGGtO/s400/20160725_210950.jpg" width="400"></a></div>
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Aspettavo <b>Osaka</b>. Aspettavo di meravigliarmi in Giappone. Ma non mi aspettavo di farlo nell'ultima parte del viaggio, perchè la tappa era stata scelta solo per gli ottimi collegamenti con i dintorni.</div>
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Osaka mi è piaciuta perché racchiude tutto quello che ho visto in Giappone e non si finge migliore da come è. Nelle strade c'è una grande confusione di gente, che però sorride, ha la pelle più abbronzata e qualche chiletto in più rispetto agli abitanti degli altri posti in cui sono stata. È infatti considerata la cucina del Giappone e patria dei takoyaki, polpettine di polpo gradevolissime. </div>
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A Osaka abbiamo mangiato bene, in localini nascosti nei mercati e in ristoranti eleganti. A Osaka c'è un castello bellissimo circondato da tanto verde, una metropolitana dal costo imprevedibile, tante ruote panoramiche, un acquario famoso e centri commerciali per tutti i gusti. C'è <b>Amerika Mura</b>, il quartiere americano con negozietti vintage. Ci sono templi imponenti. C'è il quartiere degli affari, vuoto fino all'ora di pranzo, quando si affolla di camicie bianche che scelgono se mangiare un ramen alla bancherella improvvisata o una porzione di sushi al supermercato attrezzatissimo. E per finire l'<b>Umeda State Building</b>, che ti fa ammirare Osaka a 360°. </div>
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Ci sono stata di notte e lo skyline dall'alto è mozzafiato. Mi ricorderò di Osaka così: luci e sorrisi.<br>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAGBN5RFfT-iK45KWlh2wutYvfqHPf6vK2lDe75YPNGzxX6kCtFIQYsx_usQnn-oUGxcM2JFj11oZUOU7Crsh3p3U9ezCd2pJGx57cKDj_30y-1H_MxwCq43Ty9Oy9HbRIScRB6qfF354s/s1600/20160722_205851.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAGBN5RFfT-iK45KWlh2wutYvfqHPf6vK2lDe75YPNGzxX6kCtFIQYsx_usQnn-oUGxcM2JFj11oZUOU7Crsh3p3U9ezCd2pJGx57cKDj_30y-1H_MxwCq43Ty9Oy9HbRIScRB6qfF354s/s400/20160722_205851.jpg" width="400"></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-63374173151853701472016-06-01T16:32:00.000+02:002016-06-01T16:32:51.485+02:00Mirabilandia: la mia prima volta<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Comincio subito con due precisazioni. La prima è che era la mia seconda volta a <a href="http://mirabilandia.it/en"><b>Mirabilandia</b></a>, ma la prima è persa tra i ricordi di una gita di scuola elementare, fatta ad un mese dall'apertura del parco: era tutta un'altra cosa.</div>
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La seconda è che le foto sono di pessima qualità, ma il cellulare è rimasto chiuso nell'armadietto con il resto dello zaino e le immagini rubate fugacemente non sono uscite granchè bene. Comunque, dopo questo mio eccesso di onestà, procedo con i consigli pratici.</div>
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Innanzitutto, sono contenta di aver visitato il parco in un week end di metà maggio. Il caldo era sopportabile e le file scorrevoli. Se però scegliete di andare d'estate, non dimenticatevi dosi massicce di protezione solare e di calma zen, oppure il <b>Flash pass</b>, che vi permette di avere accesso diretto alle attrazione alla cifra di 20€ circa (ci sono diverse tariffe, agevolate per le famiglie).</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK1sPMqGG92jXL-B61zARrtaZS3aP3rMWaXHxRolzzucv_1jGlJU0MyoTAaQ8DHRu9TVKt9MWysy-21KZYAWmkB4Fr4zW9_3HdANsSRjrupW-oEQrL5Mm1g-xwHAZOBV2IWO8RDrVOdklK/s1600/20160522_145524.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK1sPMqGG92jXL-B61zARrtaZS3aP3rMWaXHxRolzzucv_1jGlJU0MyoTAaQ8DHRu9TVKt9MWysy-21KZYAWmkB4Fr4zW9_3HdANsSRjrupW-oEQrL5Mm1g-xwHAZOBV2IWO8RDrVOdklK/s400/20160522_145524.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 13px;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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Un altro lato piacevole è stato il costo del biglietto. Abbiamo optato per la formula ingresso (valido per 3 giorni) e hotel (1 notte) a <b>50 € a persona</b>. Le tariffe salivano se si prendevano alberghi di categoria superiore o più vicini a Mirabilandia, ma devo dire che la nostra scelta sull'Hotel Rosa di Gatteo Mare è stata azzeccata.</div>
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Una volta entrati nel parco, vi consiglio di controllare la data di inizio e il luogo dello spettacolo che volete vedere e poi procedere nel giro di giostre. Ce ne sono per i bimbi e per gli adulti: le ho provate un po' tutte e <i>Dinoland</i> è stata la zona più caratteristica.</div>
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Siamo partiti dalle attrazioni d'acqua: il <i>Niagara</i>, il<i> Raratonga</i>, il<i> Rio Bravo</i>. Si ride, ci si diverte, si scherza con i vicini di canotto, si combatte a schizzi d'acqua: insomma, se avete un costume sotto la maglietta è di sicuro un punto a vostro favore. In questi casi, è prezioso il deposito degli zaini all'ingresso del parco. E'a pagamento, ma vi permetterà di fare i vostri giri senza troppi impicci.</div>
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Siamo poi passati al <i>Katun </i>e all'<i>iSpeed</i> per gli amanti del brivido: se il primo impressiona per il senso di vuoto, del secondo vi resterà in mente la velocità. Non sono riuscita a salire sul <i>Divertical</i>: lo ammetto, sono un po'fifona.</div>
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Abbiamo anche provato altri giochi di tutti i tipi: dal <i>Raptotana</i> al <i>Reset</i>, dal <i>MonoSauro</i> al <i>Master Thai</i>. La spiaggia non era ancora aperta ed una zona era chiusa per ampliamento.</div>
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Un altro punto fondamentale: il cibo. Inutile dire che tutti i locali son presi d'assalto all'ora di pranzo e i prezzi non sono proprio economici. Devo essere onesta: il primo giorno ho scelto la sana vecchia opzione "pranzo al sacco", mentre il secondo ho optato (lo confesso) per il Mac Donald's, dove i prezzi sono quelli della catena.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzJ3OiSbAYYCl4Mh4eM17pbiw3e-P0Ydfjf7t9iQMFtMZckTF-al2k1RLnYMDoM6-OyZ98JVIfj_E4nb_4EatPuZEwRPtpDJmYPSxAHnvUxdUm-EmeOZ9wyyD3jlre4oeYYX3gjgQuBIKO/s1600/IMG-20160523-WA0006.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzJ3OiSbAYYCl4Mh4eM17pbiw3e-P0Ydfjf7t9iQMFtMZckTF-al2k1RLnYMDoM6-OyZ98JVIfj_E4nb_4EatPuZEwRPtpDJmYPSxAHnvUxdUm-EmeOZ9wyyD3jlre4oeYYX3gjgQuBIKO/s400/IMG-20160523-WA0006.jpg" width="223" /></a></div>
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In questo periodo dell'anno, il parco chiude alle<b> 18 </b>e così abbiamo raggiunto senza problemi <b>Gatteo a Mare</b>, che fuori stagione è un po'deserta: alle 22 non c'era nessuno per strada. Siamo riusciti comunque a divertirci, una volta sistemati in albergo.</div>
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L'<a href="http://www.rosahotel.net/"><b>Hotel Rosa</b></a> si trova vicino alla piazza centrale ed è un po'vecchio stampo, ma è molto pulito e la colazione offre un'ampia scelta di bibite, torte e affettati. La camera non era molto grande, ma aveva un bel terrazzo e per una sola notte, siamo rimasti soddisfatti. </div>
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Il parcheggio era un po'scomodo e per strada, come in tutte le località della Romagna, si fatica a trovare un posto libero. Se fate tardi, ricordatevi di chiedere le chiavi: la reception non fa servizio notturno.</div>
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Abbiamo raggiunto a piedi la <a href="https://www.facebook.com/Orfeo-Ristorante-pizzeria-830700250351479/?rf=110139292416259"><b>pizzeria Orfeo</b></a>, dove siamo stati trattati con molta cortesia e gentilezza, prendendosi cura della nostra amica celiaca, per cui hanno cucinato un filetto a parte. Noi abbiamo provato le pizze, sottili e gustose.</div>
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Dopo una breve sosta alla gelateria <a href="http://gelateriaceraunavolta.it/#_=_"><b>C'era una volta</b></a> (gelati buonissimi e proprietario amichevole), ci siamo fermati in un locale a prendere una birra. Il posto era arredato con cura: pianticelle fatte con tappi di sughero e fiori di carta stampata, tavoli e sedie in legno elegante... non a caso il nome è un po'aristocratico, <a href="https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g1149848-d3344507-Reviews-Schopenauer-Gatteo_a_Mare_Province_of_Forli_Cesena_Emilia_Romagna.html"><b>Schopenauer</b></a>.</div>
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Non aveva niente a che fare con il filosofo nichilista la ragazza al bancone, che ci ha spillato la birra e si è trattenuta in chiacchiere. Deve essere carino anche per mangiarci, ma non posso garantire sul cibo.</div>
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Insomma, questo mio corto fine settimana, mi ha fatto ritornare un po'bambina e mi ha fatto ancor più apprezzare quello che amo della Romagna: il piacere di stare insieme.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-47640815320511334482016-05-19T17:36:00.002+02:002016-05-19T17:36:35.088+02:00I due marmocchi, tortelli low cost a Prato<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Avete mai assaggiato tortelli fatti a mano? Io, da buona fan della pasta ripiena, ne vado matta e il posto che preferisco per mangiarli è da <a href="https://www.facebook.com/2Marmocchi/"><b>I 2 Marmocchi</b></a> a <b>Montemurlo</b>, a pochi chilometri dal centro di<b> Prato</b>.</div>
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Ci sono andata diverse volte, non sono mai rimasta delusa e sono uscita sempre a pancia piena. Il posto non è proprio chic, ma l'ambiente è carino e molto giovanile, adattissimo per cene di gruppo. Conviene infatti prenotare perchè si rischia di trovare pieno, anche nei giorni feriali.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXVeYLltjARlgmk39cxT0WYNEgLMeGNNYXN6C6pXcIR43FGJIYGJpwgp1tkpXskAOF-8SzjopsQlzSe8_eJl5AHJr8GAxGo0KtQIMYFqCXOHcIr6xar6ZRg3uWk1JOXbES4SR4gZKUSw8B/s1600/20160210_213153.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXVeYLltjARlgmk39cxT0WYNEgLMeGNNYXN6C6pXcIR43FGJIYGJpwgp1tkpXskAOF-8SzjopsQlzSe8_eJl5AHJr8GAxGo0KtQIMYFqCXOHcIr6xar6ZRg3uWk1JOXbES4SR4gZKUSw8B/s320/20160210_213153.jpg" width="320" /></a></div>
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La formula che preferisco è quella di antipasti misti e misto di tortelli, con dolce finale: lasciatevi spazio per il dessert, che è sempre molto buono. Dicono che anche la pizza sia saporita e croccante, ma non l'ho mai provata.</div>
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L'antipasto misto è comunque molto semplice, composto da covaccini con salse e salumi, mentre i tortelli si scelgono. Consiglio le<b> mezze porzioni</b> per cominciare e non potete perdervi i burro e salvia. Se capitate una sera in cui nel menù sono previsti anche i <b>tagliolini al tartufo</b>, provateli, perchè sono davvero gustosi.</div>
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Comunque la pasta è fatta a mano e la quantità abbonda. Fidatevi dei camerieri per ordinare!</div>
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Eccoci al conto e qui rimarrete sorpresi: anche se vi sembrerà di aver ordinato per un reggimento, il prezzo a persona è abbastanza contenuto e di solito si aggira sui <b>20€</b>, comprensivi di vino, acqua e caffè.</div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-70084832868373587952016-05-02T16:18:00.000+02:002016-05-02T16:18:24.429+02:00Venezia in un'ora<div style="text-align: justify;">
Premessa necessaria: non sono qui a dirvi che <b>Venezia</b> è visitabile in un'ora, se volete davvero carpirne l'essenza. Il silenzio del ghetto, l'azzurrognolo delle calli nascoste, la meraviglia che si prova ad entrare in Casa <b>Guggenheim</b>, la <b>Punta della Dogana</b> da cui ci si riempie gli occhi di... Venezia.</div>
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Venezia non è una città, è un posto. E'sporca ma elegante, ci sono panni stesi alle finestre e negozi da multimilionari, è famosa per il Carnevale ma anche per festival culturali, come quello del Cinema e la Biennale... insomma Venezia rifugge da ogni catalogazione.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ2DqkLcRNzB05iN_MBrKB8Sm6CAr6EtaGX4ODkF9k5qAsakpDL1lvOpUUdhJYnwqcKOc9ZyBUi_d6hD6nfKHFfTaPwQ8c4JXjYd0l59npEt_VS2vUSIh3g2FMV-IAxABTXZMMLgAy2lqc/s1600/IMG_5343.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ2DqkLcRNzB05iN_MBrKB8Sm6CAr6EtaGX4ODkF9k5qAsakpDL1lvOpUUdhJYnwqcKOc9ZyBUi_d6hD6nfKHFfTaPwQ8c4JXjYd0l59npEt_VS2vUSIh3g2FMV-IAxABTXZMMLgAy2lqc/s320/IMG_5343.JPG" width="320" /></a></div>
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Quello che è sicuro è che è fatta a forma di pesce e se volete scoprirla per bene, l'ideale è camminare: dalla stazione in poi è tutto un saliscendi di ponticini e vicoletti. <b>Tiziano Scarpa </b>con il suo<b> <a href="http://www.amazon.it/Venezia-pesce-Tiziano-Scarpa/dp/8807881896">Venezia è un pesce</a> </b>sarà un'ottima guida per la vostra visita: non raccomanda posti buoni per mangiare o negozi in cui comprare prodotti tipici, ma racconta come si vive da veneziano, cosa si mangia, cosa si racconta, cosa si tramanda. E'un libretto interessante e si legge volentieri.</div>
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Se invece, come è capitato a me l'ultima volta, avete proprio poche ore per visitare il pesce lagunare, non vi preoccupate: scarpe comode, macchina fotografica al collo e organizzazione. </div>
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Allora, innanzitutto bisogna decidere come arrivare. Abbiamo optato per il <a href="http://www.terminalfusina.it/en"><b>Terminal Fusina</b></a>, dove si può lasciare la macchina e raggiungere il centro città via mare con <b>13€</b>. Si trova nella zona industriale e il parcheggio è proprio adiacente al camping omonimo. Tenete presente che la partenza è oraria e che occorrono circa 20 minuti per arrivare a destinazione.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnpTma7e-rsf0T9HGip2rD9k0e2Ej0e_VkMO77KImBKsHlDP8BbRWKJ8ZjdmYP8hS6P1SCA3poV46YUHQDVUbf_wcK9-cU7uxulXDTaWvQA4uIdP5lXUd-UImsrpNxBFG13CX1TcaxRqAA/s1600/IMG_5308.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnpTma7e-rsf0T9HGip2rD9k0e2Ej0e_VkMO77KImBKsHlDP8BbRWKJ8ZjdmYP8hS6P1SCA3poV46YUHQDVUbf_wcK9-cU7uxulXDTaWvQA4uIdP5lXUd-UImsrpNxBFG13CX1TcaxRqAA/s320/IMG_5308.JPG" width="320" /></a></div>
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Ne abbiamo approfittato per mangiare <b>Al Batel</b>, un barretto affollatissimo vicino al terminal. Abbiamo preso due panini con carne e melanzana, due pizzette, due spritz, acqua e caffè, spendendo circa<b> 16€</b>. La proprietaria parla dialetto e quello che abbiamo mangiato era molto buono.</div>
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Aspettando la nostra imbarcazione, ci siamo rilassati in mezzo alla gente del posto, che si era portata da casa sdraio e asciugamani per poter prendere il sole in relax. </div>
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Una volta in mare, il contrasto tra la zona industriale e il centro è evidentissimo e man mano che ci si avvicina alla fermata <b>Zattere</b>, si può osservare un altra differenza tra la <b>Sacca Fisola</b>, zona tranquilla e residenziale, e il sestiere di <b>Dorsoduro</b>, con l'<b>Università Ca'Foscari</b> e la<b> Chiesa di Santa Maria del Rosario</b>, davanti alla quale sbarchiamo.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSbayUkI5CZxhcm_UnOK50Ed7nuR6w5I0y_f8gP3JoYmhZls412ciuWuLIp1YKa49zNk4OkZ3eC7K5a8qAXhCkS2K29zVYHIFeP1m-1PGUpASAqyLkm9bkzN1x_OoemykEu9e6WO1lKAB5/s1600/IMG_5320.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSbayUkI5CZxhcm_UnOK50Ed7nuR6w5I0y_f8gP3JoYmhZls412ciuWuLIp1YKa49zNk4OkZ3eC7K5a8qAXhCkS2K29zVYHIFeP1m-1PGUpASAqyLkm9bkzN1x_OoemykEu9e6WO1lKAB5/s320/IMG_5320.JPG" width="320" /></a></div>
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A questo punto, ci siamo addentrati in <b>Campo di Sant'Agnese</b>, che sembrava una piazza provenzale alla luce del sole primaverile. Ci siamo diretti verso il<b> Ponte dell'Accademia</b>, dove la folla si è moltiplicata: ristorantini turistici, gondole con sedute a forma di cuore, reflex che scattavano la tipica foto del<b> Canal Grande</b> e verso l'insolita mostra contemporanea a <b>Palazzo Cavalli Franchetti</b>.</div>
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Ci siamo destreggiati tra vicoli pieni di negozi di miniature, profumi, maschere e ventagli fino ad arrivare alla spettacolare<b> piazza San Marco</b>. Ogni tanto fermatevi però perchè per quanto possa essere splendida la piazza con i suoi ori e i suoi colonnati, il fascino di Venezia secondo me risiede nei vicoletti, nelle finestrelle arabeggianti, nei giardini nascosti. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtutmvscXfo_c_np0yacQranYwXorSdooEeA1RC132tVydx1vrNo9zHcLyQV-D4x1xnF7CYzJZ4a_sqmnJ1XM0lLV1q6VhfYwT9WoZ9JzGExI4BilI6eZXkUEbzSKpuAmb2_qEqbxWaSVI/s1600/IMG_5344.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtutmvscXfo_c_np0yacQranYwXorSdooEeA1RC132tVydx1vrNo9zHcLyQV-D4x1xnF7CYzJZ4a_sqmnJ1XM0lLV1q6VhfYwT9WoZ9JzGExI4BilI6eZXkUEbzSKpuAmb2_qEqbxWaSVI/s320/IMG_5344.JPG" width="320" /></a></div>
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Il <b>Palazzo del Doge</b>, il <b>Ponte dei Sospiri</b> per poi entrare nella hall dell'<b>Hotel Danieli</b>: si può fare senza essere cacciati e ne vale la pena, perchè sembra di entrare in una grande alcova da mille e una notte, con tende e decorazioni auree.</div>
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Si torna indietro, oltrepassando un minuscolo giardino pubblico; la direzione questa volta è la gondola traghetto a <b>Santa Maria del Giglio</b>, che ci ha permesso di attraversare il Canal Grande con la tipica imbarcazione a soli <b>2 €</b>. Se ne volete sapere di più, leggete il <a href="http://gitarelleggiando.blogspot.it/2014/04/in-gondola-low-cost.html"><b>post</b></a> sulle gondole low cost.</div>
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Siamo passati davanti al Peggy Guggenheim<b> </b>e abbiamo proseguito verso la fermata Zattere gustandoci il quartierino di artisti e designer. Non lontano infatti si trova anche l'Accademia delle Belle Arti.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMsvE5pTehoWs-1zG0iTVw-VXCcjDckpnI_UHuN228qk0sGgUmBEMOBic9lB4asIdR7s7ef3Q7CppKA_0ORtU1E6XGQcNOaMykQiK3-uXugk4Zi4k9DvNGJmdF3n-bRUuA3uxNTxaIZ110/s1600/IMG_5342.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMsvE5pTehoWs-1zG0iTVw-VXCcjDckpnI_UHuN228qk0sGgUmBEMOBic9lB4asIdR7s7ef3Q7CppKA_0ORtU1E6XGQcNOaMykQiK3-uXugk4Zi4k9DvNGJmdF3n-bRUuA3uxNTxaIZ110/s320/IMG_5342.JPG" width="320" /></a></div>
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Una volta arrivati al terminal, ci è rimasto il tempo di una cartolina. </div>
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Durata dell'itinerario: <b>un'ora garantita!</b> Dalle 14.20, quando siamo scesi alle zattere, alle 15.30, quando abbiamo ripreso il traghetto verso Fusina.</div>
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Non ci credete? Provare per credere! :P</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-40497551749362979822016-02-29T14:48:00.000+01:002016-02-29T14:58:57.100+01:00W.O.K: mangiare asiatico (e light) all'outlet di Barberino<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Finalmente sono riuscita a pranzare da <a href="http://www.wokitalia.com/"><b>W.O.K</b></a>, un locale di <b>cucina asiatica </b>all'interno dell'outlet di <b>Barberino di Mugello</b>. Ci avevo preso per caso un aperitivo qualche mese fa e ne ero rimasta piacevolmente sorpresa.</div>
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Con una spesa di circa <b>10€</b>, ci siamo trovati davanti un vassoio con una porzione abbondante di riso con gamberi e pollo, ravioli, involtini, samosa e due bicchieri di prosecco. I prezzi ci sono sembrati buoni e la qualità del cibo anche.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKiipfVUVSCZhll7wxnKmvIzyUFGYtqlEiFsnxN6ByRPxkih7yAroWfLa39VXzTRwr5GgW4aerHyRumNMXDFfIh47Jp6gG7v2sYC56hsTQnlCCXPZju66CeHQhM-QaT8w2FuA1zA0Xe1d_/s1600/20160227_132117.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKiipfVUVSCZhll7wxnKmvIzyUFGYtqlEiFsnxN6ByRPxkih7yAroWfLa39VXzTRwr5GgW4aerHyRumNMXDFfIh47Jp6gG7v2sYC56hsTQnlCCXPZju66CeHQhM-QaT8w2FuA1zA0Xe1d_/s400/20160227_132117.jpg" width="400" /></a></div>
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Per pranzo abbiamo scelto dal ricco menù, che propone piatti unici e stuzzichini, tipici della tradizione giapponese, thailandese, indiana.. Un<b> pad thai</b> e un <b>chow mein</b> ci sono costati poco meno di <b>9 € </b>l'uno e i ravioli<b> 3.90€</b> a porzione. </div>
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Onestamente, i prezzi non sono bassi, ma tutto era buonissimo e le quantità per niente scarne. </div>
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Una volta pagato, viene consegnato una sorta di beeper circolare che si accende e suona nel momento in cui le ordinazioni sono pronte. Ricordatevi di chiedere le salse (di soia, agrodolce e piccante) che vengono date a parte e su richiesta.</div>
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Il locale è piccolo ma le pareti sono molto carine e sebbene fosse pieno di gente, l'atmosfera era tranquilla, a differenza degli altri punti ristoro dell'outlet. Con la buona stagione, si può anche mangiare all'aperto. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNpF8IZA-NmkFxRGGnwlza-vVhPgv7S58nLnS4KN2NAIvwpqaCX1qOT5CvM0XZW_BOt3xtWqpaYESoGFckQjV8L6pRBgokMX14OzN77cL9VwMExyK6FDjhSnsDYYof7NtQGLF6e3TLD6q2/s1600/20160227_131928.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNpF8IZA-NmkFxRGGnwlza-vVhPgv7S58nLnS4KN2NAIvwpqaCX1qOT5CvM0XZW_BOt3xtWqpaYESoGFckQjV8L6pRBgokMX14OzN77cL9VwMExyK6FDjhSnsDYYof7NtQGLF6e3TLD6q2/s400/20160227_131928.jpg" width="300" /></a></div>
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Ultimo punto di forza i light dishes, contrassegnati dal tagliando<i><b> "meno di 500 cal!"</b></i>, adatti a chi non vuole rinunciare al gusto e allo stesso tempo, tiene d'occhio la linea. Oppure a chi, come me, se la racconta, non si sente in colpa di mangiare cibi light e anzichè ordinare un piatto ne ordina 2: <i>"tanto non fa ingrassare".</i></div>
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E' il posto dove ho mangiato meglio nell'outlet mugellano e di sicuro merita una visita, anche solo per il convenientissimo aperitivo.</div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-56844084908642054232016-01-04T18:32:00.001+01:002016-01-04T18:32:27.254+01:00Asmana Wellness World a Firenze: sì o no?<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Da quando ha aperto la scorsa estate, l'<a href="http://www.asmana.it/en/"><b>Asmana Wellness World</b></a> di Campi Bisenzio, a pochi chilometri da <b>Firenze</b>, ha fatto parlare di sè. Innanzitutto è il primo vero centro benessere della zona e poi ha da subito vietato l'accesso ai minorenni, per garantire il dovuto relax ai suoi clienti.</div>
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La scelta è stata subito oggetto di critiche, ma ha subito dato un'idea dell'ambiente che è l'Asmana. La tranquillità in effetti non manca, ma devo ammettere di esserci andata sempre di mattina, in giorni lavorativi. </div>
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La location è davvero molto bella: nessun particolare è lasciato al caso. Gli arredi sono curati, orientaleggianti e ogni stanza è caratterizzata. Raggiungerla è poi facilissimo, per la sua vicinanza a una delle strade di maggiore collegamento della zona, e il parcheggio è davvero grande. </div>
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Una volta arrivati, si entra in una hall che sembra l'ingresso di una villa padronale. Ho sempre scelto il ticket a <b>20 €</b> per l'ingresso di <b>2 ore</b> (ogni mezz'ora in più costa 1€ fino al raggiungimento del <b>full day di 29€</b>). Se ci andate nel fine settimana c'è un aggiunta di 3€. I trattamenti ovviamente sono a parte e prenotabili.</div>
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A questo punto vi viene dato un braccialettino personale e numerato con cui aprirete il vostro armadietto e accumulerete le consumazioni al bar o al ristorante: pagherete tutto all'uscita. I prezzi sono abbordabili e il menù prevede un'ampia scelta di piatti. Inoltre il <b>venerdì dalle 19 alle 21</b>, con 16€ si può accedere alle piscine e fare un aperitivo con buffet.</div>
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Le<b> piscine</b> sono grandi e quella interna è collegata con quella esterna: ci sono giochi d'acqua e punti in cui si può godere dell'idromassaggio. Il bancone del bar si affaccia proprio sull'acqua ed è stato bello sorseggiare il mio drink, senza dover uscire. La temperatura è superiore ai 30°.</div>
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Nella<b> grotta</b>, invece, il clima cambia: oltre a una vera propria pioggia monsonica (molto scenografica, a dire la verità), si può anche fare un sempre salutare <b>percorso Kneipp</b>.</div>
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Le <b>saune</b> zen e delle erbe sono interne e nella seconda, ho anche assistito a uno spettacolo di ventilazione di olii essenziali (il programma degli eventi quotidiani è consultabile su una grande lavagna, vicino al punto informazioni). La wine sauna, una grande botte, è invece esterna ed è, secondo me, la più affascinante.</div>
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L'<b>hammam</b> è molto intimo ed è composto da diverse stanzette: dal tepidarium al bagno sensoriale fino alla stanza della schiuma per poi accedere alla grande vasca ottagonale. </div>
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Per accedere alle diverse saune e bagni, si passano corridoi ricchi di alcove relax: a voi la scelta! Ce ne sono davvero tante. Le più particolari sono <b>Sognando nel fieno</b>, in cui ci si riposa in un'atmosfera a dir poco campestre, e <b>Dormendo sull'acqua</b>, dove ci si stende su materassi ad acqua.</div>
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Anche la foresta di bamboo merita un passaggio. Purtroppo non ho foto degli interni: i cellulari sono proibiti. </div>
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Allora, la domanda iniziale era Asmana sì o no e a questo punto devo dare la mia opinione. Asmana sì, ma senza grandi pretese: non è di sicuro il centro benessere più bello che abbia mai visitato e chi lo ha frequentato nel fine settimana, si è lamentato comunque di una certa confusione. Il pregio più grande è quello di essere unico nella zona ed è ottimo per un dopolavoro romantico. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg1eMaIJGKGCKaBMKlqH4UvJVUorDLoh_8hCnGhNKZ226xDJ8K4zAEGBQxeDvX7RcJRh0I3NQnLp3Q_YcdWrdbn1pD_liM2RXXm25U83120xS4Rv5TvwvXa1lgkVEx3QcUm78ufGks0rhr/s1600/20151217_130625.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg1eMaIJGKGCKaBMKlqH4UvJVUorDLoh_8hCnGhNKZ226xDJ8K4zAEGBQxeDvX7RcJRh0I3NQnLp3Q_YcdWrdbn1pD_liM2RXXm25U83120xS4Rv5TvwvXa1lgkVEx3QcUm78ufGks0rhr/s400/20151217_130625.jpg" width="400" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-36184863520492196422015-12-05T10:54:00.001+01:002015-12-05T10:54:48.037+01:00Mangiare giapponese a Firenze...secondo me<div style="text-align: justify;">
Quelli che vi consiglierò non sono i migliori ristoranti di <b>sushi </b>di <b>Firenze</b>: ce ne sono tanti di più belli, di più raffinati, di più caratteristici. Il centro è pieno di locali del genere. I ristoranti di cui vi parlerò sono quelli che preferisco perchè hanno 3 cose in comune.</div>
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Innanzitutto sono economici: la formula <b>all you can eat</b> non è sempre una garanzia. A volte si rischia di scadere in una bassa qualità dei cibi o in scelte di piatti risicate. Nei "miei posti" non si sacrifica nulla: il <b>low cost </b>non è sinonimo della filosofia dell'accontentarsi.</div>
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Sono poi ben <b>raggiungibili</b>, in macchina, a piedi o con i mezzi. E questo a Firenze è un valore aggiunto che fa la differenza.</div>
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E poi... molto semplicemente ci si mangia bene!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4nRrJwfT5GciuDR63UWaeS4p5KGjTCc48UVY7D4LNwVP2XRo25iSEESnh_FbDeyrI9riMJ8avzDjm2jK6sPB08UybNLJeat85-_vkoOlZisVvj7yXP48zTTcHqB580B1ch-CsXGL6wk0c/s1600/20151129_194812.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4nRrJwfT5GciuDR63UWaeS4p5KGjTCc48UVY7D4LNwVP2XRo25iSEESnh_FbDeyrI9riMJ8avzDjm2jK6sPB08UybNLJeat85-_vkoOlZisVvj7yXP48zTTcHqB580B1ch-CsXGL6wk0c/s320/20151129_194812.jpg" width="320" /></a></div>
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Ma andiamo con ordine: partiamo dal primo, che per me è il più gustoso. <a href="http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187895-d8445671-Reviews-Olshi_Sushi-Florence_Tuscany.html"><b>Olshi Sushi</b></a> in <b>Borgo Ognissanti</b>. Dal fuori non promette niente di buono ed il locale è effettivamente piccolo e stretto, ma appena vi arriva il primo piatto tutto il resto non conterà più.</div>
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<br /></div>
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Il menù non è molto vario, ma con la formula all you can eat si possono ordinare barche di sushi e maki davvero buonissime. Io ho un debole per i maki fritti: i miei vestiti se ne ricordano sempre una volta tornata a casa.</div>
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I camerieri sono gentilissimi e molto disponibili. E'un posto adatto per cene informali e in famiglia. Unico neo: la colonna sonora con musica pop orientale...non ce la posso proprio fare!</div>
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Costo: <b>12€ </b>a pranzo,<b> 23€</b> a cena.</div>
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Passiamo poi a <a href="https://www.facebook.com/Itacho-Sushi-919958604699996/"><b>Itacho Sushi</b></a>, poco lontano, vicino a <b>Porta al Prato</b>, a due passi dall'omonimo parcheggio. Le sale sono grandi, ma un po'buie. In ogni caso, è sicuramente più adatto dell'altro per cene con gruppi numerosi.</div>
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<br /></div>
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Il menù è più vario e sono previsti anche alcuni piatti <b>thai</b>, che però non ho mai provato. Il <a href="http://gitarelleggiando.blogspot.it/2014/07/niwa-mangiare-thai-firenze.html"><b>Niwa</b></a>, principalmente thai con alcuni sprazzi di jap, è proprio di fronte: se avete voglia di provare un altro tipo di cucina orientale, ve lo consiglio.</div>
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<br /></div>
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Comunque da Itacho le nostre ordinazioni sono arrivate in tempo e tutto era molto buono. E'attivo anche il <b>take away</b>.</div>
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<br /></div>
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Costo: <b>10.90€ </b>a pranzo, <b>19.90 €</b> a cena.</div>
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<br /></div>
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Ho lasciato per ultimo il più carino, <a href="http://www.sushihama2.it/"><b>Sushi Hama 2</b></a>, a <b>Novoli</b>, un quartiere un po'più decentrato, ma raggiungibilissimo sia con i mezzi pubblici sia con quelli propri: è a pochi chilometri dall'autostrada e nei dintorni il parcheggio è gratuito.</div>
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<br /></div>
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A pranzo è frequentato dagli studenti universitari: prenotate perchè è sempre pieno. A cena è più tranquillo e le sale sono curate nei minimi particolari e molto pulite. </div>
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E'il "fratello" del <a href="https://www.facebook.com/sushi-hama-firenze-209570115745382/#_=_"><b>Sushi Hama</b></a> di via Allori, poco lontano, che però non ho mai provato.</div>
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Tutti i piatti sono ben serviti e molto leggeri. I sapori sono molto delicati. Non mi piace molto il servizio, perchè tutti i camerieri sono molto sbrigativi e qualcuno non parla bene l'italiano: dipenderà anche dai ritmi frenetici dei clienti, ma se proprio devo trovare una pecca...</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Costo:<b> 9.90€</b> a pranzo, <b>19.90 €</b> a cena.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-65657926112362521182015-10-07T08:48:00.000+02:002015-10-07T08:48:18.750+02:00Synchronicity a Prato: una mostra da scoprire<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E'iniziata il 25 settembre e proseguirà <b>fino al 10 gennaio 2016</b> la mostra <a href="http://www.palazzopretorio.prato.it/it/mostre-ed-eventi/eventi/synchronicity-contemporanei-al-museo-di-palazzo-pr/"><b>Synchronicity, Contemporanei, da Lippi a Warhol</b></a> al <b>Palazzo Pretorio</b> di <b>Prato</b>. Chi mi conosce sa che amo questo museo: mi piacciono le ampie sale, i corridoi affrescati, i caminetti monumentali e la vista sulla città che si gode dalle finestre.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Chi mi conosce sa che amo l'arte contemporanea, quindi... non ho aspettato tanto prima di andare a dare un'occhiata a questa esposizione quanto meno coraggiosa.</div>
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<br /></div>
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Fino ad adesso l'antico palazzo del comune, rinnovato da qualche anno, aveva ospitato mostre piuttosto tradizionali. Il fare da ospite a installazioni e videoarte è stato un passo davvero all'avanguardia e secondo me, azzeccato.</div>
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwHFITVfUc_4E5bV0iSUiOhDwiGZl2pplnOWNl67QMaZYekNxLIDz375LDq1ibBZQe_qQBCr5nogTnnqXf0pjHNV8vQg5jWVmoU0TrHTAveJs0A6sChzG8ck4M4j9xb8CoApuR39XZoNLo/s1600/IMG_5277.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwHFITVfUc_4E5bV0iSUiOhDwiGZl2pplnOWNl67QMaZYekNxLIDz375LDq1ibBZQe_qQBCr5nogTnnqXf0pjHNV8vQg5jWVmoU0TrHTAveJs0A6sChzG8ck4M4j9xb8CoApuR39XZoNLo/s400/IMG_5277.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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Il biglietto ridotto costa <b>6 € </b>e tutto sommato, si spendono volentieri. La mostra di per sè ha delle vere e proprie chicche, come la famosissima Gioconda con i baffi di <b>Duchamp</b>, e i nomi in catalogo sono altisonanti: da <b>Marina Abramovic</b> a <b>Daniel Spoerri</b>. Non vi aspettate un'esposizione lineare però.</div>
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<br /></div>
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Se le prime sale sono riservate al contemporaneo, già al primo piano si mescolano le tele di Fontana a pale d'altare auree e così si prosegue fino alla fine del percorso. Può essere un po'fuorviante e l'architettura del palazzo contribuisce a rendere la visita una sorta di caccia al tesoro. </div>
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdyELw3I2liakxZ6SCQqxOHU2Uhdyh8aGq9nRSwU-iAhBdqUjCtTmzifjcB1sz4uyFBCSxrcuXONUPjvKpQXmGkXhkTy4jB8DamkCEp3qsJvboWs1ZE5-N4xIrZr53XA7PhyphenhyphenN9C6a0t1To/s1600/IMG_5294.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdyELw3I2liakxZ6SCQqxOHU2Uhdyh8aGq9nRSwU-iAhBdqUjCtTmzifjcB1sz4uyFBCSxrcuXONUPjvKpQXmGkXhkTy4jB8DamkCEp3qsJvboWs1ZE5-N4xIrZr53XA7PhyphenhyphenN9C6a0t1To/s400/IMG_5294.JPG" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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Si comprende però meglio quel concetto di<i> synchronicity</i>, elaborato da Jung, che ha poi dato il nome alla mostra.</div>
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<br /></div>
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Devo poi spendere due parole per la collezione permanente del museo: mi piace proprio tanto. Attraversa i secoli e abbraccia una serie di tematiche che contribuiscono a elaborare uno spirito pratese. Lo scultore<b> Lipchitz</b> ha inoltre donato una serie di sculture di forte impatto.</div>
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<br /></div>
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Un'altra novità è l'apertura del tetto: adesso si può osservare lo splendido <b>panorama</b> di Prato non solo dalle strette finestrelle! Da una parte, il Duomo e i tetti ordinati delle case del centro; dall'altra i campanili si mescolano alle ciminiere: non dimentichiamoci la vera natura della città.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf5Xr0AAitRy0HKrOWRFN5zlKBvUzED8NVi3MYl4CupPLRnoXYlWjTyOwIEDxGhu0ksVtBUxF10PuzCe1PTBQmXhRvxkZQRTMB2G4xUiEOQiZrmEu_rZS_d-TYm1u4bg56KVTqlEv_ElTF/s1600/IMG_5272.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf5Xr0AAitRy0HKrOWRFN5zlKBvUzED8NVi3MYl4CupPLRnoXYlWjTyOwIEDxGhu0ksVtBUxF10PuzCe1PTBQmXhRvxkZQRTMB2G4xUiEOQiZrmEu_rZS_d-TYm1u4bg56KVTqlEv_ElTF/s400/IMG_5272.JPG" width="400" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-8909809875536086582015-08-25T11:21:00.000+02:002015-08-25T11:21:55.207+02:00Rimini Dog Friendly<div style="text-align: justify;">
Portarsi il <b>cane in vacanza</b> è ormai diventata una consuetudine e il cartello <i>"tu non puoi entrare"</i> affisso sulle vetrine di ristoranti e negozi sta lasciando sempre più il posto a segnali in cui si dà il benvenuto agli amici pelosetti.</div>
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Questo era il mio primo vero anno in vacanza con il cane. Negli anni passati, con il mio beagle Leo affittavamo appartamenti in Versilia, senza però portarlo sulla spiaggia. Invece con Gibba, un bellissimo corso di quattro anni, ci siamo spaparanzati al sole nella località balneare più famosa d'Italia, <b>Rimini</b>. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Proprio qui infatti è nato il primo bagno per cani in Italia. <a href="http://www.bagno81rimini.it/en/dog-beach"><b>Rimini Dog No problem</b></a>, al <b>bagnino 82</b>, non solo accoglie gli animali, ma offre loro spazi ad hoc, assicurando anche ai padroni una vacanza all'insegna del relax.</div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK-O5JgCuK8XrxMMKHvy-LI4YWAYeAZxBqxhMXHnC5PFAD2CnJ8zf6KFxuF_3u8TLAvO2pAfok-sQYbm-4Vinns8veE1cNoIFQHcIaw6AxHcgAwT_8KJpHobvqZ_1zrpf75P4euG5YrnNH/s1600/11221338_10207654292299660_2987837011250517189_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK-O5JgCuK8XrxMMKHvy-LI4YWAYeAZxBqxhMXHnC5PFAD2CnJ8zf6KFxuF_3u8TLAvO2pAfok-sQYbm-4Vinns8veE1cNoIFQHcIaw6AxHcgAwT_8KJpHobvqZ_1zrpf75P4euG5YrnNH/s320/11221338_10207654292299660_2987837011250517189_n.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Troverete un'<b>area sgambatoio</b> attrezzata e aperta a tutti, dove due volte al giorno potete consultare un'esperta <b>comportamentista</b> per cani; ci sono docce attrezzate per lavarli e rinfrescarli; al vostro arrivo vi saranno consegnate una ciotola e un annaffiatoio da portare all'ombrellone per assicurare sempre acqua fresca al vostro quattrozampe.</div>
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<br /></div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
C'è inoltre la possibilità di poter prenotare uno spazio recintato con brandine e ombrellone, dove il vostro cane potrà stare libero, senza la preoccupazione del guinzaglio. Abbiamo scelto questa opzione e ci siamo trovati benissimo, socializzando con il "vicinato": i cani dopo pochi giorni si riconoscevano annusandosi attraverso le cannicce che ci separavano. <b>Attenzione ai bagni in mare</b> però: il rischio di multe è davvero molto alto, anche negli orari indicati come meno sorvegliati.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHp73QcWOLgVg7-iItz1Jjy69U0gaQv2fLSMwnRq44MaRcL0io9QA1ZeFJ_8yCeHOZL_J13rkD0EewKuz7sbZYebKzMvYyZ-lcSGahaUrID1D5iX0bcDrKspe0PHk7D7CZOYNyTuaRXUQH/s1600/11224526_10207654289699595_4835319084051134075_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHp73QcWOLgVg7-iItz1Jjy69U0gaQv2fLSMwnRq44MaRcL0io9QA1ZeFJ_8yCeHOZL_J13rkD0EewKuz7sbZYebKzMvYyZ-lcSGahaUrID1D5iX0bcDrKspe0PHk7D7CZOYNyTuaRXUQH/s320/11224526_10207654289699595_4835319084051134075_n.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br /></div>
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I prezzi sono onesti e la convenzione con gli alberghi dog friendly assicura uno sconto. Per una settimana abbiamo speso <b>175€</b>. </div>
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<br /></div>
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Abbiamo scelto uno degli hotel convenzionati, il <a href="http://www.hoteldiamondrimini.it/en/"><b>Diamond</b></a>, un tre stelle a pochi passi dalla spiaggia, e ci siamo trovati benissimo. I gestori sono stati amichevoli e disponibili e al posto della matrimoniale standard che ci avevano promesso, ci hanno riservato una stanza con un bel balcone proprio per Gibba. La camera era molto spartana ma allo stesso tempo comoda.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Il prezzo è stato di <b>44€ al giorno</b>, a persona, per la <b>mezza pensione</b>. I cani non sono ammessi nella sala da pranzo, che si trova nel vicinissimo hotel Derby, ma per noi non è stato un problema. La scelta dei piatti era molto varia, un buffet di verdure assicurava un contorno ricco e tutto quello che abbiamo ordinato era all'altezza di un ristorante, dal pesce ai dessert.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche la colazione non ci ha deluso e abbiamo usufruito anche della<b> piscina</b>. Dimenticavo...il <b>parcheggio </b>è gratuito: nel garage dell'albergo per chi non vuole spostare la macchina, a dieci minuti a piedi per chi invece preferisce avere la libertà di prenderla anche durante il soggiorno. Tenetene di conto: parcheggiare non è facile e economico in zona.<br />
<br />
Insomma, il Diamond è un albergo che consiglierei, soprattutto per l'atmosfera familiare che vi si respira. I proprietari con la loro cagnetta Mela, i loro bimbi, la signora Mirka, la portiera di notte che ci ha fatto conoscere i bomboloni dello<a href="https://www.facebook.com/pages/GNAM-GNAM/217205398490186?rf=270016763082231"> <b>Gnam Gnam</b></a> e ha passato con noi ore a chiacchierare e a ridere fino alla mattina: il Diamond è un albergo gestito col cuore.<br />
<br />
E per il mangiare? Nota dolente per i dintorni di<b> Bellariva</b>: abbiamo trovato tutti ristoranti spennaturisti dalla qualità mediocre. Uniche eccezioni sono la <b><a href="http://gitarelleggiando.blogspot.it/2013/07/dalla-lella.html">piadineria della Lella</a> </b>e il ristorante di pesce <a href="http://www.viaggi-lowcost.info/dove-mangiare/da-lele-pesce-low-cost-a-rimini/"><b>Da Lele</b></a>. Tutti e due però sono spesso molto affollati e poco adatti ai cani.<br />
<br />
Se non avete problemi a prendere la macchina, vi consiglio la<b> <a href="http://gitarelleggiando.blogspot.it/2013/05/le-fontanelle-la-vera-piada.html">piadineria Le Fontanelle</a></b>: è immersa nel verde e i tavoli sono molto distanziati. Gibba ha goduto del fresco della collina, mentre noi ci gustavamo la nostra piada sfogliata in piena tranquillità.<br />
<br />
Sempre con la macchina, abbiamo fatto un'escursione notturna al<b> <a href="http://www.castellodimontebello.com/">Castello di Montebello</a></b>, che si dice abitato dal <b>fantasma</b> di <b>Azzurrina</b>, una bambina albina misteriosamente scomparsa nei sotterranei della fortezza. La visita è durata un'ora e se nel pomeriggio la guida vi illustrerà la storia della rocca, in orario serale è il risvolto esoterico ad essere messo in primo piano.<br />
<br />
Ci aspettavamo una spiegazione da <i>"Mistero"</i>, ma il ragazzo che ha accompagnato il nostro gruppo è stato molto competente e non è mai scaduto nel banale. Gibba ci ha accompagnato in tutte le stanze e non si è scoraggiato neanche di fronte a scalinate ripide. La sua proverbiale flemma non lo ha abbandonato: di sicuro non ha percepito niente di sovrannaturale e alla fine, si è meritato i complimenti e le coccole dello staff.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4QhI4_6Uba3ulXL0kv-N-8E2h-u41wvZP2Zg4xVD_eMx5hEyZThzx2CrUt9zK7ca1A7T-SoM5AY5AG9UGsnFtk4lMBnZBgfQOzEVMKgW9MnkSx4t6NXNWFZvI3P2GbzmxJGiiO-74kdc8/s1600/IMG_5168.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4QhI4_6Uba3ulXL0kv-N-8E2h-u41wvZP2Zg4xVD_eMx5hEyZThzx2CrUt9zK7ca1A7T-SoM5AY5AG9UGsnFtk4lMBnZBgfQOzEVMKgW9MnkSx4t6NXNWFZvI3P2GbzmxJGiiO-74kdc8/s320/IMG_5168.jpg" width="213" /></a></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-12883086231064980632015-04-15T10:38:00.002+02:002015-04-15T10:38:18.950+02:00Fish Pedicure a Firenze: che effetto fa?<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Non avevo mai fatto una pedicure, non sono un'affezionata dell'estetista, ma per puro amore del cameratismo, ho accettato di passare una mattinata in relax tra amiche al <a href="http://www.dottorfish.com/it/centro.php?id=58"><b>Florence Fish Kiss</b></a>, un posto insolito nel pieno centro storico di <b>Firenze</b>.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Avevo visto solo all'estero queste vasche piene di pesciolini che pare abbiano effetto benefico sulla pelle e sull'umore. Mi ero rifiutata di utilizzarle a <b>Camden Town</b>, perchè troppo affollate, ma in questo negozietto la storia cambia.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Si è accolti dal sorriso della proprietaria e da una musica soft. Le postazioni sono 5 e per una seduta di <b>15 minuti </b>il prezzo è di<b> 15 €</b>: è vero, non proprio economico, ma un lusso ogni tanto non guasta mai.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUvaz26wx5IMZ4vx8zTwX8-VAPle0h0uQxI4Sv9W-NchGvL68xX5S6PqtRVmBzS1Y2YIlkjHL5JbAjOeva1kaI2-EfZ5EOyUFbSW-8Qf-XR-4zUQ7TacK51RTbQT2uZZm3EwY-zhVErkmX/s1600/IMG-20150403-WA0010.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUvaz26wx5IMZ4vx8zTwX8-VAPle0h0uQxI4Sv9W-NchGvL68xX5S6PqtRVmBzS1Y2YIlkjHL5JbAjOeva1kaI2-EfZ5EOyUFbSW-8Qf-XR-4zUQ7TacK51RTbQT2uZZm3EwY-zhVErkmX/s1600/IMG-20150403-WA0010.jpg" height="400" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Può anche essere adatto ai bambini che vengono invitati a familiarizzare con le vasche prima immergendovi le mani: per loro un quarto d'ora diventa lunghissimo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Per prima cosa, vengono fatti lavare i piedi con acqua e sapone neutro, poi si va alle postazioni e si immergono contemporaneamente i piedi: fa un po'effetto vedere che i pesciolini si radunano ad aspettare la "preda".</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La proprietaria ci ha infatti raccontato che questa specie, i <b>Garra Rufa</b>, proviene dalle acque dolci della Turchia e nei giorni di poco lavoro, si muovono nelle vasche ricercando il movimento della gente che passa. Sembra proprio che abbiano bisogno di baciare!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E di baci veri e propri si tratta, perchè loro non hanno i denti. Mi aspettavo un contatto più ad effetto ventoso, invece sono molto delicati. La loro azione riduce la durezza della pelle, grazie alla rimozione delle cellule epiteliali e poi...che rilassamento!!</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjupHrKA_ssEqowkZmA2f4JWVqRZl9jWw7_-kMYXwecGtwcsdgaJi46kkwlUiIQ1buYp3sbejgm2kcSLv_IQohUa3OPdh4hKhTf6LKjdLwGZrk-WHW1vN2IWMm1GdPdQdBptzQPcDGvHP0o/s1600/20150403_121255.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjupHrKA_ssEqowkZmA2f4JWVqRZl9jWw7_-kMYXwecGtwcsdgaJi46kkwlUiIQ1buYp3sbejgm2kcSLv_IQohUa3OPdh4hKhTf6LKjdLwGZrk-WHW1vN2IWMm1GdPdQdBptzQPcDGvHP0o/s1600/20150403_121255.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-70566517680593073262015-03-19T16:46:00.001+01:002015-03-19T16:46:35.607+01:00In Calabria ho scoperto che...<span style="text-align: justify;">Sono stata poco in </span><b style="text-align: justify;">Calabria</b><span style="text-align: justify;">, ma grazie a una guida d'eccezione, un'amica storica dell'arte, sono riuscita ad assaporare in poco tempo quello che rende questa terra così affascinante. E in Calabria ho scoperto che...</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>...non si mangia solo piccante</b></div>
<div style="text-align: justify;">
e per una che, come me, non lo ama, è stata una scoperta grandiosa. Il primo pranzo in Calabria è stato veramente sorprendente e non solo perchè la bella terrazza di <a href="http://www.dondiegoristorante.com/"><b>Don Diego</b></a> a <b>Pizzo Calabro</b> offre un delizioso scorcio sulla costa, ma anche perchè i piatti ordinati mi sono piaciuti molto per la delicatezza e la semplicità degli abbinamenti. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi dico solo: polpo e fragole e fileja con pesce spada, mandorle e limone. Si attinge alla tradizione, ai sapori del posto e ovviamente non si può non provare il <b>tartufo di Pizzo</b> come dolce, specialità locale.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWJFSha7Xo3aej_UISeRlcnCvGoLRVich7p6xvmds-6N8Yi-TEW7b3p9T8wF0oTA8GTQUvHrD9UKhUszDCWwdWrEbfVIhLDjyl4gIOtqLEO3ELH960PzU1QQvwSdtbn66kfjEd_Fgut-Aw/s1600/20150314_143139.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWJFSha7Xo3aej_UISeRlcnCvGoLRVich7p6xvmds-6N8Yi-TEW7b3p9T8wF0oTA8GTQUvHrD9UKhUszDCWwdWrEbfVIhLDjyl4gIOtqLEO3ELH960PzU1QQvwSdtbn66kfjEd_Fgut-Aw/s1600/20150314_143139.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaxWufWwKwMqFbt8b5GRkEuDM7DJAs8iSaMmgfMQac_QlVjnu96pm7eIg3S_GBOIhOzteSGEfYwSxKzvHVpDySKDQhh6zkQ69Yz57wZUnenad_ZyPLY8hofpsKl6fw9oPVJsSWGSAF_Wvr/s1600/20150314_151946.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaxWufWwKwMqFbt8b5GRkEuDM7DJAs8iSaMmgfMQac_QlVjnu96pm7eIg3S_GBOIhOzteSGEfYwSxKzvHVpDySKDQhh6zkQ69Yz57wZUnenad_ZyPLY8hofpsKl6fw9oPVJsSWGSAF_Wvr/s1600/20150314_151946.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>...le sirene non nuotavano</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Il mito antico delle sirene narra che questi esseri dalle forme femminili fossero in realtà per metà uccelli e non pesci, come siamo abituati oggi a immaginarle. L'immagine attuale è dovuto a una successiva fusione con tradizioni celtiche, ma quello che viene testimoniato dai reperti archeologici che narrano la storia di Ulisse alle prese con le sirene presso Scilla e Cariddi, è che appunto questi esseri volassero attorno al leggendario eroe. </div>
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A <b>Scilla</b> non ho visto nessun mostro marino, ma una vista mozzafiato sul mare azzurrissimo della Calabria e tante stradine che dal mare si abbarbicano ripide verso il castello.</div>
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<b>...la Magna Grecia esiste davvero</b></div>
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Tutti hanno studiato a scuola che il Meridione d'Italia è stato colonizzato dai greci, in antichità, e che il nome dato a tutti questi possedimenti fosse Magna Grecia, appunto. Non ho mai avuto fantasie specifiche sulla<i> "Grande Grecia"</i>, ma quando ho visitato il <b><a href="http://www.locriantica.it/">sito archeologico di Locri</a> </b>ho avuto proprio l'impressione di non essere tanto lontana dal continente ellenico.</div>
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E'vero i reperti del sito urbano sono quasi dei ruderi, ma il museo è ben organizzato e racconta i modi di vita di allora: una quotidianità ben organizzata e moderna per l'epoca. In alcune teche si possono osservare strumenti da lavoro e giocattoli, oltre ai classici vasi ed ornamenti.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoN-1x6jWu_n-0Omfy3UuPfvhVU1AaXpZWpWSM443dpGBbERPp8dD6hfKZqEqPXIZWcDstiMvImQRjFfHV1RXz0dxAf25s0PGKjSRpCtV_PuWVDpx9q4BH2Xk2u813k_WdXT9R0rLJmUFS/s1600/SAM_5551.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoN-1x6jWu_n-0Omfy3UuPfvhVU1AaXpZWpWSM443dpGBbERPp8dD6hfKZqEqPXIZWcDstiMvImQRjFfHV1RXz0dxAf25s0PGKjSRpCtV_PuWVDpx9q4BH2Xk2u813k_WdXT9R0rLJmUFS/s1600/SAM_5551.JPG" height="400" width="300" /></a></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>...bisogna sanificarsi prima di vedere i bronzi di Riace</b></div>
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Questa è stata una scoperta sconvolgente invece. Entriamo nel rinnovato <a href="http://www.archeocalabria.beniculturali.it/"><b>Museo Archeologico Nazionale</b></a> di <b>Reggio Calabria </b>e iniziamo la nostra visita parziale, rispetto alla collezione che verrà esposta da fine aprile in avanti, stando a quanto ci ha raccontato l'addetta alla biglietteria. Insomma superiamo l'arioso atrio centrale, il kouros in marmo, un corridoio con opere d'arte contemporanea con i bronzi come tema ed altre sale con sculture di gusto antico. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiIs-oZiNZKT-Ac7CGSQN_aMdD0filB_Bcfh7kAg7XU0KeC-uRUOfT5aSaOzSSY_xaYyXtCjxUNCTJmIRzlZSbgK6i9Cx9dJyq0-4bFnytbL_IWZL8L1Mn2-EM4lRX0LYRF6AE76mhnQXj/s1600/SAM_5580.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiIs-oZiNZKT-Ac7CGSQN_aMdD0filB_Bcfh7kAg7XU0KeC-uRUOfT5aSaOzSSY_xaYyXtCjxUNCTJmIRzlZSbgK6i9Cx9dJyq0-4bFnytbL_IWZL8L1Mn2-EM4lRX0LYRF6AE76mhnQXj/s1600/SAM_5580.JPG" height="400" width="300" /></a></div>
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Prima di arrivare alla stanza dei bronzi, ci dicono che dobbiamo entrare per piccoli gruppi. Dopo una breve attesa, ci fanno entrare in una stanza con le pareti a specchio, dove è una voce registrata a spiegarci quello che sta succedendo: ci stanno praticamente in qualche modo "purificando" prima della visione dei Bronzi di Riace, che potrebbero essere danneggiati anche dalle onde elettromagnetiche ed è per questo che viene richiesto di spegnere i cellulari. La situazione è stata tanto comica che sono rimasta a bocca spalancata, pensando al tempo in cui hanno resistito sui fondali marini.</div>
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Alla fine le altezze regali ci hanno ricevuto e devo dire che fanno il loro effetto tanta è la loro imponenza e la loro umanità: sembrano guardarti negli occhi. Valgono davvero tutta questa fatica!</div>
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<b>...Gabriele d'Annunzio per una volta aveva ragione</b></div>
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Il lungomare di Reggio Calabria è davvero il chilometro più bello d'Italia. Non si vorrebbe essere altrove: l'eleganza della pavimentazione, le palme da una parte, la spiaggia e il mare dall'altra, la vista sulla Sicilia. Tutto è perfetto. Il Vate poi non aveva visto le 3 statue di <b>Rabarama</b> che abbelliscono la passeggiata e la rendono ancor più originale.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWVhfr4dDHk46qPapZGiabyBov7HilQ7MnrDuBZZNUAUMry9g_jX0gqhu1OO3-IZ_Vf99ARN_xH_YIeRRfdzPwluH5QZmJckC5L76IA0rwyUCgbF14o2wMZANBwrrEgXuFVjbnM6BiAX08/s1600/SAM_5586.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWVhfr4dDHk46qPapZGiabyBov7HilQ7MnrDuBZZNUAUMry9g_jX0gqhu1OO3-IZ_Vf99ARN_xH_YIeRRfdzPwluH5QZmJckC5L76IA0rwyUCgbF14o2wMZANBwrrEgXuFVjbnM6BiAX08/s1600/SAM_5586.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd64XdQ7_3541EoE4nsYxeJiKY_ay_38MO8CrG_KF7UnP7tnTa3Qo3TMIqdlKVANXRdV25q5kaxJaYRJjXJxuSMtebMnIiZoD_LF0k9LjQWPEqatt4a55oNgjOuKWQik3rNB89qosPlQV0/s1600/SAM_5589.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd64XdQ7_3541EoE4nsYxeJiKY_ay_38MO8CrG_KF7UnP7tnTa3Qo3TMIqdlKVANXRdV25q5kaxJaYRJjXJxuSMtebMnIiZoD_LF0k9LjQWPEqatt4a55oNgjOuKWQik3rNB89qosPlQV0/s1600/SAM_5589.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
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<b>...amo gli olivi, i fichi d'India, l'agave e le palme</b></div>
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Le strade sono disseminate di eleganti fichi d'India e di <i>alberi cameriere </i>di agave,ma più di tutto amo gli olivi, con quelle radici gigantesche e secolari. Un piccolo particolare da non trascurare...visto che sono allergica agli olivi e ancora ne sto risentendo, dopo aver visitato una terra così verde. Si sa che l'amore è una malattia!</div>
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<br /></div>
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<b>...capisco il dialetto</b></div>
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Questa non me la so spiegare nemmeno io, ma ho avuto poche difficoltà a comprendere la gente del posto che parlava in dialetto stretto. Forse sento un po'mia questa Calabria, che non è una regione, ma un vero e proprio sorriso.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-85492157147087729892015-03-02T10:18:00.002+01:002015-03-02T10:18:34.114+01:00Vicenza: una passeggiata in centro e la mostra Tutankhamon Caravaggio e Van Gogh<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<b>Vicenza </b>era una delle città del <b>Veneto </b>che ancora non avevo visto, ma di cui avevo letto molto. E'un polo culturale molto attivo e negli ultimi anni la <b>Linea d'Ombra</b> organizza mostre interessanti nella Basilica palladiana. <i>Tutankhamon, Caravaggio e Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento</i> è stata un'occasione per fare una passeggiata tra le vie del centro storico.</div>
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La prima cosa di cui ci si accorge è che la star del luogo è l'architetto rinascimentale, <b>Andrea Palladio</b>: numerose sono gli edifici a lui attribuiti e se riuscite a ritagliarvi del tempo per esplorare anche le zone periferiche, ci sono da visitare anche diverse ville dallo stile inconfondibile, austero ed elegante.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0fIZWcWgEPqClp1SAkoITE31x0D9fBtq6xpXWR67at6SjDTIy5pPD5s9Yudunk10SxjRxg6NyY4IA89SVk-cA6DL5sJFAMa8lLImqxieG-5Ok8hgO4_k02rsXiQbTvFWbfTIszLysBnfU/s1600/SAM_5528.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0fIZWcWgEPqClp1SAkoITE31x0D9fBtq6xpXWR67at6SjDTIy5pPD5s9Yudunk10SxjRxg6NyY4IA89SVk-cA6DL5sJFAMa8lLImqxieG-5Ok8hgO4_k02rsXiQbTvFWbfTIszLysBnfU/s1600/SAM_5528.JPG" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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L'opera magna è ovviamente la <b>Basilica</b> dal tetto verde, che svetta nel centro della cittadina in <b>Piazza dei Signori</b>, che ricorda tanto una piazza elegante di Venezia. Appena siamo arrivati, infatti, due colonne con statue marmoree ci hanno accolto e ci hanno rimandato a due delle icone della Serenissima: il Cristo Redentore e il Leone, simbolo del capoluogo veneto.</div>
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L'edificio, nato come Palazzo della Regione, è davvero particolare e il tetto sembra la carena di una nave rovesciata. Anche gli interni si prestano bene ad essere sede di una mostra, perchè pur essendo molto lineari, rappresentano una location davvero suggestiva, che quasi induce al silenzio e alla compostezza. </div>
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La loggia superiore poi offre scorci sulla Piazza dei Signori e sulla <b>Piazzetta del Palladio</b>, che piaceranno tanto agli appassionati di fotografia. I tetti bassi e le case colorate, con finestre bifore alla veneziana, danno un tocco di vitalità a questa città così elegante, che sembra prendersi tanto sul serio.</div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaClFgyJ25jCCrF-TkuuwdMyDKR6XnLvOYqw-f1E5Bhns-ZuKblSTWDaNYGrKJzR3Ln6gfSA2aa2Ku50M9S1TLVFBTVNXlGzctwEnNwGMosnhyphenhyphenZi2Fu9baTYuw1z-tV6-f6dos-s-lHpWW/s1600/SAM_5530.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaClFgyJ25jCCrF-TkuuwdMyDKR6XnLvOYqw-f1E5Bhns-ZuKblSTWDaNYGrKJzR3Ln6gfSA2aa2Ku50M9S1TLVFBTVNXlGzctwEnNwGMosnhyphenhyphenZi2Fu9baTYuw1z-tV6-f6dos-s-lHpWW/s1600/SAM_5530.JPG" height="400" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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Ma veniamo alla mostra... essenziale è la prenotazione <a href="http://www.lineadombra.it/ita/index.php"><b>on line</b></a>: <b>13€</b> il biglietto con prevendita, ma risparmierete code chilometriche e quindi tempo prezioso per visitare la città. Per la visita, considerate circa un paio d'ore di tempo.</div>
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Avete tempo<b> fino al 2 giugno </b>per visitarla e... mi è piaciuta? Ho un debole per le esposizioni organizzate dalla Linea d'Ombra, che sono spesso a tema e quindi danno l'opportunità di vedere buoni dipinti di artisti di fama mondiale all'interno dello stesso evento. Ecco, la mostra sui notturni nell'arte offre la stessa possibilità.</div>
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Dai reperti archeologici egiziani, in cui il buio è correlato al concetto di morte, si prosegue con esempi di pittura medievale, moderna e contemporanea di tutto rispetto. Alcuni nomi? <b>Rothko, Monet, El Greco, Turner, Hopper, Gauguin</b> e il mitico <b>Bacon</b>, che mi fa sempre restare a bocca aperta.</div>
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I pezzi forti rimangono il Sentiero provenzale di notte di Van Gogh, con le sue tipiche stelle a forma di sole (simboleggiano la salvezza dell'uomo, diceva sempre la mia prof di storia dell'arte), e il Narciso di Caravaggio, perfetto nella forma e nella composizione.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinwiZeA-5Bau_z45EaDDbwsWBy5HVBqffXbHEcX3eVKBg5qlcoV_F2tUulTnoE1GKs35M19_EzrfIF5zG35N4TFjRDnmHoQMojDgCk8JfW3v_KphLH7JhYL_Nt_qdS-e6rLYBnjFEWMedT/s1600/SAM_5513.JPG" imageanchor="1" style="text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinwiZeA-5Bau_z45EaDDbwsWBy5HVBqffXbHEcX3eVKBg5qlcoV_F2tUulTnoE1GKs35M19_EzrfIF5zG35N4TFjRDnmHoQMojDgCk8JfW3v_KphLH7JhYL_Nt_qdS-e6rLYBnjFEWMedT/s1600/SAM_5513.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
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Per pranzo, ci siamo fermati all'<a href="https://www.facebook.com/pages/Al-Topo-Sommelier/215168125304934"><b>Enoteca Prosciutteria Al Topo</b></a>, proprio nella piazza dei Signori. L'ambiente è davvero bello, con bottiglie di pregio in ogni angolo e arredi in legno. L'atmosfera è molto intima, anche se un po'troppo impostata.</div>
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Abbiamo preso taglieri di salumi e insalate, dai prezzi non proprio low cost, ma i piatti erano tutti di qualità e ovviamente la carta dei vini era di tutto rispetto. Un ottimo posto per cene romantiche e aperitivi chic.</div>
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Abbiamo parcheggiato vicino al <b>Palazzo Chiericati</b>, la sede della pinacoteca cittadina, opera (ancora) di Palladio. Il prezzo del ticket è risultato essere poco inferiore ai 20 € per una sosta di circa 6 ore, ma è comodo per spostarsi in centro ed è proprio di fronte al <b>Teatro Olimpico</b>, dove si possono comprare i biglietti cumulativi per il percorso civico della città.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOeXFmatmuk-UCJO2n7TeYB1halfYMf98gsIS2aQi5mjnxcj0rqt-iU7LJeFOAV88srsa5eyCdkUq7qsDxPbQY3FcEWAkymMGqP3SWcU5xcVYAPse4KDviSIiIKNYjE6gIB08zg8mj4kLr/s1600/SAM_5519.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOeXFmatmuk-UCJO2n7TeYB1halfYMf98gsIS2aQi5mjnxcj0rqt-iU7LJeFOAV88srsa5eyCdkUq7qsDxPbQY3FcEWAkymMGqP3SWcU5xcVYAPse4KDviSIiIKNYjE6gIB08zg8mj4kLr/s1600/SAM_5519.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-50506574535744074462015-02-24T09:56:00.000+01:002015-02-25T14:13:44.463+01:00Da Fortunata, pasta fresca in Campo de' Fiori<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Mangiare bene a <b>Roma</b> non è poi tanto difficile per chi come me impazzisce per i piatti tipici del posto. L'<a href="http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187791-d3185400-Reviews-Osteria_da_Fortunata-Rome_Lazio.html"><b>Osteria Da Fortunata</b></a>, proprio vicino a <b>Campo de' Fiori</b>, è stata una sorpresa, non solo per la super carbonara, ma anche per l'atmosfera che vi si respirava.</div>
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E'un posto "caciarone": non saprei definirlo altrimenti! Sale piccole e tavoli attaccati con quelli del vicino, con camerieri che si destreggiano in questo caos con la maestria di equilibristi. Sebbene fosse pomeriggio inoltrato ci hanno fatto sedere per il pranzo e il locale era ancora stra pieno.</div>
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La particolarità è che la <b>pasta viene stesa a mano</b>, via via che la si richiede: più fresca di così?! Il piatto prescelto viene servito in una ciotolona di terracotta marrone e le porzioni sono abbondanti. I prezzi non sono bassi: per gli strozzapreti alla carbonara ho speso <b>13€</b>, ma erano sufficienti per un pasto completo.</div>
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Non ho provato antipasti o secondi, ma per chi è appassionato della pasta, è un posto da non perdere.</div>
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Dimenticavo...sul menù trovate una raccomandazione:</div>
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<i>Se annate de prescia, qui nun potete magna; se volete magna dovete d'aspetta</i></div>
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<i> perchè la roba nostra è fatta a mano e l'intruj nu li famo</i></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfi19r9GQPXmnCO0duXfluLaNYzI3f8AzXKGUdvJWXUr9_Yt4N3vGCZDIaJZxEmW97aTOvcFOmLNclXF9WckW8JCauno1HPzc5lQFq4PnKFwNygcu-1IfKGuOGkuikUoBxKEeBkBQSfmNy/s1600/20150222_161326.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfi19r9GQPXmnCO0duXfluLaNYzI3f8AzXKGUdvJWXUr9_Yt4N3vGCZDIaJZxEmW97aTOvcFOmLNclXF9WckW8JCauno1HPzc5lQFq4PnKFwNygcu-1IfKGuOGkuikUoBxKEeBkBQSfmNy/s1600/20150222_161326.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-62561993880201575002015-02-18T10:08:00.000+01:002015-02-18T10:13:35.515+01:00La Certosa di Firenze<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ero già stata da piccola a visitare la <b>Certosa del Galluzzo</b>, quel bell'edificio che sembra un castello delle fate, se si osserva dall'autostrada (purtroppo non l'ho fotografata da questa prospettiva). Mi ricordavo solo il gusto delle caramelle al miele che mi avevano comprato i miei genitori al termine della visita ed è per questo che ho deciso di tornare a dare un'occhiata in un freddo e umido pomeriggio di febbraio.</div>
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<br /></div>
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Il primo punto su cui mi soffermerò è questo: il <b>freddo</b>. Vestitevi bene, soprattutto se portate con voi dei bambini. Gli ambienti sono molto rigidi e sembra che ci sia più gelo tra le mura dell'edificio che all'esterno. Forse il periodo migliore per vedere la Certosa è a primavera.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKNtSuQpOdajgL1f6B7QvCd12_Qj4JwUBFIpdVKhgx6ivuvO5qits-QFXrWLgGo0T4ar3IVQ0NIYj8ffkQ-skkl6hMEBkCMhkVcLh6caEFhx7c8ywnSPaP9ItS-8mKTY0i0rMyo_NUbNCj/s1600/SAM_5389.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKNtSuQpOdajgL1f6B7QvCd12_Qj4JwUBFIpdVKhgx6ivuvO5qits-QFXrWLgGo0T4ar3IVQ0NIYj8ffkQ-skkl6hMEBkCMhkVcLh6caEFhx7c8ywnSPaP9ItS-8mKTY0i0rMyo_NUbNCj/s1600/SAM_5389.JPG" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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Gli orari di apertura variano a seconda della stagione: consultateli sul <a href="http://www.cistercensi.info/certosadifirenze/index.php"><b>sito</b></a> per avere la certezza di poter realizzare il tour guidato, che si attiva solo con un<b> minimo di 6 persone</b>. Tenete conto che ce n'è più o meno uno all'ora e potete raggiungere la Certosa sia con la macchina, parcheggiando proprio di fronte all'ingresso, sia con l'autobus di linea, con i numeri <b>36</b> e<b> 37</b>.</div>
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<br /></div>
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Quando sono arrivata la visita era già cominciata dalla <b>Pinacoteca</b> e mi sono accodata ad un numeroso gruppo già formato. Ci siamo poi soffermati sulla<b> Chiesa</b>, un ambiente molto suggestivo, progettato secondo le necessità acustiche dei cistercensi che pregano cantando. Passeggiando infatti, vedrete sul pavimento dei buchi che trasformano la stanza sottostante in una sorta di cassa di una chitarra.</div>
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<br /></div>
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La guida, molto preparata, ci ha mostrato le differenze acustiche con cui si percepisce il <b>canto gregoriano </b>nelle diverse zone dell'edificio, e ci ha poi condotto ai chiostri, oltrepassando corridoi scuri, illuminati da vetri decorati.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0vMdYakhbuaJRV0n5ClYPtxHHKe2vm41EwXv7bPnePGOXYeqj3j-zXFaLPl7iMSYd_fM6xEjyuMSFG9zv0Y3CzdYaM9lHhbs7Yi5aprHWjQnYa1DCDn1j4ZgD3VvHlJsXyPUw11qVkAk4/s1600/SAM_5392.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0vMdYakhbuaJRV0n5ClYPtxHHKe2vm41EwXv7bPnePGOXYeqj3j-zXFaLPl7iMSYd_fM6xEjyuMSFG9zv0Y3CzdYaM9lHhbs7Yi5aprHWjQnYa1DCDn1j4ZgD3VvHlJsXyPUw11qVkAk4/s1600/SAM_5392.JPG" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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Il Chiostro maggiore è davvero un posto affascinante e non solo per il bell'affresco di <b>Pontormo</b> che lo decora. Da qui si accede alle celle dei monaci, che in realtà erano dei piccoli alloggi, con anticamera, stanza da letto, giardinetto, vista sulle colline fiorentine. Ognuno era provvisto di una stanza inferiore per lavori manuali, come la falegnameria, e di un piano superiore che serviva per riscaldare o rinfrescare la casetta.</div>
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<br /></div>
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Lì per lì stupisce la loro grandezza: siamo abituati a pensare agli eremiti in luoghi angusti, mentre questa sorta di mini appartamenti sembra proprio confortevole. Il fatto è che i cistercensi non si ritiravano per un periodo all'anno, come accadeva di consueto ad altri ordini, ma prolungavano il loro isolamento per l'intera vita. </div>
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<br /></div>
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Penso al valore del silenzio, per avvicinarsi alla propria spirituralità, per poter ascoltare se stessi e i propri sentimenti, per costruire un equilibrio fondandolo sulla propria persona. Quanto abbiamo perso in quest'epoca di connessione continua al mondo esterno!</div>
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<br /></div>
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Proprio da queste cellette <b>Le Corbousier </b>ha preso spunto per progettare i suoi progetti di abitazioni popolari. Ma non è l'unico elemento moderno del posto: la guida ha definito "stile Ikea" anche un porta asciugamani e il tavolinetto che serviva per il pranzo dei cistercensi, per la loro semplicità e funzionalità.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEingVLD0w48yX1zl8nSbtnHxULsi3qB05046tbesoywMXP5ePBBVa8T_JVxOZRWTREAh3z6nKIjFzmViIbBj0v-8nFLLRZi3ngTcME64iVAY6Ahaxymv-DKHqlifrfyTKBrOVPDYZWnSa5E/s1600/SAM_5398.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEingVLD0w48yX1zl8nSbtnHxULsi3qB05046tbesoywMXP5ePBBVa8T_JVxOZRWTREAh3z6nKIjFzmViIbBj0v-8nFLLRZi3ngTcME64iVAY6Ahaxymv-DKHqlifrfyTKBrOVPDYZWnSa5E/s1600/SAM_5398.JPG" height="400" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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Si prosegue poi per altri chiostri e per il refettorio, fino a terminare la visita, ad offerta libera. Dopodiché consiglio di dare un'occhiata al negozietto di prodotti realizzati dai cistercensi. Si tratta soprattutto di distillati, tra cui rosolio, amari, sambuca, grappa, di cui potete fare una <b>degustazione</b> a <b>2.50€</b>. Vi assicuro che farsi uno shottino in Certosa è un'esperienza divertente...nonchè necessaria dopo tutto il freddo sofferto nel giro turistico! ;)</div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_aTfUwcrQ7mNSJVOTHiVkfwfzVPJMd3aGA860sbKXd5H7PFBljvThn9T0TiW7mKpzrMaJnDnFVZFmn-fAZdhZ37-P1fxwQ3vDzFI2sFjjPsx6E9ug05YhdrorqlaALc6pIqGPgF5__rE3/s1600/SAM_5404.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_aTfUwcrQ7mNSJVOTHiVkfwfzVPJMd3aGA860sbKXd5H7PFBljvThn9T0TiW7mKpzrMaJnDnFVZFmn-fAZdhZ37-P1fxwQ3vDzFI2sFjjPsx6E9ug05YhdrorqlaALc6pIqGPgF5__rE3/s1600/SAM_5404.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-134254321750428182015-02-02T10:51:00.000+01:002015-02-02T10:51:02.587+01:00Bruxelles, dormire low cost vicino al Parlamento Europeo<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
L'<b><a href="http://www.tripadvisor.it/Hotel_Review-g1136493-d2072045-Reviews-Hotel_Du_Parlement-Ixelles_Brussels.html">Hotel Du Parlement</a> </b>è stata una scelta azzeccata per il mio week end a <a href="http://gitarelleggiando.blogspot.it/2015/01/bruxelles-in-10-foto.html"><b>Bruxelles</b></a>, perchè ci ha permesso di spendere davvero poco ed avere un alloggio comodo e senza tante pretese. Si trova davvero a due passi dal <b>Parlamento Europeo</b>, a poco meno di 10 minuti a piedi dalla<b> metro Trone</b>.</div>
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<br /></div>
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Siamo arrivate di sera e i dintorni erano molto bui. Pensavo che trovassimo difficoltà a trovare un posto per cenare, ma in realtà, in pochi minuti a piedi si arriva a <b>Place Jourdan</b>, che rimane viva fino a tarda notte, grazie a localini, dove si può fare una bevuta o un pasto veloce.</div>
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<br /></div>
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Sembra di entrare in una casa privata, con corridoi stretti e specchi ovunque. Il receptionist è stato molto simpatico e appena arrivata, abbiamo intrattenuto una conversazione in inglese sulle bellezze dell'Italia.</div>
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<br /></div>
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La camera era quasi psichedelica: pareti di un color salmone acceso e coperte tigrate. In realtà i letti erano molto confortevoli, i soffitti alti, la finestra gigante e abbiamo dormito serenamente.</div>
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<br /></div>
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Il bagno era un po'piccolino, ma tutto sommato, funzionale. Non abbiamo testato la colazione.</div>
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<br /></div>
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Prezzo a <b>meno di 50 € a notte </b>per camera doppia. Niente male, no?</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHrLV2gDFgHp3L7GqUM0VFfPCaS9Eqk-SHaOuw9qF-r2jzpgQE14fJ6wSlpmodvQ4HiyJ3MO7U7_aMUjGrvNqrQtsfZvRB9JEi2aHeJkWl_8vWIoaZD1o92xBNZbVh6DaF_r0xW1-Qf9dQ/s1600/_DSC0005.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHrLV2gDFgHp3L7GqUM0VFfPCaS9Eqk-SHaOuw9qF-r2jzpgQE14fJ6wSlpmodvQ4HiyJ3MO7U7_aMUjGrvNqrQtsfZvRB9JEi2aHeJkWl_8vWIoaZD1o92xBNZbVh6DaF_r0xW1-Qf9dQ/s1600/_DSC0005.JPG" height="265" width="400" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-50340089403618644932015-01-28T13:28:00.000+01:002015-01-28T13:28:37.074+01:00Torino, dove mangiare low cost<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
A <b>Torino</b> ho mangiato low cost, a pranzo e a cena, senza rinunciare alla qualità e alla tradizione. Non ho programmato nulla... diciamo che ho avuto fortuna! ;) Mi sono imbattuta in buoni posti, che mi hanno fatto contenta e si sa che a pancia piena, si sta meglio.</div>
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<br /></div>
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Il primo posto, a pranzo, è stato un bar proprio di fronte alla stazione <b>Porta Nuova</b>. Si chiama <b>Sacchi</b>, come il nome della via in cui si trova, e non ha niente di speciale: né un'insegna accattivante che inviti ad entrare, né una vetrina che offre uno scorcio su un locale ben arredato.</div>
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<br /></div>
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Il Bar Sacchi è il tipico bar, a metà tra il Bar Sport descritto da Benni nei suoi libri e il dopolavoro ferroviario, in cui pranzavo negli anni dell'Università. Insomma, una volta entrata avevo già voglia di uscire. </div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Invece mi sbagliavo: il mio panino caldo, mozzarella e prosciutto, era buonissimo. La cameriera ci ha fatto scegliere la farcitura e il pane era fresco. Prezzi modici: abbiamo speso circa<b> 4 €</b> per panino, acqua e caffè.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBB-MNsp3MS5CHOhgXNEC0OaXkF5v0goTaQSH1mew1DodWzpQl7awaAVLAIBkFFu9qrEzfslSlL21A4WICknjH0JmjWZtEQdfq5636R71oHPy0019eo8DI251SxqVJsCO-yrk70u_GA8JE/s1600/SAM_5321.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBB-MNsp3MS5CHOhgXNEC0OaXkF5v0goTaQSH1mew1DodWzpQl7awaAVLAIBkFFu9qrEzfslSlL21A4WICknjH0JmjWZtEQdfq5636R71oHPy0019eo8DI251SxqVJsCO-yrk70u_GA8JE/s1600/SAM_5321.JPG" height="400" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Per uno spuntino un po'diverso dal solito, invece, vi segnalo <a href="https://www.facebook.com/pages/PataT%C3%B2/875552049145111?sk=timeline&ref=page_internal"><b>PataTò</b></a>, dove troverete <b>street food</b> di qualità: patate fritte, con o senza buccia, da condire con una quantità di salse da farvi perdere la testa. Ci sono anche altri frittini (mozzarelle, olive...) da poter combinare nel vostro cartoccio, ma sono rimasta sul tradizionale.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Le porzioni sono abbondanti, ancora una volta i prezzi sono giusti e i proprietari davvero simpatici. Si trova in via Po, in pieno centro, a pochi passi da <b>Piazza San Carlo</b>.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
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A cena, ci siamo imbattute, sempre nella stessa zona, in un cartello che pubblicizzava un <b>menù piemontese a 25 €</b> a persona. Battuta di fassone con robiola, agnolotti al tartufo, brasato al Barolo e dolcetto alle nocciole del Piemonte. Ho rischiato si trattasse di un posto acchiappaturisti, ma il brasato mi ha attirato troppo! ;)</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_7PBohg8uD51mhPd3J0bV6B4XN5MwVjW7Mdw20YhNC6g5YT7c0FtJSrIRHkZqBwSsZ6ER6ryjpBhcCrXXaQY3Bnip-F9APO5XVIrmYZV-DEEU-Mz69Rc8lGEn9eScktCBrbUciU7Mtx84/s1600/20150102_215343.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_7PBohg8uD51mhPd3J0bV6B4XN5MwVjW7Mdw20YhNC6g5YT7c0FtJSrIRHkZqBwSsZ6ER6ryjpBhcCrXXaQY3Bnip-F9APO5XVIrmYZV-DEEU-Mz69Rc8lGEn9eScktCBrbUciU7Mtx84/s1600/20150102_215343.jpg" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Abbiamo prenotato alla <a href="http://www.tabernalibraria.to.it/"><b>Tabernalibraria</b></a> un'oretta prima della cena e c'era rimasto l'ultimo tavolo. Il locale era davvero intimo e molto carino, con tanti vini. I piatti ci sono stati serviti velocemente ed era tutto davvero ottimo: il brasato non mi ha deluso, è stato il piatto migliore.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il posto è risultato essere frequentato da molti toscani, come me, e grazie al proprietario, abbiamo fatto quattro chiacchiere con altri tavoli sulle nostre giornate a Torino. Lo consiglio a chi vuole provare un menù tipico, senza spendere un occhio della testa.</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJINB8HA1H1pC9rgT3AsqD2EHwHtOWAID_mhxH_SZhYPmJPLrBlbfADBuJrpvnnzd-81NRX5qJqqGcmY-yE9ixz7KuM2NFL5Gw-mI4Kt5NuaTRxe9qoQwXsKnGl4lvlJMKRbzit2sg7iYc/s1600/20150102_220842.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJINB8HA1H1pC9rgT3AsqD2EHwHtOWAID_mhxH_SZhYPmJPLrBlbfADBuJrpvnnzd-81NRX5qJqqGcmY-yE9ixz7KuM2NFL5Gw-mI4Kt5NuaTRxe9qoQwXsKnGl4lvlJMKRbzit2sg7iYc/s1600/20150102_220842.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-85182908696543642642015-01-21T10:16:00.001+01:002015-01-21T10:19:38.677+01:00Bruxelles in 10 foto<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Le 10 foto sono poi il mio <b>"best of"</b> del brevissimo viaggio a<b> Bruxelles</b>. E'una città che non ci si aspetta, ricca di contraddizioni e di sorprese. Il lato negativo è stato il grigio: pioggia e nuvoloni non ci hanno dato tregua, ma poi al negozio di souvenir<b> <a href="http://www.thebrusselscorner.be/">Brussels Corner</a></b> (i souvenir qui hanno un ottimo design) abbiamo scoperto perchè e ci siamo comprate la t-shirt con su scritto "<i>Belgium, where rain in typical"</i>. Svelato l'arcano.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il lato positivo invece è stata l'ironia, perchè Bruxelles mi ha fatto ridere tanto: dagli stralci di fumetto alle pareti alle buffe statue in bronzo venerate come divinità, dal proprietario dell'albergo che mi ha quasi convinto che la Cappella Sistina si trovasse a Firenze al bar karaoke in cui sono finita alle 2 di notte.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgkrxmUBC4-lQTncTQa1EuVDFTnKNHOAzl3dabeMRVoOFBZEMGczI4CMuCZFznhwW22caxwKWjqxb_SWy7laZ9bzMaKdP_nZ56srTpup06a6Q8LJ_fiMiNT3Xyb5XeQA8slJt8y3KxS4JR/s1600/_DSC0030.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgkrxmUBC4-lQTncTQa1EuVDFTnKNHOAzl3dabeMRVoOFBZEMGczI4CMuCZFznhwW22caxwKWjqxb_SWy7laZ9bzMaKdP_nZ56srTpup06a6Q8LJ_fiMiNT3Xyb5XeQA8slJt8y3KxS4JR/s1600/_DSC0030.JPG" height="400" width="265" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Foto di A. Ferri</i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-weight: bold;">1. Le patatine</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Comincio dall'inizio, in senso cronologico. Siamo arrivate a Bruxelles che era già notte e non eravamo particolarmente affamate, così abbiamo optato per un maxi cartoccio di patatine fritte da <a href="http://www.maisonantoine.be/"><b>Maison Antoine</b></a>, un chiosco famoso dal <b>1948 </b>per le sue numerose salse calde e fredde. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La mia aveva un nome strano e come al solito mi sono affidata all'affinità linguistica per scegliere: non mi sono pentita, sapeva di crauti ed era ottima. Si può scegliere di sedersi sulle panchine di <b>Piazza Jourdan </b>o al calduccio di una delle sue birrerie, convenzionate con la friggitoria.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Stava (che strano!) piovendo e così ci siamo rifugiate in un pub, dal gusto newyorkese e non siamo riuscite ad arrivare infondo al nostro cartoccio infinito, accompagnato da una buona Leffe scura. Ci siamo godute una serata alquanto belga, perchè in giro si vedeva solo gente del posto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguWAjVeSrf9alaQU_K02EUiwHSmzJkaoFAsbKYn3OVqg0uma2yMWBTXHaQjXYZNlapzVijeeSG_fG-vGrUNuSuvtugGXsaOnE0xiL68H2hBRU9oj_KcND_azcsEg2tJAJM4cqdCZYNr7R5/s1600/_DSC0176.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguWAjVeSrf9alaQU_K02EUiwHSmzJkaoFAsbKYn3OVqg0uma2yMWBTXHaQjXYZNlapzVijeeSG_fG-vGrUNuSuvtugGXsaOnE0xiL68H2hBRU9oj_KcND_azcsEg2tJAJM4cqdCZYNr7R5/s1600/_DSC0176.JPG" height="265" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b>2 e 3. La Grand- Place</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco, qua invece si trovano soprattutto turisti, ma come fare a non passarci? Si dice che sia una delle piazze più belle del mondo e su di essa, si affacciano palazzoni eleganti e dorati in stile fiammingo, che di notte si illuminano di colori.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E'proprio al chiarore della luna che la Grand- Place acquisisce, secondo me, un fascino particolare. Calma e tranquillità, interrotta da cori di ragazzi che si siedono in cerchio al centro della piazza e intonano canzoni. La Grand- Place è il cuore della città ed è per questo che si merita 2 scatti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjultzamoczhnU7FD0t1W8r8N0qGaXy4S8dvOtDEbIdqNVb6jdC1nn9Gsa7xycY6lYiOR_ESoR3zX4JBJi4u-xhnCv3pnOdqv1pDhaJGBraNrKvsDdp7hbXJq7Cbh4ytKBwrxZyDnClabqO/s1600/_DSC0302.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjultzamoczhnU7FD0t1W8r8N0qGaXy4S8dvOtDEbIdqNVb6jdC1nn9Gsa7xycY6lYiOR_ESoR3zX4JBJi4u-xhnCv3pnOdqv1pDhaJGBraNrKvsDdp7hbXJq7Cbh4ytKBwrxZyDnClabqO/s1600/_DSC0302.JPG" height="265" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Foto di A. Ferri</i></td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOwOnIJUuoXOa35v3Y1peWAf5nA7Ttff6F01nY3izZ_nomcE21mZmZ2P3FKSQSE0Vk3JeCYEBXmuukO6ulp4LXAY7YUlkDzCV_6KfBNzQ1rtal1Ibemsmxp0yhc6NI_iSiEla0dXJ4LFXP/s1600/_DSC0096.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOwOnIJUuoXOa35v3Y1peWAf5nA7Ttff6F01nY3izZ_nomcE21mZmZ2P3FKSQSE0Vk3JeCYEBXmuukO6ulp4LXAY7YUlkDzCV_6KfBNzQ1rtal1Ibemsmxp0yhc6NI_iSiEla0dXJ4LFXP/s1600/_DSC0096.JPG" height="265" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 13px;"><i>Foto di A. Ferri</i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b>4. Il Parco del Cinquantenario</b></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
E'un'immensa area verde nel quartiere europeo, dove si respira un'atmosfera rilassata. Le statue delle quattro stagioni ci accolgono al cancello principale, per poi lasciarci alla vista dell'imponente arco di trionfo, che segna l'ingresso ai <b>tre grandi musei</b>, quello del Cinquantenario, quello delle armi e di storia militare e l'Autoworld.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
E'un posto tranquillo, adatto per pic nic e passeggiate nel verde, lontano dai circuiti turistici, sebbene la vicinanza ai musei. Così l'ho vissuto io, andandoci di mattina presto: intorno a me signore eleganti con cagnolini al guinzaglio e tanti coraggiosi sportivi che sfidavano il freddo, facendo jogging. Il parco ha un che di romantico e di sicuro le sue statue piaceranno agli appassionati di fotografia.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiDSBkcyHYXguqH7lqeTeyVAX70B0VY2HmQrUGztkVC1P9RcuquEez9zvtzQ33AAU9MKFYc8l5g-hcvEc0ZomFN7YelS3kDP_SuBSP2VJbGvwQUarapOzsviqZ5TjTKlTwpnpYPoUGl9a7/s1600/20150110_111629.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiDSBkcyHYXguqH7lqeTeyVAX70B0VY2HmQrUGztkVC1P9RcuquEez9zvtzQ33AAU9MKFYc8l5g-hcvEc0ZomFN7YelS3kDP_SuBSP2VJbGvwQUarapOzsviqZ5TjTKlTwpnpYPoUGl9a7/s1600/20150110_111629.jpg" height="400" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<b></b><br />
<div style="text-align: justify;">
<b><b>5. Le gaufre</b></b></div>
<b>
</b></div>
<div style="text-align: justify;">
...o waffle sono un'altra delle specialità del Belgio. Ultimamente anche nelle città italiane si possono trovare queste cialde dolcissime, ma vi assicuro che non hanno niente a che fare con quelle assaggiate in giro per Bruxelles.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Innanzitutto costano pochissimo: <b>gaufre a 1€</b>, condimento dagli 80 centesimi in su. Ho scelto la cioccolata fondente (un'altra delle innumerevoli eccellenze del paese, ma non vi parlerò di cioccolaterie, perchè non avrete che l'imbarazzo della scelta, una volta arrivati nei dintorni della Grand-Place) e...che bontà!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dove mangiarle? Pressoché ovunque! Il mio posto migliore è di fianco al <b>Manneken Pis </b>e così arriviamo al punto 6.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeLAZhEUMMRW3b8690iLLluV1kHeP1Itqu4Mpx1SwkSj5J2v9KDlUbhg3wUfLnyF_vdbMNoqKNl0Ge9ulNBky7ZvHYVpyHArAy7BqKbeFi0AgkqMKgGreXwJKiZx7t8NF08JmN2ceL7Raf/s1600/_DSC0184.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeLAZhEUMMRW3b8690iLLluV1kHeP1Itqu4Mpx1SwkSj5J2v9KDlUbhg3wUfLnyF_vdbMNoqKNl0Ge9ulNBky7ZvHYVpyHArAy7BqKbeFi0AgkqMKgGreXwJKiZx7t8NF08JmN2ceL7Raf/s1600/_DSC0184.JPG" height="400" width="265" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Foto di A. Ferri</i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b>6. Il Manneken Pis</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Letteralmente il bambino che fa la pipì. E'una piccola statua in bronzo, che sovrasta una fontana, ed è diventato uno dei simboli di Bruxelles. Le sue origini sono avvolte nella leggenda e la versione che più mi piace è quella, secondo la quale, il ragazzo ha spento la miccia di una bomba che avrebbe distrutto la città, urinandoci sopra.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Fatto sta che il Manneken Pis è diventato un eroe e si è meritato il <b>guardaroba </b>di una rock star. Quando ci sono capitata, ho avuto la fortuna di assistere a una cerimonia commemorativa per il cambio d'abito, dove un gruppo di persone, con il giubbotto con il logo della statua, hanno intonato una<b> <a href="http://www.manneken-pis.be/2010/10/23/celebration-du-mannekenpis-par-le-brabantia-bruxelliensis/">canzoncina </a></b>a lui dedicata. E'stato incredibile vedere l'attaccamento della gente a questo piccoletto e poi...è davvero carino: non lo vedrete mai vestito allo stesso modo!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPid6QAofgDWSW90Inclwuu8OWyK1yiLUIt1YiV6E7t7JwSNpLlz0tWc3b8tvnA9UQqmmDkQFz8G5g6nlRR2tbP5mS0A-sqQ2jlCfpCT1UY14-4NHaXsVXWVk6pxBNF9KDrfmpWqBzDNmY/s1600/_DSC0226.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPid6QAofgDWSW90Inclwuu8OWyK1yiLUIt1YiV6E7t7JwSNpLlz0tWc3b8tvnA9UQqmmDkQFz8G5g6nlRR2tbP5mS0A-sqQ2jlCfpCT1UY14-4NHaXsVXWVk6pxBNF9KDrfmpWqBzDNmY/s1600/_DSC0226.JPG" height="265" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Foto di A. Ferri</i></td></tr>
</tbody></table>
<b>7. Zinneke Pis</b></div>
<div>
A Bruxelles ci sono altre statue che rappresentano persone e animali nell'atto di fare la pipì, ma io ho visto solo il cane, lo Zinneke Pis, sapendo solo dopo dell'esistenza della <b>Jeanneke Pis</b>, la ragazzina. La grandezza è quella naturale di un bastardino, che si ferma proprio all'angolo di una strada e alza la zampetta. E'molto naturale.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Ho visto altre due statue con i cani: una al Parco del Cinquantenario e un'altra in una pizzetta vicino alla Stazione Centrale. Mi è sembrata un'attenzione meritata per i migliori amici dell'uomo.</div>
<div>
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI0t0mEZZM8mJx8ZQmglQiOeqKPNdZh2xsY2wENYi9iTzFgmdallWaoEC-SS24di6JQlJOfMeE2IR4aEEls9d6NEEOBB2W6JGYRztUMRKGw8xxaf0FksOqsiUTTRZA4s8jwUHGkey58P_K/s1600/_DSC0214.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI0t0mEZZM8mJx8ZQmglQiOeqKPNdZh2xsY2wENYi9iTzFgmdallWaoEC-SS24di6JQlJOfMeE2IR4aEEls9d6NEEOBB2W6JGYRztUMRKGw8xxaf0FksOqsiUTTRZA4s8jwUHGkey58P_K/s1600/_DSC0214.JPG" height="265" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Foto di A. Ferri</i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b>8. I murales a fumetti</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Alzate la testa, perchè poco lontano dal Manneken Pis, inizia l'itinerario dei murales a fumetti, che spuntano, insospettabili, sulle facciate di case seriose e grigie. Bruxelles è infatti la <b>città del fumetto</b> ed esiste anche un <a href="http://www.comicscenter.net/en/home"><b>museo</b></a> a tema, ma se non avete voglia di stare al chiuso, questa passeggiata fa per voi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Quello di <b>Lucky Luke</b> dovrebbe essere l'opera più grossa, ma altri eroi dei fumetti regalano un sorriso, come <b>Tin Tin</b> e <b>Asterix e Obelix</b>. Il progetto è iniziato nel <b>1991</b> e ogni anno si arricchisce con opere nuove. Vi consiglio di scaricare la mappa dal <a href="http://www.belgioturismo.it/contenus/percorso-a-fumetti/it/4747.html#menu"><b>sito dell'Ufficio del Turismo</b></a>, nella quale sono elencati tutti i muri dipinti.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSEAzvREKMzLp4ihBc4CsiBJslKJbV6OQs_lP6d_s45nbQBWDV6H6rjfDf3TVJT_Leoq0A42TalEO8kUdG4pFrnkeuaYb1SfTdqZ3QEayL-vr1MENtKDzrtxOo3sxBsp1R5vRSbaG0pIKc/s1600/_DSC0341.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSEAzvREKMzLp4ihBc4CsiBJslKJbV6OQs_lP6d_s45nbQBWDV6H6rjfDf3TVJT_Leoq0A42TalEO8kUdG4pFrnkeuaYb1SfTdqZ3QEayL-vr1MENtKDzrtxOo3sxBsp1R5vRSbaG0pIKc/s1600/_DSC0341.JPG" height="265" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b>9. Birra e moules frites</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Delle <b>patatine </b>ho già parlato, ma le <b>cozze </b>accompagnate da questo contorno sono il piatto tipico del paese. E'un must, non gli scampa, a meno che...come me, non siate appassionati di cozze e cercate un escamotage per evitarle, senza rinunciare alla cucina tradizionale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Noi abbiamo scelto <a href="http://www.chezleon.be/"><b>Chez Léon</b></a>, un ristorantino che ci ha sorpreso. Innanzitutto era l'unico senza i cartelli dei menù turistici in questa stradina parallela al corso principale e poi appena si entra si ha l'impressione di arrivare in una casa storica, con tanto si scale di legno scricchiolanti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo cenato al primo piano e abbiamo ordinato cozze fritte e un pomodoro ripieno di gamberetti: tutto era davvero molto gustoso e siamo uscite con la pancia piena. Non abbiamo rinunciato alla birra della casa. Non si può passare da Bruxelles senza degustare un'ottima <b>birra</b>!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un altro pregio del ristorante, che al mio ritorno, ho scoperto essere il capostipite di una catena internazionale di ristoranti specializzati in cozze, è che si trova a due passi dal <b><a href="http://deliriumcafe.be/">Delirium Café</a>,</b> il pub della famosa birra con l'elefantino rosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5Sclti3K8v4SIZpQdGFh8PpmiGBYisLUEETcckIyDpNodwBavsXGNmsMKDCbQQoaCCdcuAdMRJckxSd-EK2VbHZyE2LDXFoTWQOFreUNONUxd23sCRnzaLdC9BLMlOc6BI3QhBGUoPnrG/s1600/_DSC0345.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5Sclti3K8v4SIZpQdGFh8PpmiGBYisLUEETcckIyDpNodwBavsXGNmsMKDCbQQoaCCdcuAdMRJckxSd-EK2VbHZyE2LDXFoTWQOFreUNONUxd23sCRnzaLdC9BLMlOc6BI3QhBGUoPnrG/s1600/_DSC0345.JPG" height="400" width="265" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<b>10. I puffi</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Non tutti sanno che il Belgio è la patria dei Puffi e ovviamente potete visitare anche il <b>Villaggio </b>tematico oppure comprare un souvenir al negozio puffoso. Io mi sono accontentata di una foto ricordo sotto la grande statua che si trova vicino alla <b>Stazione Centrale</b>.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<b>Peyo</b>, il loro creatore, era di Bruxelles e il racconto della nascita delle piccole creature blu mi fa un po'pensare allo spirito di questa città così particolare. Si racconta infatti che per farsi passare una saliera, Peyo disse a un amico <i>"Passami quel puffo!"</i>, inventandosi una parola che ricordasse la forma dell'oggetto. L'altro gli rispose <i>"Ecco il tuo puffo, poi ripuffalo al suo posto!"</i> e per uno scherzo, per un gioco, nacquero i Puffi, personaggi amati da bambini di tutte le età.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Booktrack del viaggio: <i>Igiene dell'assassino </i>di <b>Amélie Nothomb</b>, una simpatica e nera scrittice belga</div>
</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-73722023933800299042015-01-15T19:22:00.000+01:002015-01-16T14:48:58.153+01:00Torino: cosa ho fatto in un giorno<div style="text-align: justify;">
Avere solo un giorno per visitare <b><a href="https://www.facebook.com/media/set/?set=a.558680880934880.1073741846.170987286370910&type=3">Torino</a></b> è un gran peccato, perchè proprio quando ti abitui alla sua atmosfera algida e misteriosa, arriva il momento di salutarla con una strizzata d'occhio. Forse ci tornerai, forse no, ma la città non può lasciarti indifferente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono arrivata a Torino all'ora di pranzo, alla <b>Stazione Porta Nuova</b>. Raggiungerla con il treno è la soluzione più comoda ed economica, se non si vuole uscire dal centro città. Ho scelto il <i>Freccia Rossa</i>, approfittando delle tariffe scontate del <b>Sabato 2x1</b>, ma anche le offerte di Italo sono molto convenienti.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2Pw1NAC6i3RykovJShhyphenhyphenuMfv8tXU4_88WQyJgOZ2xNDgHDXCDLG-B0ov1eXtyL7GY38SQedh-_2JqJE8xg1uIYElJZiyi8k0IDKCcxZHTKv7qQj7yHdT91dEC7-W8s0DiDRH63-B60mZK/s1600/SAM_5255.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2Pw1NAC6i3RykovJShhyphenhyphenuMfv8tXU4_88WQyJgOZ2xNDgHDXCDLG-B0ov1eXtyL7GY38SQedh-_2JqJE8xg1uIYElJZiyi8k0IDKCcxZHTKv7qQj7yHdT91dEC7-W8s0DiDRH63-B60mZK/s1600/SAM_5255.JPG" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
La prima cosa da fare è capire come vi sposterete durante il vostro soggiorno. L'autobus era per me quasi un obbligo, visto che l'ostello in cui dormivo non era centralissimo. In questo caso, il <b>ticket giornaliero</b>, che permette di muoversi con autobus, tram e metro per 24 ore dalla prima convalida, costa<b> 5 €</b> ed è conveniente rispetto al biglietto singolo che ha una durata di 90 minuti e costa 1.50 €.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ed arriviamo alla visita della città vera e propria: dovrete fare un'attenta selezione, in linea con i vostri gusti, perchè Torino è una città ricca di monumenti e musei da visitare. Se il tempo è poco, dedicatelo a quello che vi interessa di più e non a quello che la guida consiglia come "da non perdere".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per questo, ho escluso il famosissimo Museo Egizio: non sono appassionata di quel periodo storico e avendo davvero poche ore a disposizione, le ho occupate con tante passeggiate ed un solo museo. </div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-CIy3AKQ3npWIkHdRaOj0lDU85pf8dyX9OoNb38nmmjaeAPBCpuHmcWkL7UcXYLj_etUf-JUstXZ-DqmHPvMaZbMbpY4Zc-7SsQ-aKwMaMAoatwRziGhP5pfJW34RfmLfTeIdVjUBiFb_/s1600/SAM_5228.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-CIy3AKQ3npWIkHdRaOj0lDU85pf8dyX9OoNb38nmmjaeAPBCpuHmcWkL7UcXYLj_etUf-JUstXZ-DqmHPvMaZbMbpY4Zc-7SsQ-aKwMaMAoatwRziGhP5pfJW34RfmLfTeIdVjUBiFb_/s1600/SAM_5228.JPG" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
La tappa iniziale è stata <b>Piazza Castello</b>. Evito l'etichetta "da non perdere", perchè l'ho appena denigrata, ma... questa piazza è Torino. E'elegante e minimale, sebbene ospiti due palazzi ricchissimi, <b>Palazzo Reale</b> e <b>Palazzo Madama</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il primo è la storica residenza della famiglia sabauda. E'visitabile ed è adiacente a un giardino privato, che ha le parvenze di un bosco. Il secondo invece ha origini antichissime, perchè si ricollega alla costruzione della Porta Decumana cittadina in epoca romana ed oggi ospita il <b>Museo civico di Arte Antica.</b> La piazza si collega al salotto piemontese, <b>Piazza San Carlo</b>, di elegante forma rettangolare sul quale si affacciano caffè storici. </div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil2bdf9Jp-is92g07dsaG_XFk_6-9R3WkULPMCHqqCmdQMAYpLAwjv7G46PAd-FJEdZqJFc6rFEWr1aea36qlkpWNJ1T9I0LPPmPR32MmV08sgsbmic7byb9ZzmWY9ypZLzOiMp1Kyu2Ad/s1600/SAM_5257.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil2bdf9Jp-is92g07dsaG_XFk_6-9R3WkULPMCHqqCmdQMAYpLAwjv7G46PAd-FJEdZqJFc6rFEWr1aea36qlkpWNJ1T9I0LPPmPR32MmV08sgsbmic7byb9ZzmWY9ypZLzOiMp1Kyu2Ad/s1600/SAM_5257.JPG" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Da lì poi se si prende <b>via Po</b>, raggiungete, dopo una camminata di circa quindici minuti, il fiume omonimo, che è poi il fiume d'Italia. Se avete di passeggiare, il lungo Po offre scorci suggestivi e di notte si anima di localini. Proseguendo per un altro chilometro, raggiungerete il <b>Parco del Valentino</b>, simbolo della città al pari della mole.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Oltre al ricco patrimonio arboreo, potrete ammirare anche il bel <b>Castello del Valentino</b>, il borgo medievale e il giardino roccioso. Consiglio la passeggiata solo con la bella stagione, perchè la zona è ovviamente molto ventilata ed umida.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAfN-Slzzs5fhrE7L3fyU2bYWAY5L79OTpC9kBAwSlYKsMS72vWkhP-f-5twWR030R0lhNbx8E_UwEbT2SSbSd1rex-VWbyin2nKPd6-6YDkietUXUMlsepM8VMian68fjYkrXID32Gjdw/s1600/SAM_5217.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAfN-Slzzs5fhrE7L3fyU2bYWAY5L79OTpC9kBAwSlYKsMS72vWkhP-f-5twWR030R0lhNbx8E_UwEbT2SSbSd1rex-VWbyin2nKPd6-6YDkietUXUMlsepM8VMian68fjYkrXID32Gjdw/s1600/SAM_5217.JPG" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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Tornando in centro, nel periodo natalizio, l'altra cosa da fare è alzare gli occhi: il progetto comunale delle<b> <a href="http://www.comune.torino.it/torinoplus/bm~doc/luci_2014.pdf">Luci d'Artista</a> </b>è davvero una meraviglia. Rende le strade un po'più fiabesche e colorate. Sportivi che si arrampicano sui palazzi, alberi di Natale stilizzati che riempiono le vie, costellazioni visibili senza telescopio. Ecco, ogni anno varrebbe una visita per osservare le novità.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvlKVigDOc0QY2KgT2zd3ixPrLl0RPV5EkMJSh3yaMaXbgaGuUx_K-vjsJiVYNSecwCO5CNKYVJN2-3Cy3lnWRbbtPVRemVmwvZke5DNGix8LWj0fQeUCh5n6yO_Mz_TYcJqjEdsztVpPZ/s1600/SAM_5227.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvlKVigDOc0QY2KgT2zd3ixPrLl0RPV5EkMJSh3yaMaXbgaGuUx_K-vjsJiVYNSecwCO5CNKYVJN2-3Cy3lnWRbbtPVRemVmwvZke5DNGix8LWj0fQeUCh5n6yO_Mz_TYcJqjEdsztVpPZ/s1600/SAM_5227.JPG" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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A questo punto, un'altra cosa da fare è prendere un caffè. Sapevate che quello storico di Torino si chiama <b>Bicerin</b>? Esiste anche il caffè omonimo che dal Settecento lo prepara, ma nel centro storico quasi tutti i bar lo offrono ai loro clienti. Il Bicerin, termine dialettale per indicare <i>bicchierino</i>, è una bevanda ricavata dalla mescolanza di caffè, cioccolata e crema di latte. Una vera goduria per il palato, soprattutto se dovete ristoravi anche dal freddo!</div>
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<br /></div>
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E ora termino con il museo che ho scelto per le mie 24 ore a Torino: il<b> </b><a href="http://www.museocinema.it/index.php?l=en"><b>Museo Nazionale del Cinema</b> </a>, ospitato nella splendida <b><a href="https://www.facebook.com/media/set/?set=a.561852097284425.1073741847.170987286370910&type=1">Mole Antonelliana</a></b>. Non fate come me, prenotate i biglietti da casa, magari con la combinazione dell'ascensore che fa raggiungere la cima della Mole. Ho rischiato di fare una fila di 3 ore per visitarli entrambe, ma alla fine le ore contate mi hanno fatto dirigere verso la fila per "solo museo" e sono entrata dopo pochi minuti.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwC0wFqBZr8LuhD5INmFVG7XbhINehbcuKmAbKtEjbjqvYZh1rgRw4Whqn8dwHRwKy1J66ZOv2c-w0E_LI8VMweKU7v4tbPVZ6LwEoEEVHlydB3KWk9SlsENSEj79X4q-jEPzoAnQ2wb__/s1600/20150103_105554.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwC0wFqBZr8LuhD5INmFVG7XbhINehbcuKmAbKtEjbjqvYZh1rgRw4Whqn8dwHRwKy1J66ZOv2c-w0E_LI8VMweKU7v4tbPVZ6LwEoEEVHlydB3KWk9SlsENSEj79X4q-jEPzoAnQ2wb__/s1600/20150103_105554.jpg" height="400" width="300" /></a></div>
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Il biglietto intero costa <b>10 € </b>e li vale tutti. La parte iniziale si occupa dell'archeologia del cinema, con postazioni interattive dove testare in prima persona queste esperienze rudimentali di immagini animate. Indovinate quali erano le foto che passavano nella macchina, posizionata in questa camera a luci rosse vietata ai minori? ;)</div>
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhURegDhvUIZeCUqJAbnxH3YG8khGWnPiyJErrF5ouwyAziEQEC-KNDBp-umjzKlnylGeQECxceQo_zQjG_EIMd17-X3lDIGNHGwp2feKQSYc3k9lYJ35ER6RiE_gWHGx22N31CKzv0g_lL/s1600/SAM_5277.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhURegDhvUIZeCUqJAbnxH3YG8khGWnPiyJErrF5ouwyAziEQEC-KNDBp-umjzKlnylGeQECxceQo_zQjG_EIMd17-X3lDIGNHGwp2feKQSYc3k9lYJ35ER6RiE_gWHGx22N31CKzv0g_lL/s1600/SAM_5277.JPG" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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La zona successiva era poi un enorme OHHHH!!! Sono stati ricostruiti i set dei maggiori generi di film: western, fantascienza, horror, cartoon. Ogni volta che varchi una porta sembra di essere trasportati in un altro mondo. Per riposarsi, non c'è altro da fare che stendersi sui comodissimi lettini, posti al centro della "piazza"con vista cupola della Mole e rilassarsi ascoltando musica classica.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi37MrPuUL9QPrelEW_jHvXDjQ-XmOQdR8EeKRnpe6XXDvSdFVbYy40FMDPqKxO119XgRKLp6I6fcfrkKQqLmBaYhK73Vyd4Dlm3dLTLoa3jA_sGXLvp-JD8uHYJq4Q2-apwjqOQisFcVvW/s1600/SAM_5288.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi37MrPuUL9QPrelEW_jHvXDjQ-XmOQdR8EeKRnpe6XXDvSdFVbYy40FMDPqKxO119XgRKLp6I6fcfrkKQqLmBaYhK73Vyd4Dlm3dLTLoa3jA_sGXLvp-JD8uHYJq4Q2-apwjqOQisFcVvW/s1600/SAM_5288.JPG" height="400" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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L'esposizione proseguiva con cimeli e poster dei film più famosi fino a giungere alla mostra temporanea dedicata a Sergio Leone. Un posto unico e questa volta lo dico<i> "da non perdere"</i>.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-65896389943484276892015-01-05T19:55:00.000+01:002015-01-07T14:53:14.470+01:00Relax a Rapolano Terme<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Comincio l'anno scrivendo dell'ultima meta del 2014:<b> Rapolano Terme</b>. Avevo bisogno di staccare e di rilassarmi e ho scelto di passare una giornata all'insegna del riposo forzato vicino casa. La cittadina infatti si trova a pochi chilometri da <b>Siena</b>.</div>
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<br /></div>
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Le <a href="http://www.termesangiovanni.it/it/index.html"><b>Terme di San Giovanni</b></a> mi erano state raccomandate da diversi amici e alla fine della giornata non mi hanno affatto deluso: ne sono uscita nuova e con una pelle morbidissima. Innanzitutto il complesso è davvero bello, sia all'interno sia all'esterno.</div>
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<br /></div>
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Questo ovviamente non guasta: fare un bagno caldo osservando le colline toscane non può che migliorare l'umore. Sono poi ben organizzate e adatte ad amiche in fuga dalla città, a famiglie e a coppie in cerca di un week end romantico.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6lqg21eLyqxLc7OL4hV17JXKM9ZFhPK1ht5XEc6WSlaamvjSFAH9IN5df8LrqjavxezJVrDCw7x15MISPtvUos8sLll2iGOKWfb244Pf3UgXxOb9PM9C0gceqwhP_vXkkG6HMESFT_OPj/s1600/IMG-20141228-WA0005.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6lqg21eLyqxLc7OL4hV17JXKM9ZFhPK1ht5XEc6WSlaamvjSFAH9IN5df8LrqjavxezJVrDCw7x15MISPtvUos8sLll2iGOKWfb244Pf3UgXxOb9PM9C0gceqwhP_vXkkG6HMESFT_OPj/s1600/IMG-20141228-WA0005.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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Sono infatti collegate con il vicino hotel, ma io ho fatto il biglietto per un ingresso giornaliero festivo a <b>17 €</b>. Include solo l'ingresso alle piscine, ma si possono prenotare trattamenti benessere aggiuntivi. Con una caparra di <b>5€</b> potete prendere un lucchetto per riporre i vostri oggetti personali negli armadietti degli spogliatoi: provate a lasciarci anche il cellulare, come ho fatto io...sarà quello il beneficio maggiore.</div>
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<br /></div>
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La <b>piscina interna</b> si trova in una stanza a legno e vetri per godere del panorama esterno. E'molto curata, ma nel giorno in cui ci sono stata davvero troppo affollata!!! C'erano davvero tante persone e confusione, anche nelle vicine stanze relax, dove i lettini sono a pagamento.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoHn7ARJ3GBC2nN5oBgRxdyIgyspZZQSkBRbazXZCtErDnTFxN5mbB0m2V5a1wzVf5CbG78BWlMN1SKbv37YziUt6Pd_V4s3-Jchqk_QwQ0g2hlyDXFpsyxqNZ51TssltV-iaVC1cp7ADs/s1600/IMG-20141228-WA0002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoHn7ARJ3GBC2nN5oBgRxdyIgyspZZQSkBRbazXZCtErDnTFxN5mbB0m2V5a1wzVf5CbG78BWlMN1SKbv37YziUt6Pd_V4s3-Jchqk_QwQ0g2hlyDXFpsyxqNZ51TssltV-iaVC1cp7ADs/s1600/IMG-20141228-WA0002.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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Sono quelle<b> esterne</b> la vera meraviglia e vi assicuro che sono riuscita a farci il bagno in una giornata di dicembre in cui le temperature rasentavano lo zero (era prevista neve). Sul fondo si trova un che la gente si metteva sul viso...io non ho avuto il coraggio, perchè sono un po'schifiltosa, ma la mia pelle ha beneficiato lo stesso delle acque terapeutiche.</div>
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<br /></div>
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Ultima nota positiva: il bar. Abbiamo pranzato al self service, che propone una quantità di piatti variegata con un occhio al bio (fate attenzione al dispencer di caramelle). I prezzi sono nella media e tutto era molto buono...specialmente i dolci! </div>
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Le terme sono aperte anche in notturna, con tariffa agevolata e possibilità di cena a bordo piscina. Magari la prossima volta opterò per questa scelta.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikco-spoa6yM4CV3Jz5UfuwB0eDoGjRQ9wy3x1SU5UAucX4-_8UEmDFcyZqE4MOzhtNOgUxLMDiNNIakUFkq-Pf3KvXHv1_B0mFp3gm1eRGnTDElseVry5W4fsq2ZN-2XiPI40Ua8kPRLS/s1600/IMG-20141228-WA0010.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikco-spoa6yM4CV3Jz5UfuwB0eDoGjRQ9wy3x1SU5UAucX4-_8UEmDFcyZqE4MOzhtNOgUxLMDiNNIakUFkq-Pf3KvXHv1_B0mFp3gm1eRGnTDElseVry5W4fsq2ZN-2XiPI40Ua8kPRLS/s1600/IMG-20141228-WA0010.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2568913870203100133.post-84174521257082022792014-12-30T10:46:00.005+01:002014-12-30T10:48:50.802+01:00Traveldreams 2015: sogno e son desta...<div style="text-align: justify;">
Il 2014 è stato un anno difficile per diversi motivi e anche se la voglia di viaggiare non è mai passata, per me è stato benefico <a href="http://gitarelleggiando.blogspot.it/2014/10/il-piacere-di-restare.html"><b>restare</b></a>. Una volta partivo per scappare da una città che sentivo troppo stretta, dalla noia quotidiana, ma con i miei 30 anni suonati (sì, ne vado orgogliosa), parto per arricchire il mio "tutti i giorni".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La settimana di lavoro diventa più bella se ripensi alle verdi colline che hai avuto la possibilità di vedere al tramonto nel fine settimana. La fila in banca ti sembra meno pesante se ricordi i ritmi di vita che scandivano il tempo in montagna.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco, questo è il modo in cui voglio viaggiare quest'anno. Voglio portarmi addosso quei posti che visiterò. Nei primi del Novecento si sarebbe detto che vorrei migliorare la mia <i>Weltanschauung</i>, ma nel 2015 il discorso diventa più complesso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E ora passiamo al sodo: quali mete sogno? Beh, in Italia, mi sono rimaste indietro alcuni obiettivi del 2014, come <b>Pienza</b> e i <span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 20px;"><span style="font-family: inherit;"><b>Giardini di Castel Trauttmansdorff</b>, ma ci aggiungo anche il borgo di artisti laziale di <b>Calcata</b> e la<b> Festa della Lavanda a Venzone</b>. I posti più nascosti con tesori inaspettati sono sempre i miei preferiti: parlare con la gente del posto, camminare su viuzze deserte...</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 20px;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 20px;"><span style="font-family: inherit;">Volo basso, perchè quest'anno strizzo l'occhio soprattutto all'Europa e alle mie amate <b>capitali</b>. Comincerò subito sfruttando un regalo inaspettato e chissà di non poter continuare a visitare quelle città così diverse, ma appartenenti alla stessa comunità. Vorrei mettermi alla prova con il mio tedesco, tornare in Spagna a bere vino rosé e camminare con lo zaino sulle spalle.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 20px;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #141823;"><span style="background-color: white; line-height: 20px;">Di sicuro, vorrei coccolarmi con un viaggio tutto mio, vorrei <b>partire da sola</b>, vedere quello che mi va senza scendere a compromessi, mangiare quando voglio e sorridere a un cielo che non conosco.</span></span><br />
<span style="color: #141823;"><span style="background-color: white; line-height: 20px;"><br /></span></span>
<span style="color: #141823;"><span style="background-color: white; line-height: 20px;">Ma provate a chiedermi di partire con voi e vedrete che non rimarrete delusi! ;)</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 20px;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 20px;"><span style="font-family: inherit;">E poi...chissà...esiste tutto un mondo per viaggiare!</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07523263041950822542noreply@blogger.com0