domenica 25 maggio 2014

Prato: un week end nella mia città

Questo fine settimana ho deciso di rimanere a casa, complici le elezioni e il compleanno da festeggiare con gli amici. ;) Viaggiare è il motore della mia vita, ma ogni tanto fermarsi e assaporare i luoghi in cui si è cresciuti, magari passeggiando e osservando, scoprendo angoli nascosti e riscoprendo scorci che non ricordavano, mi serve per capire la grande fortuna che ho avuto nel nascere nella bella terra che è la Toscana.

Prato è una città industriale, di origine medioevale, con il suo bel Duomo in marmo (di Prato, appunto) e la sua cerchia muraria. Non è molto famosa per il turismo e la vicinanza all'imparagonabile Firenze non aiuta. Eppure sta tirando fuori quel fascino delle città nascoste, dove i suoi abitanti non hanno mai avuto il tempo di fermarsi a osservarne le bellezze perchè c'era da lavorare, ma ora, con la crisi, si può trovare un attimo per rilassarsi e alzare la testa a guardare quello che Prato ha da offrire.

Insomma, Prato non è bella, è un tipo.

Questi giorni sono stati densi di appuntamenti e vedere il centro storico così vivo e pieno di gente è sempre un piacere. Innanzitutto, da buona amante dell'arte contemporanea, mi sono goduta le opere di Prato Contemporanea, disseminate in giro per la città fino a luglio.

Il restyling del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci è quasi giunto al termine e per questo si è iniziato a "sensibilizzare" la cittadinanza con installazioni gratuitamente fruibili al pubblico, poichè posizionate in luoghi strategici. Prime fra tutti, le mura che si sono vestite a festa con un mantello di magliette colorate; il Cassero medioevale illuminato dal Passo della luce, il Palazzo Datini rallegrato dai balli colorati della Danzatrice e la Piazza Buonamici, dove una sognatrice apre gli occhi al calar delle tenebre.


Fino a questa sera, via Santa Trinità invece è la sede della prima edizione della manifestazione Street Food, dove una mappa d'Italia presenta le varie specialità take away di ogni regione e inaugura la passeggiata tra i banchetti pieni di prelibatezze da mangiare sul posto.

Dagli arrosticini abruzzesi alla piadina romagnola, dalla porchetta di Ariccia alle bombette pugliesi: la scelta è davvero varia, anche se i prezzi non tanto popolari. Il mio consiglio è sempre lo stesso: condividete per poter assaggiare più cose e spendere meno. Le panchine e i tavoli sono stati ricreati con balle di fieno, dando alla via un'atmosfera più tranquilla e campagnola. Un dj set accompagna la serata all'insegna del buon cibo.

Il piatto più insolito che ho provato è stato il chocokebab, una crépe strapiena di scaglie di cioccolata, nutella e panna montata: adatta solo agli stomaci resistenti! Però ricordatevi Il mondo iniziò con un peccato di gola: il motto degli street fooders è scritto ovunque.


Anche la Festa dell'Energia alle Cascine di Tavola terminerà in serata e prevedeva l'evento Voliamo con i colori, una manifestazione a carattere nazionale di appassionati di aquiloni. Non avrei mai creduto di divertirmi tanto in un pomeriggio a tutto relax, distesa al sole del parco. 

Gli aquiloni hanno iniziato ad alzarsi a decine: tra quelli dei bimbi più semplici e con le figure di cartoni animati, si confondevano quelli professionali dalle forme più disparate. Un orsetto, una rana con girino a seguito, un cuore e persino un enorme David di Donatello ornato con i gigli fiorentini sormontavano il cielo del Pratone delle Cascine.

Oltre al punto ristoro e alla bancherella dove poter acquistare gli aquiloni, tanti laboratori per i bambini. Questa volta ho solo osservato, ma chissà che non decida di cimentarmi alla prossima aquilonata con una mia coloratissima creazione! ;)


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