mercoledì 17 settembre 2014

Vivoli, il Gelato di Firenze

A Firenze Vivoli è il Gelato: è consigliato in tutte le guide di tutto il mondo, è elencato tra le cose da fare in città, è un must, c'è poco da fare. Se passeggiate tranquilli nei dintorni di Santa Croce, capiterà che un turista vi chiederà in italiano stentoreo dove si trova la famigerata gelateria.

Se vi è capitato di chiederlo a me, sarete rimasti delusi, perchè non lo sapevo. Ebbene sì, lo ammetto, fino a ieri non ero mai stata nella mecca del gelato fiorentino, restia come al solito dai posti preferiti dalla massa. Però ieri pomeriggio l'ho provato.

Innanzitutto, ho capito perchè tutti chiedessero indicazioni: il locale si trova in una stradina interna e non è segnalato da insegne visibilissime, come ci si potrebbe aspettare. L'entrata è sobria e una volta varcata la soglia, ci si trova in un bar di una volta, un posto elegante e senza fronzoli.

Vivoli è la gelateria più antica di Firenze. Negli anni Venti la Latteria Vivoli si cimentò nella produzione di gelato, andando a prendere il ghiaccio sopra la Vallombrosa. Fu solo negli anni Sessanta e Settanta che arrivò il successo e la proverbiale fila che ingombra tutta la strada.

I gusti non sono tantissimi e le coppette non sono giganti. La mia coppettina da 2 € nella foto era appena presa, anche se sembra già a metà ;) Probabilmente fa parte del gioco: è la qualità che conta davvero. E la qualità c'è, ve lo assicuro.

Ho preso cioccolato ricco, davvero buono, e Festina Lente, un gusto inaspettato che porta il nome del proverbio romano "Affrettati lentamente". Zenzero e agrumi, un sapore nuovo, inventato nel 2010 per il Festival del Gelato che si tiene ogni anno in città.

Dal frigo, anche le Sacher e le torte di mele avevano un aspetto invitante: le proverò in inverno! 

Vivoli insomma tiene alta la sua fama e se vi trovate a Firenze, andateci, anche solo per passeggiare nelle viuzze interne, piene di negozietti artigianali carinissimi, e per capire se è davvero marmato, come esclamò la Teresina di Marasco, il menestrello vernacolare della città.


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