venerdì 3 maggio 2013

Pitigliano shopping

Mi aspettavo di trovare in Pitigliano l'ennesimo borghetto toscano, grazioso arroccato sul monte e da lontano, a parte la suggestione del tufo, non mi sembrava di sbagliarmi tanto. Dopo cinque minuti che camminavo tra le sue vie, ho capito che non avevo proprio capito niente...


Foto di Francesco Bartolini
Ho trovato una cittadina, invasa sì dai turisti, ma animata da una grande creatività e dalla unicità dei suoi scorci pittoreschi. Le radici di Pitigliano, strettamente connesse a quelle delle vicinissime Sovana e Sorano, hanno origini antichissime e le testimonianze etrusche nella zona sono innumerevoli. Guardando a fondo la storia della città si intreccia in un'architettura mista di stili, ma del tutto unica nel suo genere.

Foto di Francesco Bartolini
Ogni angolo nasconde un particolare intrigante, dalla zona ebraica della Piccola Gerusalemme, alla statua inneggiante un porcellino. E ogni scorcio di vicoletto meriterebbe una fotografia.


Prima di arrivare, consiglio una fermata al decentrato Tommasi Wine Shop, un negozietto scavato nella roccia, dal quale si gode di un'ottima vista della città. Gli ottimi vini prodotti dal dalla compagnia veneta vengono realizzati in Toscana, seguendo la tradizione locale. Una chiacchierata con il gestore, che ci ha fatto provare qualche bicchiere, ci ha fatto capire il panorama delle aziende vitivinicole toscane di oggi.


Sono stata subito rapita dalla libreria Le Strade Bianche, che vende tutti i libri dell'editore Stampa Alternativa, economici e assai interessanti. Altrettanto curioso è l'arredamento del locale: i clienti vengono attirati da sedie- poltrone che sembrano realizzate con gambe umane. Scendendo al piano inferiore, in una delle numerosissime grotte di cui Pitigliano è ricca, si trova un laboratorio del riciclo,nel quale diversi artisti creano e vendono le loro opere con materiali di scarto. Si organizzano anche corsi a tema, per grandi e piccini.


Borse con pneumatici, orecchini con fili elettrici, portafogli realizzati con le carte dei pacchi di caffè. Ma è stato Il bello dell'imperfetto a farmi innamorare: quadri a tre dimensioni su superfici di legno, che altro non sono che vecchie cassette da frutta dipinte con le dita. I soggetti sono paesaggistici e sempre composti da oggetti riciclati. Un bel quadretto rosa, da soli 20 €, è tornato a casa con me, in ricordo di quel bel posto dove la cultura del fare trionfa.

Dopo qualche strada ci siamo imbattuti in un ritaglio di giornale che annunciava un fotografo che scattava foto "come nell'Ottocento", ma con sviluppo immediato. Abbiamo seguito l'indicazione e ci siamo ritrovati davanti uno strano tipo che, dietro ad un antico apparecchio fotografico, faceva mettere in posa una coppia che sopra ai jeans e alle felpe indossava vestiti da contadini di una volta. Poco più lontano un secchio di liquido per la stampa immediata. Insomma, se desiderata una foto nello stile "Casa nella prateria", a Pitigliano troverete anche questa possibilità.


Segnalo infine un altro negozietto artigianale, molto chic e ben arredato: in vetrina oltre a magliette, felpe e grembiuli, anche oggettistica da arredamento e saponette. Sulla targhetta bon ton è scritto: Studio artistico Lisart. Dimenticavo... il logo è un dolce maialino, che esclama "Maremma maiala"! Come resistere ad un souvenir talmente nostrano?


Bilancio della breve mattinata: un quadretto del Bello dell'Imperfetto, un librino di cucina pitiglianese e uno sulle gesta Horst Fantazzini della Stampa Alternativa, una maglietta verde sulla quale è scritta la mia imprecazione preferita... A questo punto, un buon pranzetto (consigliatoci dalla commessa di Lisart) è d'obbligo.

Eccoci al PanCaciUa, Pane Cacio e Uva, dove abbiamo preso un bel tagliere con salumi e formaggi tipici, accompagnato da due calici di rosso di Sovana. Un buon posto, caratteristico e proprio di fronte all'acquedotto, in posizione centrale, dove fare degustazioni d.o.c. Prezzi nella media e personale gentile, consigliatissimo anche per pause veloci, come la nostra.



via Zuccarelli 25, Pitigliano

Studio Artistico Lisart possibilità di acquisti on line
via Roma 99, Pitigliano
0564 620403

via Cavour 32, Pitigliano
0564 616002

mercoledì 1 maggio 2013

Parco Regionale della Maremma

Il motto del Parco della Maremma è "Natura, cultura, avventura": sintesi perfetta di quello che abbiamo trovato tra boschi e spiagge percorsi durante la nostra visita.


Siamo arrivati al Centro Visite di Alberese, dove abbiamo chiesto informazioni per un percorso abbastanza semplice e non troppo lungo, visto che di fuori piovigginava. Ci è stato consigliato il percorso A2, delle Torri, che prevedeva un tracciato di circa 7 chilometri da realizzare in 3 ore. Il biglietto costa 10 euro, per gli adulti.



Le possibilità di visita sono comunque tantissime, diversificate in base alle necessità e alle stagioni. Esistono itinerari didattici, semplificati per i bambini; si può richiedere una guida, obbligatoria per alcuni percorsi e in alcuni periodi dell'anno; si può scegliere tra piedi, carrozza, cavallo o bicicletta; ci sono opzioni fattibili anche per i portatori di handicap.


Viene consigliato, oltre a un'attrezzatura adeguata, comprensiva di scarpe da trekking, di portare con sè anche acqua e viveri. All'interno dello shop del Centro Visite, oltre a souvenir e libri, si possono comperare anche prodotti tipici, come affettati o salumi, e abbigliamento tecnico per le camminate.


Un autobus navetta ci ha portato all'inizio del nostro sentiero, a Pratini. L'A2 è di sicuro uno dei percorsi più battuti, sia per la semplicità sia per l'attrattiva turistica. Infatti prevede il raggiungimento della Torre di Castelmarino, la discesa verso la bianchissima spiaggia e la risalita verso la Torre di Collelungo.

Le Torri sono antichi ruderi, carichi di storie e leggende popolari, raccontati nei diversi pannelli che si trovano lungo il cammino. Gli arbusti, gli alberi e le specie animali che si incontrano sono tantissimi e ben fatta è la app per Android, nella quale immettendo le caratteristiche di una determinata foglia o di un determinato insetto, si conoscono i nomi e le caratteristiche dell'albero a cui appartiene o della tipologia faunistica appena osservata. Sicuramente divertente per i bambini.

Foto di Francesco Bartolini
Passare dal ciottolato alla macchia mediterranea, fino a giungere alle paludi e al mare è un trionfo per di colori, odori, suoni. Il silenzio del Parco fa sentire protetti e liberi. Si riscopre il piacere di salire in cima un colle e fermarsi ad osservare l'orizzonte, i disegni degli alberi dall'alto, una mandria di vacche maremmane al pascolo.


Si riscopre il valore della natura al Parco dell'Uccellina.


via del Bersagliere 7-9, Alberese (GR)
0564 393 211


martedì 30 aprile 2013

Buratta: gastronomia, agriturismo, e...

Diretti verso Talamone, abbiamo chiesto consiglio a Maurizio del b&b Alice, dove soggiornavamo, per una cena tipica, "alla buttera". Subito ci ha indirizzati verso Buratta, un posto un po' spartano, a suo dire, ma dove si mangia alla maniera maremmana.

Abbiamo deciso di seguire l'indicazione. Ci siamo diretti verso questo vialone alberato, addentrandoci sempre di più nella campagna alle spalle di Talamone. L'agriturismo si trova infatti all'interno dell'area protetta del Parco Naturale della Maremma. Il parcheggio ci è subito apparso pieno e ci siamo pentiti di non aver prenotato, ma il gestore ha detto che rimanevano dei posti all'aperto e vista la bella serata, abbiamo accettato. Comunque vi consiglio di prenotare.

Buratta non è solo un agriturismo, ma è anche maneggio e gastronomia, che apre a pranzo e dalle 20 in poi. 



Arrivati verso le 19,30 abbiamo ingannato l'attesa, godendoci il panorama e passeggiando tra i box degli elegantissimi cavalli maremmani. Prenotando per tempo, è possibile organizzare uscite con gli animali.



Il punto ristoro è composto da un tendone che si è subito riempito di famiglie con i bambini e di una zona con tavolini di legno all'aperto, dove eravamo gli unici ospiti assieme al cagnetto Buratta, che non ci ha mai abbandonati per tutta la cena.

Se volete mangiare in una trattoria classica, questo posto non fa per voi. Non ci sono camerieri e in realtà non esiste ristorante. Bisogna andare alla gastronomia, scegliendo tra primi, secondi e contorni tipici e un megafono chiamerà il nostro nome quando i piatti saranno pronti.

Nel frattempo, possiamo apparecchiarci il tavolo con tovaglia e stoviglie di carta e plastica e ordinare l'antipasto a disposizione al bancone dell'alimentari. Salumi, formaggi locali, verdure sottolio sono serviti in base al desiderio dei clienti. L'antipasto viene pagato in base al peso, proprio come si comprassero i prodotti in una gastronomia: chiudete la pancia e fate comandare alla testa, altrimenti il conto da pagare sarà salato. 

Noi siamo stati bravi e abbiamo preso 2 fette di finocchiona, 2 tipi di formaggi e 2 tipi di salami, spendendo sugli 8€ circa.


Consiglio il vino, economico e gustoso. Se vi fate lasciare il tappo, potrete portare quello che rimane a casa.


Abbiamo proseguito con le tagliatelle al sugo di cinghiale, il maialino arrosto (una vera e propria delizia), patate arrosto e un dolce alla ricotta.


Spesa totale, sui 25 € a testa

Unica pecca: non si finirebbe mai di mangiare e le porzioni sono abbondantissime!

Un posto carino sia per i bambini sia per i gruppi di giovani, ma anche per una bella cenetta romantica... proprio come è stata la mia! 


via delle Casacce, Dicioccatone, Talamone (GR)
0564.885614 (Adriana)




lunedì 29 aprile 2013

Toscana da scoprire

A volte uscire dalla strada principale può arricchire il viaggio, anche se lo si allunga di qualche chilometro e di qualche strada tortuosa. Così ci è capitato il 25 aprile, bloccati nel traffico al di sotto di San Rocco a Pilli (Siena), abbiamo imboccato la Strada Provinciale 23 verso Rosia, senza troppe pretese.

In realtà si è rivelato un itinerario nel viaggio, improvvisato ma non meno interessante.

La prima nostra tappa è stata Frosini, un antico castello abitato probabilmente dai Templari, un borgo minuscolo e quasi dimenticato anche dai suoi pochissimi abitanti. 


Il fascino malinconico del posto cattura il visitatore e viene da chiedersi quanti posti esistano in Italia come questo, così belli ma non inglobati nei circuiti turistici. Una passeggiata tra le due chiesette regala scorci suggestivi della campagna toscana.

 



Proprio sulla strada un affollatissimo paninaro attraeva una comitiva di motociclisti, ma non ci siamo fermati ed abbiamo proseguito imbattendoci nel Parco dell'Amaioni, un punto ristoro in legno a circa 2 chilometri da San Galgano dove poter fare comodissimi pic nic. Pentiti di non avere con noi il pranzo a sacco, abbiamo tirato dritto per poco: dall'altra parte della strada sorgeva il bel Parco Roberto Ciulli, abbellito da statue di arte contemporanea. La località è Monticiano e dista circa 10 minuti da Frosini.



Andando avanti, dopo una decina di chilometri, siamo arrivati a Torniella, una frazione del Comune di Roccastrada, in provincia di Grosseto. Abbiamo deciso di fermarci per il pranzo, optando per la Trattoria Il Boscaiolo, che si affaccia sulla strada principale. I locali, colorati e rustici, erano accoglienti e senza troppi fronzoli. Il menù non offriva una grande scelta, ma tra piatti tipici e pizze ce n'era per tutti i gusti e i prezzi erano davvero bassissimi.


Abbiamo scelto una buonissima scamerita a soli 5 €, ma al tavolo accanto hanno portato dei tortelli che facevano venire l'acquolina in bocca.


Dopo il pranzo, abbiamo raggiunto Roccastrada, un suggestivo paesino arroccato sulla pietra trachite e caratterizzato dal colore grigio delle case che lo compongono. Una fontana in stile fascista e sculture contemporanee chiudono l'insieme. Nel centro un piccolo museo del vino e nei dintorni possibilità di visita a Parchi naturali, tecnologici e archeologici.

 



In una zona affollata da turisti, anche stranieri, prendere la macchina e dirottare verso località marginali può essere un buon espediente per uscire dalle cittadine tradizionali, ma spesso ipercaotiche, come San Galgano o Siena. Anche per chi arriva in aereo può essere semplice organizzare un tour del genere, combinando la ricerca di volo, alloggio e noleggio macchina su Expedia i biglietti aerei

Sicuramente uscire dalle mete convenzionali del turismo, riserva sorprese: a volte positive, a volte un po'meno. Le opportunità di svago e divertimento saranno di sicuro inferiori, ma è bello scoprire e riscoprire le potenzialità delle località minori italiane, ognuna unica nel suo genere e ricca di una storia, che vale sempre la pena ascoltare.


Ristorante Il Boscaiolo
via Senese 18, Roccastrada
0564 575023

Un pomeriggio a Orbetello

Orbetello è stata per me una vera e propria sorpresa. Cittadina posta nel mezzo alla laguna, che apre le porte per l'Argentario, è sempre citata come porto o luogo di passaggio per le vicine località turistiche, più patinate, ma per me meno vere, come Porto Ercole o Talamone.




Orbetello conserva la veracità di un posto di mare vecchio stampo, dove si mangia il pesce comperato dai pescatori e si passeggia su un corso che non ha la pretesa di essere favoloso.


I negozietti e i ristoranti si alternano in stradine tranquille e ordinate fino ad arrivare alla piazzetta del Duomo, uno splendido esempio di contaminazione di stili: gotico e cistercense si alternano, allietati da colori di dipinti contemporanei.



I punti di ristoro sono davvero tanti, ma consiglio la Gelateria Le Logge: oltre ai numerosi gusti "alla vecchia maniera", ci sono delle vere e proprie chicche, come zenzero e cannella, i numerosi tipi di pistacchi o di cremino. Una goduria!


Gelateria Le Logge
Corso Italia 78, Orbetello