lunedì 21 gennaio 2013

La Valle dei Cedri: libanese a Firenze

La Valle dei Cedri è un ristorante libanese a due passi da Piazza Santa Croce di Firenze. In una viuzza un po'nascosta ecco un portone in cui si entra in un ristorante semplice ma orientaleggiante, che di toscano ha conservato le travi a vista del soffitto, talmente belle e impossibili da mascherare. Vetrinette mostrano utensili tipici da cucina e una finestra, decorata con disegni color rubino, si affaccia sulla cucina.

Avevamo prenotato sul sito il nostro tavolo, ricevendo dopo poco una conferma mail e il nostro posto era proprio di fronte al bancone, nel vivo del locale.


Abbiamo scelto un piatto di antipasti misti con hummus (tutti molto buoni e ben serviti), burgol con ceci, una grigliata mista accompagnata da insalata mista, salsa all'aglio e patatine fritte. La carne ben cotta e marinata in maniera tipica era molto tenera e il gusto forte delle spezie si mescolava bene alla semplicità della cottura.


Infine dopo il mix di dolci (Baklawa, una tortina al cocco e pasta fillo ripiena di formaggio filante), un  bel tè per favorire la digestione...le porzioni erano davvero abbondanti!!!


La cena è stata alternata a esibizioni di una brava danzatrice del ventre, che si muoveva tra i tavolini, distraendoci dalla cena. Lo spettacolo è previsto ogni sabato sera. Per essere stata la mia prima volta a un libanese ne sono stata piacevolmente sorpresa: a metà tra la cucina marocchina e quella greca, è un'alternativa validissima a chi è amante delle spezie e vuole passare una serata diversa.

Prezzo circa 25 euro a testa: meritatissimi!


Foto di Margherita Vacca


La Valle dei Cedri
Borgo Santa Croce, 11  50122 Florence
055 234 6340

mercoledì 2 gennaio 2013

Goldene Rose Hotel, benessere e gusto in Valpusteria

L' Hotel Goldene Rose si trova nella piazza principale di Monguelfo Tesido, paesino situato in ottima posizione nella Valpusteria. Proprio di fronte alla chiesa, l'albergo è vicino a ristoranti, negozi, farmacia e supermercati, nonchè ai pochi bar della zona aperti in orario serale. Nelle vicinanze anche la casa natia di Paul Troger, artista altoatesino di cui si celebra il trecentenario: vale la pena fare una foto all'edificio in stile e ben conservato.




E'una costruzione tipica, arredata nei colori dell'oro e vanta il decoro di 3 stelle superior. Le camere in legno sono tradizionali e ben arredate, non vastissime, ma con un bel terrazzino. Anche i corridoi sono pieni di vetrine, soprammobili e poltroncine d'epoca e i quadretti di immagini di Monguelfo a inizio secolo scorso completano il clima retro chic.



La zona benessere è ben organizzata, con una grande vasca idromassaggio e una stanza relax con letture e piccolo ristoro per gli ospiti. Lo spazio adibito a saune, bagno turco e docce emozionali assomiglia a una baita locale. Asciugamani e ciabattine vengono offerte dall'hotel al check in.

La borsa per accedere al centro benessere

Il personale è molto disponibile e diverso materiale informativo sulla zona è a disposizione degli ospiti.

Ci sono poi le cene davvero deliziose: gli antipasti e le insalate non offrono molta varietà, ma i primi e i secondi sono degni di un ristorante vero e proprio. Tutte le sere è stata proposta una scelta tra zuppe o pasta tipica fatta in casa (gnocchi, spaetzle, ravioloni) e i secondi di carne erano tutti ben cucinati e presentati. Anche l'offerta di dessert era varia e sfiziosa.


A disposizione degli ospiti anche un bar, frequentato anche dalla gente del posto.


Hotel Goldene Rose
via Pusteria 5, Monguelfo Tesido (BZ)
+39 0474 944 113









sabato 15 dicembre 2012

Tamerò, il pasta bar di Firenze

Giovedì scorso in piazza Santo Spirito ha aperto i battenti un locale insolito e curioso, che è già entrato nel cuore di tanti fiorentini: il Tamerò. Al posto di una carrozzeria, è sorto questo "pasta bar", che al suo interno ha anche un palchetto per esibizioni live e oltre a pranzi e cene, offre anche aperitivi economici al banco.

Foto di Margherita Vacca
In perfetto street style, gli interni sono arredati in maniera curata ma allo stesso tempo informale: vecchi sacchi di caffè diventano cuscini, tag sui muri ripetono all'infinito il nome del locale, fotografie della vivacissima Santo Spirito sono appese alle pareti.

Per l'inaugurazione, oltre a un folto elenco di musicisti, il Tamerò ha puntato su un'iniziativa culturale, semplice ma d'effetto. Il 30 novembre ha infatti chiuso una delle storiche librerie fiorentine, la Edison, e gli ex dipendenti hanno liberamente offerto dei volumi dalle proprie collezioni personali per creare una bibliotechina per i clienti del ristorante.

Ieri sera lo abbiamo provato e nonostante un po'di caos per le ordinazioni, abbiamo passato una bella serata in allegria: simpatico il personale, originali i piatti di portati e pietanze ben cucinate con ingredienti freschi. Ovviamente la pasta fatta in casa era superlativa. Per un tagliere di formaggi, un piatto di pasta, acqua, vino, caffè, limoncello e dolce abbiamo speso 15 € a testa

Ah! Dimenticavo...la cucina è a vista e la si vede anche dall'esterno: un'idea geniale!


Tamerò
Piazza Santo Spirito 11r
Firenze
055 282596

venerdì 14 dicembre 2012

Natale in Trentino

Vivere il Natale in Trentino, ma soprattutto il periodo dell'Avvento, è un'esperienza che fa riconciliare con le tradizioni spesso dimenticate. Si è ancora molto attenti ai dettagli e alle "cose di una volta", a quelle piccolezze che rendono un regalo più curato e una festa diventa un modo per stare davvero insieme. Le piazze trentine sono infatti strapiene in questi periodi nonostante i tanti gradi sotto lo zero e le feste e i mercatini sono innumerevoli. 
  
Sono stata in Trentino per il Ponte dell'Immacolata e la prima festa in cui mi sono imbattuta è stata quella di San Nicola, il Babbo Natale del Nord. Nel piccolo paesino in cui dormivamo, Monguelfo, celebrazioni religiose e non hanno movimentato la vita tranquilla del borghetto.


Ci siamo subito imbattuti nei Krampus, grossi caproni con la faccia di diavolo, che passeggiavano minacciosi per la città, preannunciati da suoni di campanacci attaccati alle loro schiene. Non abbiamo subito capito perchè la gente correva al loro arrivo, ma dopo che ci hanno battuto sulle gambe i loro fasci di legnetti, ci siamo messi in fuga anche noi.

La tradizione infatti racconta che nel momento in cui San Nicola se ne va, lascia gli abitanti in mano dei diavolacci, i Krampus appunto, che altri non erano che i ragazzi del posto che ricercavano un po'di ricchezze e percuotevano le persone "cattive". Tra di loro era però nascosto il vero diavolo, riconoscibile dalle zampe caprine.Una leggenda un po'horror che ci ha incuriositi e il sabato pomeriggio eravamo tra la folla a Dobbiaco a goderci la spaventosa parata di Krampus: un raduno in piena regola, visto che ogni gruppo arrivava da una regione del circondario diversa.


Ci siamo poi sbizzarriti con i mercatini del Natale, un classico di stagione. Quello di Brunico ci ha un po'deluso per dimensioni e per merce in vendita, ma le scodelle di pane con gulash ci hanno ristorato. Lo potete visitare fino al giorno di Befana.


Il mercato di Trento è sicuramente il più grande della regione: oltre al nucleo delle bancarelle natalizie (molto caratteristiche sia nell'oggettistica, sia nella gastronomia), un grosso bazar ha invaso le strade del centro e un luna park per i bimbi era piazzato in un parcheggio vicino. Tanti erano i banchini di solidarietà con buoni prodotti a prezzi accessibili. Unico neo: la folla (vi consiglio di mangiare qualcosa al volo nelle bancherelle e di visitarlo nell'ora di pranzo quando gran parte delle persone convergono nei vicini ristoranti) e i pochi giorni rimasti per visitarlo (chiude per la vigilia di Natale).

Ci siamo spinti poi fino in Austria, a Lienz, ma anche in questo caso il mercato era davvero piccolo: meglio qualche compera nei negozietti vicini, in cui il Natale era il tema principale.


Date per il Natale 2014
Mercatino di Brunico: dal 28 novembre al 6 gennaio 2015
Mercatino di Trento: dal 22 novembre al 6 gennaio 2015
Mercatino di Lienz: dal 28 novembre al 24 dicembre 2014
Sfilata Krampus a Dobbiaco: 6 dicembre 2014, ore 18

martedì 4 dicembre 2012

Sulle rotaie di San Marino

"Non oltrepassare la linea gialla" ci viene ripetuto in stazione e le rotaie le possiamo vedere solo da lontano, come se fossero un luogo proibito per la loro eccessiva pericolosità. Ecco perchè passeggiare sulle rotaie di un treno ormai abbandonato mi ha dato l'impressione di rompere questo tabù.


Il treno dimenticato è quello azzurro che da Rimini andava a San Marino e viceversa per poco più di 10 anni, poi durante la seconda guerra mondiale la tratta fu duramente bombardata e il servizio venne smantellato.


Si conservano le tracce di quella rete ferroviaria, che i sammarinesi vorrebbero anche oggi. A Lesignano parte un percorso su strade di ghiaia immerse tra campi e prati che ne ripercorrere una parte fino ad arrivare al castello di Domagnano.

Il sentiero è facilmente percorribile e gli scorci del Monte Titano davvero suggestivi. Le rotaie sono ancora ben visibili e i muretti che costeggiavano i tratti più tortuosi conferiscono al luogo quell'aria bucolica inglese che si ammira nei quadri romantici di Constable.

Nella zona di Domagnano ci imbattiamo nell'Arboreto Didattico Ca' Vagnetto, che però nel fine settimana apre solo su richiesta ed è oggetto di progetti didattici delle scuole del circondario.






Una bella passeggiata nella natura, che consiglio di fare sia in primavera sia in autunno, per godersi il cambiamento dei colori della natura.