Non è la prima volta che provavo la cucina dell'Osteria del Belvedere a San Leo e non ne ero mai rimasta così tanto entusiasta, però questa domenica mi sono ricreduta. Vi racconto innanzitutto le perplessità che avevo.
E'un posto sempre pieno, sebbene la sala al piano terra, in stile rustico, sia molto grande. Questa volta ho invece pranzato al primo piano in una stanzetta, che assomigliava tanto al salotto dei miei bisnonni. D'estate c'è anche la possibilità di mangiare fuori, ma l'arietta di San Leo è sempre bella fresca.
Avevo poi ordinato un piatto di passatelli asciutti, che mi erano rimasti davvero impresso in maniera negativa. Ho scoperto che è un problema mio: per me è i passatelli in brodo sono imprescindibili. Non mi piace il brodo senza passatelli e non mi piacciono i passatelli senza brodo.
Lasciando perdere le mie turbe, l'Osteria, che è anche bar e affittacamere, è davvero molto carina e vicina al giardino del Belvedere, dal quale si gode di una bella vista sui calanchi della Valmarecchia e sulla rocca, che fu la prigione di Cagliostro.
La cucina propone piatti del giorni, oltre al menù fisso, con prodotti locali e inutile dire che sono delle vere e proprie gioie per i bongustai: prosciutto di Carpegna, tartufo, formaggio di Fossa. Potete però anche optare per la pizza, che non ho mai assaggiato.
Oltre a un piatto di crostini caldi farciti con formaggi, salsicce e verdure, abbiamo preso due primi: tagliatelle al sugo di cinghiale e strozzapreti con pendolini, salsiccia e funghi. Tutti i tipi di pasta sono fatti a mano e questa volta devo dire che mi sono davvero goduta la prelibatezza del piatto.
I prezzi sono nella norma e il servizio svelto. Consiglio di prenotare, perchè trovare posto è sempre difficile e se avete voglia di visitare il borgo, è un ottimo nome per assaporare le bontà della Valmarecchia.
Ho visto passare dei piatti di carne succulenta: dovrò tornarci a provarli.
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