Si dice infatti che il ponte fosse stato commissionato da
Matilde di Canossa nel Medioevo, ma che la costruzione sul Serchio tardasse ad
essere terminata. Il capo cantiere dunque decise di scendere a patti col
diavolo, che concluse il ponte in una notte, in cambio della prima anima che lo
avesse attraversato. La furbizia della gente del posto sconfisse il demonio e fecero passare una capra a inaugurare la costruzione. Così ci ha raccontato un signore del posto, mentre
Wikipedia sostiene che la vittima sacrificale fu un cane, ma mi fido di più della saggezza locale.
Le arcate del ponte sembrano tortuosi labirinti e l’acqua riflette il verde delle montagne circostanti, creando un’atmosfera incantata. Vale la pena fermarsi per scattare qualche foto, anche se nei dintorni si trovano solo strade e casette: l’attrazione turistica più vicina è la Grotta del Vento a quasi 30 km di distanza.
Segnalo un ristorantino in zona, poco distante. Proseguendo per la strada provinciale si arriva alla Trattoria Bar Quadrifoglio: l’aspetto è abbastanza spartano e un’unica sala in stile un po’antiquato accoglie i visitatori. Il servizio è veloce e i prezzi sono onesti, ma le portate sono davvero ottime: abbiamo ordinato un primo locale, una sorta di maltagliati con sugo di funghi. Ce li hanno serviti direttamente in padela ed oltre all’abbondanza, abbiamo gradito soprattutto la gustosa genuinità di un piatto tradizionale.
Borgo a Mozzano (LU)
Ristorante Il Quadrifoglio
Via di Salita 1
Borgo a Mozzano (LU)
Tel. 0583 833254
Nessun commento:
Posta un commento