Finalmente all’interno, tra una piazza d'armi e l'altra, osserviamo incantati i torrioni con all'interno le cannoniere e il panorama a 360° sulla Valmarecchia: sembra una cartolina. Salendo ancora si arriva al Palazzo Ducale, che da abitazione di lusso diventò carcere per l'Inquisizione e restiamo stupefatti di fronte ai ferri, alle maschere e alle macchine per la tortura in mostra. Pensare che tutto ciò veniva realmente usato fa venire voglia di chiudere gli occhi di fronte a tanta infamia, ma bisogna riflettere su come le costrizioni corporee riescano a far tacere quando si vorrebbe parlare o a abbracciare una tesi che non ci appartiene, ma che conviene in quel momento.
Una successiva mostra su Cagliostro, allestita vicino alla sua cella di prigionia cerca di spiegare la poliedricità della sua personalità: il lato mondano, quello massonico e quello alchemico.Visitando il castello si percepisce la sensazione di oppressione che doveva cogliere i reclusi. C’è chi dice che sia infestato da fantasmi: personalmente non ne ho visti. ;) In mostra anche armi d'epoca e la celletta utilizzata anche per imprigionare prigionieri politici, che hanno fatto il Risorgimento italiano. La visita è molto suggestiva sia per grandi che per piccini.
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