Le Marche sono una regione completa, dove troverete mare e montagne, buona cucina e cultura. Proprio in queste terre, infatti, si sono svolti avvenimenti molto importanti per la storia della nazione, soprattutto in paesini che adesso vivono del turismo annesso ai musei e ai monumenti che ospitano.
Nella zona centrale, proprio vicino a Sirolo e al Monte Conero, arriverete a due imperdibili tappe: Loreto e Recanati. Raggiungibili facilmente: dalla A14 uscite a Porto Recanati- Loreto e in pochi minuti vi troverete di fronte uno dei santuari più famosi del mondo.
Ospita infatti la Casa della Madonna, trasportata da Nazareth in circostanze misteriose. Si è sempre creduto che fossero stati gli angeli a far volare l'abitazione scavata nella pietra fino alla sua collocazione attuale, ma ricerche archeologiche (che hanno attribuito la veridicità del reperto attraverso graffiti trovati sui mattoni) hanno avanzato l'ipotesi di un trasporto su nave, dopo l'espulsione dei crociati dalla Palestina.
Foto di F. Bartolini |
Insomma, il mistero che avvolge tutti i miracoli c'è e i fedeli che si recano in pellegrinaggio anche: Loreto ne è piena! Provengono da tutto il mondo, ma ancora pochi ci si recano a piedi, compiendo l'ultimo tratto in ginocchio, come si può vedere dai pavimenti consumati; oggi si preferisce la macchina, come si può vedere dai parcheggi pieni.
Il Santuario è però un vanto per i marchigiani ed in effetti quando si scorge dalla strada l'architettura che "abbraccia" la piazza l'effetto è davvero suggestivo. Anche l'interno della basilica è maestoso e vedrete ori e affreschi in ogni dove. La casa è una stanza buia con la famosa Madonna nera, patrona degli aviatori, che brilla nella sua veste aurea, in cui si può sostare solo per poco tempo.
Mi sono incantata di fronte alle opere di Angelo, affrescatore di marciapedi: le sue riproduzioni di quadri famosi erano davvero belle ed è riuscito a creare effetti visivi davvero impressionanti. Vi consiglio una sosta al Caffè Bramante, uno dei bar storici della città, proprio di fronte al santuario.
In una decina di minuti di auto, passando tra strade immerse nelle verdissime campagne marchigiane arriverete poi a Recanati. Il panorama non me lo son goduto più di tanto perchè il tempo non era dei migliori e forse l'ho immaginato un po'più fiabesco di quello che in realtà è: aspetto un vostro feedback ;)
Comunque, come sapete dalle innumerevoli volte in un cui il vostro prof di lettere al liceo ve lo ha ripetuto, Recanati è il paese di nascita di Giacomo Leopardi, uno dei massimi poeti italiani che però a me è sempre rimasto un po'antipatico (vi anticipo che no, lo giuro, non mi è cominciato improvvisamente a piacere dopo la visita alla sua Casa).
Deliziose indicazioni vi mostreranno il tragitto alla scoperta dei luoghi dell'uomo di cultura italiana, perchè di quello si tratta: non era solo bravo a comporre liriche, ma si è interessato di medicina, di disegno, di chimica. Insomma, il sapere enciclopedico che il padre Monaldo voleva trasmettere alla famiglia e al popolo con l'istituzione della sua biblioteca aperta al pubblico ha trovato la sua incarnazione nel figlio maggiore.
Potrete visitare Casa Leopardi, che si trova poco dopo la dimora della famiglia materna Antici (fate attenzione ai palazzi antichi che troverete lungo la camminata, perchè son davvero belli), in una piazzetta in cui si trova anche la chiesa in cui è stato battezzato e la presunta casa della famosa Silvia (che poi era Teresa...).
Foto di F.Bartolini |
Il biglietto intero costa 7 € e vi permetterà di vedere le cantine della famiglia, che continua ancora oggi a produrre vini pregiati; una mostra dedicata alla famiglia del poeta e alla passione per i libri inserendola nel contesto storico di riferimento e il palazzo vero e proprio.
In realtà entrerete in un maestoso ingresso con la vostra guida (non è possibile fare visite libere, il giro dura una mezz'ora circa) e poi raggiungerete la famigerata biblioteca, perchè la casa è ancora abitata dagli eredi ai piani superiori. Le informazioni che vi darà il vostro cicerone saranno davvero tante e vi faranno considerare tante cose.
Come il fatto che durante la Seconda Guerra Mondiale, un generale tedesco rapito dal fascino dei libri antichi dichiarasse casa Leopardi Deutsche Kunstmahnmal, patrimonio artistico tedesco, permettendo che si salvasse da bombardamenti e saccheggi. Noi ci siamo resi davvero conto che tesoro stiamo visitando?
Foto di F. Bartolini |
Una volta usciti, il bookshop ha davvero tanti souvenir a tema e poi, un ultimo sforzo: una breve passeggiata vi porterà al Colle dell'Infinito tanto declamato dal poeta. Non sono molto romantica e a questo punto, cos'altro c'è di meglio da fare se non sedersi ad una buona tavola?!
Ho scelto la Trattoria Da Emilio, un posto di una volta. Nessun pezzo d'arredamento alla moda, locale molto funzionale e a dire il vero, piuttosto bruttino. Il gentilissimo cameriere ci ha recitato il menù, ricco di prelibatezze tipiche marchigiane. Vi faccio vedere i miei vincisgrassi bianchi, le lasagne tradizionali con una ventina di strati di sfoglia, e vi dico che i prezzi sono nella media: nient'altro da aggiungere.
Nessun commento:
Posta un commento