Ho un debole per le feste estive di paese e questo fine settimana sono andata per la prima volta a Serravalle Pistoiese, un borgo arroccato su un colle tra Montecatini Terme e Pistoia, di cui non si può non notare la torre svettante quando si percorre l'autostrada A11 in direzione di Viareggio.
L'occasione era la quarta edizione dell'Assedio alla Rocca, una rievocazione storica di un assalto realmente accaduto nel 1300, quando Guelfi neri fiorentini e lucchesi provarono ad espugnare la fortezza di Serravalle con balestre, archi e macchine da guerra.
La ricostruzione è stata fatta in una piazza antistante al castello del paese, a cura di diversi gruppi storici, toscani e non. Devo dire che è stata molto emozionante, con diversi personaggi che recitavano e un narratore che spiegava gli avvenimenti. I bambini avevano le bocche spalancate e onestamente non avevo mai visto un trabucco all'azione (per chi, come me, è digiuno sull'argomento, è una sorta di catapulta).
Nel pomeriggio aveva già aperto l'accampamento, dove, oltre alle tende e ai bivacchi dei guerrieri, si potevano ammirare i banchi del notaio, del chirurgo, della ricamatrice: ogni professionista, in vesti d'epoca, spiegava come funzionava il suo mestiere, quali strumenti utilizzava e quali erano le difficoltà. Dopo la chiacchierata con la "chirurga", ho rivalutato in positivo il mio dentista! :)
C'è stato anche un bello spettacolo di falconeria, che ha coinvolto i bambini in prima persona: con un grosso guanto in pelle e sotto la supervisione del falconiere, l'uccello si fermava proprio sul loro braccio. Alcuni contenti, altri impauriti..anche gli adulti che hanno partecipato con acrobazie più ardite avevano le stesse facce attonite.
Per cena, abbiamo mangiato all'Osteria: un tagliere di salumi, formaggi, fagioli e torta salata e un mix di torte dolci. C'era la scelta anche con carni e zuppe della tradizione toscana e per chi aveva prenotato, anche un banchetto con pietanze medievali nel loggione. I tempi di attesa sono stati un po'lunghini e il posto a sedere non era tanto, ma la festa era gratis e gestita pressoché da volontari: di cosa ci si può lamentare?!
Abbiamo fatto una passeggiata fino alla semplice chiesa di Santo Stefano, racchiusa in una piazzetta. Oltrepassando un vicolo, si raggiunge un chiostro. Purtroppo non sono potuta entrare, ma in generale l'atmosfera del borgo è davvero suggestiva: vale una breve visita, se vi trovate nei dintorni.
C'è stato poi lo spettacolo dei lanci infuocati dal trabucco e il programma prometteva che anche balestre ed archi avrebbero scagliato frecce ardenti: in realtà ci sono stati 4 lanci dalla catapulta e basta. E'stata un'esibizione scenografica... peccato sia durata così poco!
Per la domenica, erano in programma due diverse rievocazioni: il giuramento del podestà e il suo insediamento nella Curia di giustizia e il processo penale in lingua volgare, ricostruito sulla base di documenti del 1400.
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