Prima di partire per Roma, ci siamo fatti dare qualche consiglio per trovare ristoranti o punti per soste golose da non perdere. La capitale offre tanto e per tutti i gusti, quindi per evitare di girare a vuoto alla ricerca del locale giusto, ci siamo segnati le dritte dei nostri amici. Ci avevano indicati posti dove mangiare un buon gelato, dove fare una buona colazione, dove cenare "alla romana" e dove fare uno spuntino veloce. Ovviamente non abbiamo potuto testarli tutti, ma questi 4 non ci hanno affatto deluso.
- Partiamo da un classico: ci siamo fatti consigliare dal proprietario del bed & breakfast il suo ristorante preferito. Ci ha spedito a La Montecarlo, una pizzeria e trattoria poco lontano da Campo de' Fiori, e ci siamo ritrovati in un locale semplice, con alle pareti foto (tante foto) di personaggi famosi che sono passati da lì. "I camerieri sono proprio grezzi" ci aveva avvertito, ma in realtà sono stati simpatici e alla mano, dalla battuta facile. Abbiamo scelto due buoni primi, serviti su vassoietti di acciaio al posto del piatto, e i prezzi ci sono sembrati onesti per essere proprio nel centro di Roma. Il motto del locale è "Se voi 'na pizza dillo": dobbiamo tornare a provarla!
- L'altra indicazione invece ci è arrivata dall'amico Nicola, di cui ci fidiamo a occhi chiusi in merito a posti buoni per mangiare, il Duecento Gradi, vicino ai Musei Vaticani e alla fermata metro Ottaviano. Definirlo una panineria sarebbe limitativo e lo si capisce dal menù. Tu scegli un ingrediente, suddiviso in macroaree (carne, pesce, verdure) e loro propongono diversi tipi di abbinamenti per panini con i nomi legati alla Capitale. L'attenzione alla qualità è evidente: tanti prodotti sono presidi Slow Food. Dal cinghiale al pesce spada affumicato, dal cervo fumè a creme di verdure: ce n'è davvero per tutti i gusti. I prezzi dei panini si aggirano intorno ai 7 €, ma sono abbastanza grandi e credetemi, si rimane con la voglia di provarne un altro, e poi un altro ancora... Aperto fino a tarda notte.
- Mi sono poi fatta incantare da un post di Federica di Viaggi Low Cost su una trattoria in Trastevere, La Fraschetta, in cui abbiamo prenotato una cenetta romantica. Ho scoperto solo dopo che il nome rimanda alle osterie tipiche dei colli romani, specialmente quelle di Ariccia, in cui i menù sono molto caserecci. L'ambiente è infatti molto curato in questo senso, con luci soffuse e trecce d'aglio appese al soffitto. Le tovaglie a quadri rossi e bianchi completano il clichè da classica osteria, ma non è affatto un "acchiappaturisti". La pasta è tutta fatta a mano e pur avendo un menù fisso, i piatti variano di giorno in giorno. Ci siamo concessi due primi non proprio light: cannelloni e carbonara, entrambe gustosi. Abbiamo proseguito con coda alla vaccinara e saltimbocca per non provare tutte, ma proprio tutte le specialità della cucina romana. Abbiamo condiviso una porzione di tiramisù, che sembrava "quello della mamma", per poi spendere meno di 35 € a testa, comprensivi di vino, acqua e caffè. Non accettano carte di credito.
- Cambiando proprio genere, ci siamo fermati in un caffè, in cui non potete non andare se visitate Roma, il Caffè Sant'Eustachio, nei pressi del Pantheon. Il bar nasce negli anni Trenta come torrefazione a legna e nel 1938 viene creato il locale, che conserva ancora gli arredi e il pavimento in mosaici originari. Dal fuori, infatti, sembra un vecchio caffè poco curato, ma l'atmosfera verace la si respira appena si varca la soglia e si rimane rapiti dall'aroma che riempie l'aria. Un caffè costa 1.20 €, ma non ne ho mai bevuto uno più buono. Si possono comprare anche pacchi di caffè, macinato o in chicci, di varie grammature e merchandising a tema, come tazzine e insoliti cucchiaini, per un souvenir diverso di Roma. Dimenticavo: grazie alla romanaccia Chiara per avercelo segnalato!
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