Ho deciso di partecipare alla FAI Marathon di domenica scorsa all'ultimo minuto. Come funziona? Non troppo diversamente dalle giornate di primavera del Fondo per l'Ambiente: si aprono al pubblico beni culturali con guide formate, che aiutano i fruitori a conoscere la storia del sito storico. La formula era leggermente modificata, poichè c'era una quota da pagare (variabile se si partecipava in maniera singola, a coppie o in famiglia) e i visitatori dovevano procedere lungo un percorso a tappe in maniera autonoma, armati di zainetto con depliant e gadget, consegnato al momento dell'iscrizione. Ad ogni sosta predefinita una guida aspettava gli ospiti per spiegare quello che stavano osservando.
Abbiamo scelto la Villa Puccini di Pistoia, di proprietà originaria del medico del Granduca di Toscana. La proprietà è circondata da un enorme giardino e si estendeva fino alle vicine colline, dove una torretta delimita la fine dei possedimenti del dottore. Nel XVIII secolo fu costruita la residenza, che però non abbiamo visitato per l'occasione.
La maratona, o per meglio dire camminata, si svolgeva in giardino: il vecchio agrumeto di cui rimangono solo i resti; il tempio di Pitagora nel laghetto artificiale, la cui grotta faceva da studio al figlio di Puccini; la statua di Linneo e altre bizzarre costruzioni. Il parco è visitabile come giardino pubblico, ma una parte è proprietà di privati, la famiglia Bonacchi, che, per la giornata, ha aperto i cancelli dei loro spazi verdi. E'proprio in questa zona, che si trovano gli edifici più interessanti: il rifacimento di una vecchia chiesa e di un castello gotico e il Pantheon degli uomini illustri. Anche in questo caso, gli interni erano off limits, ma la loro architettura era davvero particolare.
Il pomeriggio con il FAI non ha goduto di un'organizzazione impeccabile, ma scoprire siti storici della propria terra, che vengono valorizzati e sostenuti grazie al Fondo Ambiente Italiano, è un dovere per "ricordarci di salvare l'Italia".
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