Le mie aspettative sul MUSE erano davvero alte: ero entusiasta come una bambina mentre facevo la coda per i biglietti, ma non mi sono sentita sola. I bambini erano davvero tanti ed erano contenti come me. E'la prima cosa che mi è piaciuta: vedere le famiglie della zona affollare la biglietteria è davvero una soddisfazione per chi come me crede che al museo ci si possa anche divertire. L'edificio del MUSE è già di per sè un'opera d'arte, creata da Renzo Piano in un progetto di riqualificazione della zona. E'un edificio insolito, che alterna spazi vuoti a spazi pieni: le ampie vetrate permettono un'illuminazione naturale delle grandi sale, che si rimpiccioliscono fino ad arrivare alla terrazza del quinto piano.
Oltre agli spazi espositivi, il MUSE comprende anche laboratori di ricerca, aule didattiche, una caffetteria, una biblioteca e un book shop. Abbiamo iniziato la nostra visita dal piano 0, il più affollato. E'qui che sono esposti giochi scientifici di ogni tipo che ipnotizzano piccini e... grandi. Si può provare a sdraiarsi su un letto di chiodi, ad azionare una molla gigante, a costruire un ponte a volta e a scoprire le nostre zone calde tramite uno schermo. Tutte le attrazioni sono la prova di fenomeni scientifici particolari, spiegati nei pannelli illustrativi.
Intanto dalla rampa delle scale, si possono osservare gli altri piani: animali imbalsamati appesi a seconda dell'altitudine in cui vivono si susseguono fino ad arrivare all'ultimo piano. Di sotto invece, la preistoria: scheletri giganteschi di dinosauri e teschi umani invadono la sala in un'atmosfera che però riesce a non essere tetra, ma anzi giocosa e divertente. Questi geni del MUSE sono riusciti anche a fare un'espressione non terrificante agli animali imbalsamati e alle loro riproduzioni, che di solito sono rappresentati come diretti eredi di satana, con occhi spiritati e denti digrignati. Vasche di pesci tropicali ci accompagnano nella fantastica serra della foresta pluviale afromontana. Qui il clima si riscalda e oltre a cascate e a vegetazione rigogliosa, si possono osservare anche i prodotti della terra della zona.
Anche il primo piano è dedicato alla preistoria e i manichini di uomini e donne che hanno abitato le Alpi milioni di anni fa, sono impressionanti per il loro realismo. Una bella saletta ricrea il miracolo della scoperta del fuoco: ci si siede attorno a uno schermo che pian piano ricrea un focolare e intanto si ascoltano i rumori che provengono dall'accensione e dal crepitio delle fiamme.
Nei piani più alti, vengono esposti reperti geologici, mostre sulle biodiversità alpine e spiegazioni sui ghiacciai. Le meraviglie naturali sono sempre contaminate dal genio umano e così si possono provare anche produzioni tecnologiche all'avanguardia e specialità inventate nel Trentino. Risalendo si arriva alla terrazza panoramica con vista montagne e Mart.
Considerate per la visita un tempo di almeno un paio d'ore. Il MUSE è aperto dalle 10 alle 18 e fino alle 19 nel fine settimana. Il biglietto intero costa 9 €, ma sono previste agevolazioni interessanti per le famiglie. Il mercoledì l'apertura viene prolungata alle 23 con eventi interessanti e il progetto Nanna al Muse permette ai bambini dai 5 ai 12 anni di campeggiare al museo, dopo giochi, caccia al tesoro e spettacoli a tema.
Corso del Lavoro e della Scienza 3, Trento
Questo museo è bellissimo! Ci sono stata con mio figlio nel settembre scorso e mica due ore, Samuele è voluto rimanere al museo da mattina fino quasi all'orario di chiusura. A metà gennaio ci siamo tornati per la nanna ed è stata un'esperienza meravigliosa!
RispondiEliminaCiao Pollon! Lo immagino: un bambino non verrebbe mai via da lì. Diciamo che la media di 2 ore è per adulti, senza bimbi a carico. Che bella l'esperienza di Nanna al museo: dev'essere assolutamente da provare. Grazie per il tuo commento!
Elimina