Quante volte a Firenze ci sono passata davanti, andando verso la Facoltà o semplicemente per fermarmi a qualche bancarella in San Lorenzo! Eppure non mi sono mai soffermata sulle Cappelle Medicee, la cui entrata si trova dalla parte opposta dell'ingresso della Chiesa di San Lorenzo.
Di fronte ci sono sempre un po'di persone in attesa di fare il biglietto, ma adesso lo si può anche fare online dal sito ufficiale. L'altro giorno un'amica mi ha chiesto di accompagnarla e ci siamo andate di martedì dopo pranzo: nessuna fila, sebbene prima di entrare si debba passare il controllo del metal detector.
Le Cappelle sono aperte da lunedì a domenica, dalle 8.15 alle 18 e chiudono in maniera alternata, a seconda delle settimane o il lunedì o la domenica: consultate gli orari con attenzione, prima di visitarle. Il ticket intero è costato 8 €.
Furono erette come sepolcro privato della famiglia dei Medici nel Cinquecento e rappresentano un prolungamento naturale della Basilica di San Lorenzo. La Sagrestia Nuova, progettata da Michelangelo è un continuamento di quella Vecchia del Brunelleschi, interna alla chiesa.
In essa si trovano i sepolcri monumentali di Giuliano e Lorenzo de' Medici: oltre a ritrarre i due nobili al di sopra dell'arca tombale, Michelangelo ha realizzato per ognuno delle allegorie del tempo, il Giorno e la Notte e l'Alba e il Tramonto.
La Cappella dei Principi è davvero gigantesca, alta 59 metri e quando vi si entra, si rimane davvero a bocca aperta. E'un tripudio di giochi cromatici creati con graniti e pietre preziose. Anche qui si possono ammirare altri sepolcri, che però non posseggono il valore estetico di quelli michelangioleschi. Dietro l'altare, ci sono le stanze riservate alle reliquie.
Attualmente, nella zona attigua al bookshop, è allestita una mostra in onore dell'ultima discendente del ramo granducale mediceo, nonché elettrice palatina, Anna Maria Luisa de'Medici. L'esposizione ripercorre la vita e tenta di descrivere la forte personalità della nobildonna, che ha fatto di tutto per non lasciare il patrimonio culturale della famiglia allo straniero.
Oltre a dipinti e documenti storici, si possono osservare anche il calco tridimensionale del volto di Anna Maria Luisa e oggetti rinvenuti nella sua tomba, come una croce d'argento e due monete d'oro. Un omaggio doverono a questa grande donna, che in maniera silenziosa, ma intelligente, ha scritto il destino di Firenze.
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