E'dall'8 marzo che Palazzo Strozzi ospita la mostra dedicata a due grandi pittori della città, Pontormo e Rosso Fiorentino. I due sono quasi sempre nominati in coppia e diventano inscindibili per chi, come me, ha studiato storia dell'arte alle superiori. Facevo un po'confusione a distinguerli.
La mostra però mi attirava e avendo tempo fino al 20 luglio, mi sono decisa solo qualche giorno fa ad andarla a vedere. E'aperta tutti i giorni dalle 9 alle 20 (fino alle 23 il giovedì sera) e il biglietto intero costa 10€, ma essendo socia Coop, ho ottenuto la riduzione a 8€.
Per le famiglie ci sono molte attività correlate, tra cui quella del bloc notes: ogni bambino riceve un album da disegno sul quale poter "copiare" le opere osservate o prendere spunto per creazioni originali.
Non ho preso l'audioguida, ma i pannelli e la disposizione dei dipinti (a volte, davvero grandiosi) permetteva una buona comprensione della storia dei due artisti, che si sono formati nella Scuola di Andrea del Sarto, il pittore della perfezione, per poi intraprendere strade diverse.
Divergenti vie della "maniera":recita infatti il sottotitolo della mostra. E'il manierismo ad unirli, ma la corrente artistica del XVI secolo sarà interpretata dai due in maniera personale. Mi è sempre piaciuto quel periodo, per la rivolta contro i canoni considerati adeguati agli standard (come se esistessero davvero standard nell'arte...) e per quell'atmosfera dei soggetti dei dipinti.
Anche i temi religiosi perdono quasi di solennità e diventassero umani: occhi sgranati, guance scarne, occhiaie profonde e colori sgargianti. Soprattutto nei dipinti del Rosso si nota questa vena quasi esoterica ed anche per questo motivo, egli trovò fortuna all'estero, presso Fontainbleau.
Pontormo invece divenne l'artista della famiglia de'Medici, pur rivisitando la tradizione e le sue opere sono poi quelle che preferisco: è come se conferisse animosità alle figure che dipinge.
Alla fine della mostra, una chicca: il video The Greeting di Bill Viola, dove l'artista contemporaneo ricrea la Visitazione del Pontormo, dilatandone il momento nel tempo.