giovedì 27 febbraio 2014

Mangiare toscano all'Antica Trattoria da Tito a Firenze

L'Antica Trattoria da Tito è un'istituzione tra i ristoranti fiorentini, perchè dal 1913 nel suo locale storico propone piatti della tradizione toscana nella via centrale delle botteghe, via San Gallo, proprio a ridosso del mercato di San Lorenzo. Proprio per questo sia l'ambiente sia il menù sono molto semplici e la gestione conserva quella schiettezza che contraddistingue i toscani "sarcigni".



Il locale è proprio quello dell'osteria di una volta e i cartelli appesi alle pareti e alla porta preannunciano il clima che respirerete una volta seduti al vostro tavolo. "In questo locale non serviamo carne ben cotta", "In questo locale si pratica e preserva l'antica arte della goliardia. Coloro che si prendono troppo sul serio sono pregati di accomodarsi altrove", "Si prega la gentile clientela di fare silenzio all'esterno del locale".

Si è infatti proiettati in una grande festa dove proprietari e camerieri scherzano e chiacchierano con i clienti durante la cena. Le "massime di Tito" sono riproposte sul retro delle magliette dello staff. Aspettatevi di vedervi servire la fiorentina da strani tipi con parrucca rosa ;)

Ma veniamo al menù... tutti piatti toscani: pasta fatta in casa e carne cotta alla brace. La tagliata ai funghi porcini è davvero eccezionale, ma non potete perdervi l'antipasto misto: una goduria vera e propria! Si passa da verdure sottolio a affettati, fino a crostini vari: l'abbondanza è di casa. Sarà difficile mangiare un pasto intero fino al dessert e di solito io opto per l'antipasto condiviso, un piatto di carne e un dolcino (quello al cioccolato è davvero delizioso).

I prezzi non sono lowcost, ma vale la pena provarlo per assaggiare la vera toscanità, non solo a tavola.

Antica Trattoria da Tito
via San Gallo 112 r, Firenze
055 472475

mercoledì 26 febbraio 2014

Magna Grecia: mangiare greco a Rimini

La cucina greca piace un po' a tutti: ha sapori forti, ma familiari, proprio come quando si va a pranzo la domenica da una vecchia nonna. In effetti non è affatto ipocalorica, ma ogni tanto una moussaka migliora l'umore. Il ristorante di Rimini, Magna Grecia, si trova proprio a due passi dalla Domus del Chirurgo, in pieno centro storico. Questo vi obbligherà a passeggiare per arrivare alla macchina e dopo cena, sarà un vero toccasana.

Il locale non è un granchè, ma è sempre pieno. Il logo raffigura un tempio con colonne doriche e all'interno, vengono riproposti i simboli della civiltà del passato: l'Acropoli e il Partenone di Atene, primi su tutti. Le sale sono due: una per fumatori e una per non. 

Conviene sempre prenotare, soprattutto nel fine settimana perchè il posto non è molto grande. Però offre le validissima alternativa del take away e delle consegne a domicilio. Non so se in questo secondo caso, ci sia da pagare un prezzo aggiuntivo, ma vicino alla cassa, ci sono dei depliant che spiegano bene come funziona.



Siamo stati fortunati e ci siamo accaparrati l'ultimo tavolo rimasto: quello in vetrina! Stavamo un po'strettini, ma è stato divertente mangiare guardando la gente che passava sulla strada. Il servizio è stato rapido e si può ordinare, scegliendo da un menù vastissimo: pites, piatti unici vegetariani e di carne, contorni e tante salse. 

Abbiamo scelto per una porzione di moussaka, involtini di vite ripieni di riso e un misto di piatti unici, accompagnati da un quartino di retsina, il vino bianco resinato tipico della Grecia. Tutto è arrivato caldo e in quantità: abbiamo faticato a finire i piatti. Abbiamo saltato a malincuore i dolci e il caffè greco, provato in una nostra precedente cena e non particolarmente apprezzato. La spesa totale è stata di circa 18 € a testa ma tenete presente l'abbondanza delle porzioni, che possono essere condivise senza problemi.


Non dimenticatevi di leggere le tovagliette: oltre all'alfabeto e all'elenco delle divinità, ci sono raccontati diversi miti e il glossario vi aiuterà a imparare qualche parola in greco. Proprio un ottimo Estiatòrio!

via L. Tonini 8/10, Rimini
054157551





martedì 18 febbraio 2014

Plan de Corones: sci con gourmet

Plan de Corones è il posto migliore dove abbia sciato. E'vero, non sono un'esperta e nello snowboard sono una principiante, ma penso che proprio per questo, trovare delle piste che diano sicurezza non sia così scontato. Nel "grande panettone", mi sono sentita protetta: tutto è perfetto, dall'organizzazione degli impianti alle piste sempre pulite. Sono ben attrezzati per ogni evenienza e, a mio parere, questa caratteristica lo rende particolarmente adatto per i bambini.

Gli impianti di risalita sono tanti, ma noi siamo sempre passati da Valdaora, Olang, dove noleggiavamo le tavole nel negozio fornitissimo rent&ski e le lasciavamo negli appositi depositi ogni sera. Avevamo acquistato lo skipass in hotel a Monguelfo Tesido e ogni anno i prezzi variano, a seconda del pacchetto che più interessa: solo il complesso del Plan oppure l'intero Dolomiti Super Ski, i giorni di sci e la tipologia di stagione. Potete comunque consultare sul sito ufficiale la tabella dei prezzi, tenendo presente che alcune strutture alberghiere riservano anche degli sconti sul costo finale ai loro clienti e che i bambini fino a 8 anni possono risalire gratuitamente. Lo skipass può essere comprato sul posto, negli hotel convenzionati oppure online.


Plan de Corones, dall'alto dei suoi 2275 metri, offre 5 piste nere e 2 snow park, oltre a diverse zone riservate ai bambini e ad altrettante piste per i non professionisti. Un impianto di risalita può essere direttamente raggiunto con il treno, per facilitare gli ospiti che alloggiano più lontano. Le scuole di sci si trovano sulla cima e gli istruttori sono davvero gentili e preparati: un encomio al mio maestro Joseph, che si è distinto per tenacia e pazienza. 

Oltre a sci e a snowboard, ci sono piste per sci di fondo, sono organizzate ciaspolate e camminate in nordic walking, ci sono possibilità di pattinare sul ghiaccio e discendere con lo slittino. Anche d'estate il Kronplatz è perfetto per passeggiate ad alta quota e arrivare fino in cima, alla Campana della Concordia, offrirà in regalo un paesaggio a 360° sulle Dolomiti.

E ora veniamo alla parte più golosa. Dopo una giornata in movimento, una pausa calorica è d'obbligo. Segnalo due ottimi posti, anche se il moderno self service, Kronrestaurant, sulla vetta non è male soprattutto per chi è di fretta e per chi ha bambini: la scelta di cibi di tutti i tipi è ottima e per questo si presta bene a chiunque voglia mangiare qualcosa si semplice. 

Per chi, invece, non vuole rinunciare alla delizie altoatesine, il poco lontano Gipfelrestaurant Cima è quello che fa per voi. Si trova proprio di fronte alla Campana e inutile dire che la vista dalle finestre è fantastica. Anche in questo caso, le pietanze vengono servite a self service e i posti a sedere non sono moltissimi: forse sarebbe meglio prenotare un tavolo se non volete aspettare o mangiare vicino ad estranei. Le salette sono però molto carine, tutte in legno e arredate "all'austriaca". I prezzi sono un po'alti, ma mangiare a 2000 metri non capita tutti i giorni.


Al termine della pista azzurra Lorenzi, si percorre un breve tratto della rossa 22 di Olang e si arriva all'Oberegger Alm, una malga deliziosa affacciata sulle piste. E'di sicuro meno frequentata dei ristoranti sulla cima e l'ambiente è caratteristico: tutto in legno intagliato e il personale è davvero gentile. Noi abbiamo pranzato sulla terrazza coperta, scegliendo in un menù di piatti tipici. Abbiamo optato per canederli fatti in casa e per un pezzo di Strudel favoloso: abbiamo scoperto solo dopo che la malga è famosa per i suoi dessert. Anche i prezzi sono davvero abbordabili: ne vale la discesa. D'estate è ben raggiungibile, sia a piedi sia con la macchina, perchè non è lontana dalla strada e non è in posizione elevatissima.


Vi consiglio infine l'aprés ski di Olang, il Gassl Bar, proprio nel complesso della stazione della cabinovia. Il posto è davvero carino: legno e colori tenui per l'arredamento, foto in bianco e nero e sedie intagliate. Moderno e tradizione si fondono per un aperitivo con stile. Molti anche gli appunti per il dopocena con feste e dee jay set.

martedì 11 febbraio 2014

Eye Love Rimini: la ruota panoramica della Romagna

La ruota panoramica è arrivata al Porto di Rimini qualche anno fa e da lì non si è più mossa. Doveva essere infatti un evento straordinario, ma, dato il successo, è stato deciso di renderla stabile e anzi di abbellirla. Non mi stupirei se nei prossimi anni diventasse uno dei simboli della città, perchè è impossibile non vederla ed entra in tutte le fotografie del lungo mare. 

La Ruota proviene da Rotterdam ed è alta 60 metri di altezza. Prima di fermarsi, è stata in diverse città europee: Parigi, Lione, Berlino. Con le sue 42 cabine, rappresenta un'attrazione un po' rétrò di cui grandi e piccini sembrano non stancarsi mai. Osservare i panorami dall'alto è uno spettacolo ad ogni età.



La ruota procede pian piano e quando le cabine raggiungono l'apice, si fermano per un po'. Arrivando in cima si gode infatti di una vista a 360°, da Torre Pedrera a Cattolica: tutta la costa romagnola sembra essere ai nostri piedi. Il panorama ci regala un momento unico: romantico per gli innamorati, mozzafiato per i bambini, spaventoso per chi soffre di vertigini.

I prezzi del biglietto sono un po'alti: 8€ per gli adulti, 6€ per i bambini. Ci sono però degli sconti particolari per le famiglie e per i portatori di handicap, convenzioni con Italia in Miniatura e Delfinario e riduzione di 1€ per chi dimostra di seguire la Ruota su Facebook, Instagram o Twitter. La ruota è aperta dalle 10 alle 23 e sicuramente è il tramonto il momento migliore per farci un giro.

Salire sulla Ruota di Rimini è stata la prima cosa che ho fatto nel 2014: speriamo sia stato di buon auspicio!

lunedì 10 febbraio 2014

Verona In Love: un itinerario romantico, non solo per San Valentino

In Italia e nel mondo, è Verona la città italiana più romantica, dopo Venezia, ed il merito è proprio di Shakespeare, perchè una storia d'amore appassionata come quella di Romeo e Giulietta è un sogno per chiunque creda nei sentimenti. Ripercorrere le vie dei due amanti, visitarne le case e persino la tomba sembra quasi una sorta di pellegrinaggio di buon auspicio per novelli innamorati e aspiranti fidanzate. I luoghi sembrerebbero quelli originari di due antiche famiglie veronesi, i Cappelletti (Shakespeare ne aveva deformato il nome) e i Montecchi, a cui lo scrittore inglese sembra essersi ispirato. 

Il punto clou è la Casa di Giulietta, un bel palazzetto storico a pochi passi da Piazza delle Erbe, dove potrete vedere il famoso balconcino. Pagare il biglietto per visitare l'interno, dove sono in mostra arredi d'epoca e poche altre cose interessanti, non vale la pena; ma il cortile, a cui si accede da un andito interamente ricoperto da dediche d'amore, è caratteristico ed oltre al terrazzo, si può celebrare un rito scaramantico: ogni donna che toccherà il seno della statua di Giulietta, ormai usurato, troverà di lì a breve marito. Non posso garantirvi che funzioni, perchè io ancora aspetto. ;)


Andare alla scoperta della Tomba della Capuleti vi consentirà di fare una bella passeggiata nel centro città, che di per sè è davvero bello. L'Arena, Piazza delle Erbe, le Arche Scaligere e le innumerevoli chiese che nascondono una storia millenaria inespettata: Verona accontenta tutti perchè offre un patrimonio artistico davvero ampio. La tomba, un sarcofago di marmo rosso, è situata all'interno di un Convento di Cappuccini , l'ingresso è a pagamento ed è ricoperta da centinaia di lettere di innamorate disperate che chiedono aiuto all'eroina letteraria. Questa usanza è diventata così consistente da formare un Comitato Specifico, il Club di Giulietta, che si occupa di rispondere per scritto ad ogni richiesta. 

La Casa di Romeo, invece, si trova vicino alle Arche Scaligere ed è la sede di un'ottima trattoria tipica, l'Osteria del Duca, che offre piatti tradizionali soprattutto a base di carne equina a prezzi ragionevoli. Ultima tappa: il Pozzo dell'Amore, anch'esso luogo di incontro di due sfortunati amanti e simbolo di amore eterno. Le monetine, che vi vengono gettate, vengono raccolte periodicamente per finanziare il Club di Giulietta.


Per San Valentino, la manifestazione Verona in love renderà la città ancor più romantica. Innanzitutto negozi e ristoranti si vestiranno a tema e visitare i luoghi culto, la Casa e la Tomba di Giulietta, costerà solo 1€ in tutto il week end. Poi alle 18 in Piazza dei Signori, milioni di cuori colorati voleranno sulle teste degli innamorati per un San Valentino speciale. La Torre dei Lamberti si illuminerà di rosso e le coppie che saliranno fino alla sua cima, avranno in omaggio un magnete di Romeo e Giulietta. 

Un enorme cuore rosso ospiterà inoltre un mercatino enogastronomico, da cui partirà il Love Walking Tour, mentre per i più golosi, Piazza Bra sarà la sede di Cioccolato In Love, dove pasticceri di tutta Italia esporranno la loro merce. E'poi possibile prenotare fino all'11 febbraio o acquistare nel corso dell'evento il Sigillo dell'Amore, una pergamena testimone del sentimento indissolubile tra due anime gemelle. Per tutte le info, consultate il sito ufficiale dell'evento: è aggiornatissimo.


via del Cappello 23, Verona

via del Pontiere 35, Verona

via Arche Scaligere 4, Verona

Corso Porta Borsari 15, Verona

Il bacio di Klimt: dove vederlo a Vienna

Il bacio di Klimt è uno dei quadri più appassionati di tutta la storia dell'arte: eppure lui, un uomo moro e alto, sta baciando castamente la guancia di lei, che socchiude gli occhi dal piacere. Fa intuire una passione e una complicità tra i due innamorati che poche altre opere sono riuscite a riprodurre. Il bacio è diventato un'icona dell'amore ed un simbolo per la città di Vienna, patria di Gustav Klimt.

Allora...dov'è possibile vedere il quadro dal vivo, magari proprio il giorno di San Valentino? A Vienna, ovviamente e in una dimora storica e altrettanto romantica: il Belvedere, che è un complesso, costituito da due palazzi del XVIII secolo, in puro stile barocco, residenza del principe Eugenio di Savoia. Il Belvedere Superiore, poi, è diventato un museo e un polo di attrazione turistica già nei secoli passati: vi venivano realizzati spettacoli pirotecnici e circensi e d'inverno il laghetto del suo giardino si trasformava in pista da pattinaggio. Il Belvedere Inferiore invece è essenzialmente stato sempre una residenza della famiglia regnante. 

I giardini sono una vera e propria bellezza, sempre in stile barocco: cascate, giochi ottici e candide sculture di gusto classico non si risparmiano. I musei aprono dalle 10 alle 18 tutti i giorni ed il mercoledì il Belvedere Inferiore e il Prunkstall rimangono accessibili al pubblico fino alle 21. I costi del biglietto sono diversificati in base alla formula che si sceglie, perchè, oltre alle numerose riduzioni per studenti, bambini e pensionati, è possibile fare dei ticket combinati.


In questo tripudio di ricchezze, anche la collezione museale non è da trascurare: opere di arte medievale e barocca, del periodo Biedermeier e di quello romantico, impressionismo ed espressionismo per poi arrivare agli stili contemporanei. I pezzi più interessanti sono quelli dell'inizio del Novecento, quando Vienna era il centro culturale europeo e le avanguardie nascevano proprio in città: Klimt con il suo secessionismo, su tutti.

Il bacio è un dipinto su tela con decorazioni e mosaici, dove una donna inginocchiata su un prato di fiori viene baciata dall'amante. Si trova nel Belvedere Superiore. Solo le facce e le braccia dei personaggi sono realistici e sembrano spuntare fuori da un paesaggio di fiaba. Le lunghe tuniche di cui sono vestiti l'uomo e la donna sono decorate rispettivamente con rettangoli e cerchi, figure che si compensano come il sesso maschile e quello femminile. Klimt è riuscito a giocare con l'eros in maniera delicata e poetica, dando a quest'opera una forza unica, che tanto contraddistingue anche la città in cui è stato creato e che ancora ospita il quadro dell'amore.

Prinz Eugen Strasse 27, Vienna


venerdì 7 febbraio 2014

Parigi è la vie en rose

Si sa che Parigi è la città più romantica del mondo. Sarà la Senna che illuminata dalle luci notturne rende l'atmosfera fiabesca. Saranno i lunghi viali circondate da edifici eleganti, in cui non smetteresti mai di camminare. Sarà che qualsiasi panchina sembra il posto giusto per fare la fatidica proposta alla tua fidanzata, perchè Parigi è bella tutta e in ogni luogo. E' stata la meta preferita degli artisti sognatori di tutti i tempi, artisti che credevano nell'amore e che lo ricercavano sulla collina del Sacro Cuore a Montmartre. Negli anni Ottanta, Keith Haring la criticava, perchè secondo lui era inaridita, non riusciva a trovarvi quell'attaccamento alla vita che fa venire voglia di esprimersi e di creare. Adesso Parigi è una metropoli e come tale, presenta molte facce. 

Se volete vivervi la vie en rose parigina, magari proprio per San Valentino, ecco qualche luogo che ha tirato fuori il mio nascosto lato romantico.
  • Tour Eiffel, lo so, è scontata. Sono refrattaria a questi posti simbolo, superaffollati e magari inflazionati nelle guide turistiche. Però, quando l'ho vista da lontano, passeggiando su Champ de Mars, non ho potuto fare a meno di meravigliarmi. E'unica, c'è poco da fare, e con la sua eleganza semplice sembra rappresentare perfettamente la città dell'amore. La torre è aperta tutti i giorni dalle 9 fino a mezzanotte d'estate e fino alle 23 d'inverno. I prezzi del biglietto per raggiungere la cima sono un po'altini (15€), mentre risparmierete se salite con ascensore o a piedi fino al secondo piano. Non credo però che quando ci sia di mezzo il romanticismo valga la pena di pensare troppo al portafoglio! Andarci dopo una cenetta a due, farà della vostra una serata speciale e sulla torre ci sono anche dei ristorantini che prepongono menù speciali a San Valentino che potrebbero fare al vostro caso. Il sito ufficiale fornisce notizie molto dettagliate, che vi aiuteranno a programmare la visita. Potete scaricare una app per arricchire la vostra salita sulla torre più famosa del mondo.

  • Muro del Ti amo è a Montmartre, che di per sè sarebbe già il quartiere dell'amore. Le sue stradine e le piazzette piene d'artisti creano un'atmosfera surreale. Sembra di vivere tra le nuvole a Montmartre, proprio come dei veri innamorati. Il muro dell'amore è un'opera artistica di Frédéric Baron, che dopo aver chiesto ai suoi vicini di casa di scrivere come si diceva "ti amo" nella propria lingua e nel proprio dialetto, è riuscito a collezionare una quantità di frasi abbastanza grande da riempirci una parete intera. Il muro è formato da piastrelle blu con su scritto "ti amo" in tutte le lingue del mondo in bianco, intervallati da cuori rossi stilizzati. Una foto davanti al muro dell'amore diventerà un souvenir perfetto del vostro soggiorno a Parigi.
  • Parc Monceau è in assoluto il giardino più bello, rilassante e pieno di vita che abbia mai visto. E'una zona verde, non lontano da Montmartre, e non è così troppo turistico. E'frequentato da gente del posto che va al parco a fare jogging, a mangiare in pausa pranzo, a portare i bambini a giocare: insomma, un giardino che appartiene ai parigini. E' gratuito ed è aperto fino alle 20. E'bello passeggiare nei suoi vialetti rigogliosi e osservare le sorprese che si incontrano lungo il nostro cammino: una piramide egizia, un mulino a vento, un fortino cinese e statue di francesi importanti, come Chopin e Maupassant. E'il colonnato classico però ad essere l'angolo più romantico di tutto il parco e, per me, di tutta Parigi. 

Paris
Métro: Trocadéro

Square Jean Rictus, Paris
Métro: Abbesses

Parc Monceau
Boulevard de Courcelles, Paris
Métro: Monceau

domenica 2 febbraio 2014

Sosta Dolcemente golosa a Le Albere di Trento

Il progetto di riqualificazione dell'ex area Michelin di Trento ad opera di Renzo Piano ha visto nascere, oltre al MUSE, anche il quartiere Le Albere, un polo residenziale, culturale e commerciale, che ha fatto rivivere un'area della città ormai dimenticata. Gli edifici, con facciate dalle coperture verdi, si affacciano su strade pedonali, giardini pubblici e un sistema di canali, che rappresenta una risorsa idrica per l'irrigazione della zona.

E'proprio sotto uno di questi palazzi, che si trova Dolcemente Marzari, un bar pasticceria, che invita a una sosta golosa dopo la visita al Museo delle Scienze. Il logo, un piccolo gufo con il naso a cuore, è ricamato sui grembiuli delle cameriere, stampato sulle bustine dello zucchero e riprodotto nei cartelli dietro al bancone. Su uno di essi, si legge anche la ricetta della crema Marzari.

L'interno, non troppo grande, ma con tanti tavolini, è il paradiso di ogni amante di dolciumi. La vetrina di fronte all'entrata è stracolma di paste, pasticcini e torte: dalla Sachertorte al tipico strudel. Dalla parte opposta, invece, si trova la zona gelateria: sebbene fosse un pomeriggio invernale, le coppe di gelato erano richiestissime. 

Ci siamo seduti su uno dei tavolini posti all'esterno, visto che il locale era pieno di famiglie con bambini e non rimanevano posti liberi. Abbiamo ordinato una fetta di Sacher, un tortino di mele e due caffè: niente ci ha fatto pentire di aver peccato di gola!

Un posto davvero carino, rispetto ai bar dei dintorni, ma soprattutto con prodotti genuini, realizzati con cura.


via della Costituzione 28, Trento