Nella splendida cornice del complesso del Vittoriano a Roma, si può visitare la mostra di Giovanni Boldini fino al 16 luglio. L'ambientazione vale già una visita: salire quelle scale imponenti, entrare in un museo talmente pieno di storia e osservare dalle finestre la vista dei fori romani basta come esperienza.
Giovanni Boldini poi è uno dei miei italiani preferiti. Innanzitutto perchè i suoi quadri mi hanno sempre fatto sognare: ritraeva donne vere, non bellissime, con nasi storti e qualche chilo in più. Erano però tutte eleganti e aggraziate, vestite di abiti meravigliosi e con una dignità nello sguardo, che le rendeva le protagoniste indiscusse della Belle Epoque.
Boldini poi mi è sempre rimasto simpatico: questo piccoletto romagnolo, alla conquista della Parigi artistica, sempre ritratto con un sorriso beffardo e furbetto. Doveva essere affascinante per le donne che lo conoscevano.
Avevo già visto una mostra a lui dedicata alla Terme di Montecatini, ma i quadri, tutti di grandi dimensioni, erano pochi.
In questa mostra invece, si ripercorre con precisione la vita dell'artista, dalle sue prime opere, a quelle di chi lo ha influenzato maggiormente. L'audioguida gratuita aiuta a ricostruire i suoi periodi.
Ovviamente il Ritratto di Donna Franca Florio rapisce: è la sua opera più famosa, ma è davvero ammaliante. Però ci sono anche delle piccole chicche, che non conoscevo e che mi hanno mostrato un lato più intimista del pittore: un quadretto minuscolo ritrae una donna con il suo migliore amico, un cagnolino bianco; in un altro, una donna è dipinta a mezzo busto col seno scoperto, elegante e fiera.
Insomma, la mostra è davvero interessante. Avete ancora tempo per andarla a visitare. Il biglietto intero costa 14€ e la consiglio a chi abbia voglia di conoscere un aspetto di Italia bella.
sabato 29 aprile 2017
martedì 25 aprile 2017
Klimt Experience a Firenze
Ancora pochi giorni per visitare Klimt Experience a Firenze: la mostra infatti, ambientata nella bellissima chiesa di Santo Stefano al Ponte, è stata prorogata fino al primo maggio per il grandissimo successo di spettatori.
A due passi dal Ponte Vecchio, in una piazzetta nascosta, tutti i giorni, dalle 10 alle 19, sull'altare e sulle mura della minuscola chiesa vengono proiettate le opere di Gustav Klimt. Il sottofondo musicale è la musica classica della Vienna dei primi del Novecento, la Vienna di Klimt.
Ed è anche la storia della città mitteleuropea a susseguirsi al video: la vita accademica del pittore è il classicismo che formava gli artisti viennesi dell'epoca; il suo distaccarsi, la Secessione, viene raccontata attraverso gli edifici storici della città, progettati da Klimt stesso; l'uso dei colori, degli elementi floreali decorativi, l'uso dell'oro, l'amore per le belle donne raccontano una visione del mondo, propria della città della cultura del rinnovamento del Novecento.
Vienna era una città in decadenza: la monarchia degli Asburgo falliva dopo secoli di splendore e i cittadini si trovavano a vivere un vuoto politico e sociale, su cui rifondare un uomo nuovo. Ecco perchè in questo clima storico e culturale, fiorirono avanguardie artistiche e letterarie, ma soprattutto la psicoanalisi freudiana.
Pensavo a queste cose mentre osservavo le proiezioni sui muri della chiesa, appoggiata ad una colonna di marmo. Ci si può sedere in terra o su seggioline e si può entrare ed uscire come meglio si crede: vi consiglio di vedere tutto per riuscire a carpire meglio la storia dell'artista.
Non è certamente equiparabile al vedere le opere di Klimt dal vivo. E'però un'esperienza diversa e totalizzante, forse semplicemente un'esperienza di sensi e di emozioni.
Vale la pena? I 13 € del biglietto intero sono un po'troppo alti, ma la suggestione è tanta e la consiglio come avvicinamento all'arte per bambini e ragazzi.
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